Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Firenze, 1995
Tipo di risorsa: testo manoscritto, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
'Pietro da Cortona, nato come Pietro Berrettini (Cortona, 1\xc2\xba novembre 1596 \xe2\x80\x93 Roma, 16 maggio 1669), \xc3\xa8 stato un pittore e architetto italiano.\n\nFu tra i massimi interpreti del primo Barocco, in pittura e in architettura, autore di alcune delle pi\xc3\xb9 celebri creazioni del barocco romano quali la chiesa dei Santi Luca e Martina al Foro Romano, e il Trionfo della Divina Provvidenza in Palazzo Barberini.\n\n'
"Margherita da Cortona (Laviano, 1247 \xe2\x80\x93 Cortona, 22 febbraio 1297) \xc3\xa8 stata una religiosa italiana, appartenente al Terz'Ordine francescano secolare. Nel 1728 \xc3\xa8 stata proclamata santa da papa Benedetto XIII.\n\n"
"L'Annunciazione di Cortona \xc3\xa8 un dipinto di Beato Angelico (tempera su tavola, cm 175x180), conservato nel Museo diocesano di Cortona e databile al 1430 circa. L'opera \xc3\xa8 probabilmente la prima di una serie di tre grandi tavole dell'Annunciazione dipinte dall'Angelico negli anni trenta del Quattrocento; le altre due sono l'Annunciazione del Prado e l'Annunciazione di San Giovanni Valdarno.\n\n"
"Frate Elia da Cortona, o Elia da Assisi, al secolo Elias Bonusbaro (Buonbarone), (Assisi, 1178 \xe2\x80\x93 Cortona, 22 aprile 1253), \xc3\xa8 stato un francescano e politico italiano, molto vicino a san Francesco, del quale era stato uno dei primi seguaci.\nEbbe anche un importante ruolo politico come amico e consigliere di Federico II di Svevia, dal quale ricevette delicati incarichi diplomatici. Non riusc\xc3\xac, per\xc3\xb2, nel suo intento di riconciliare i poteri universali, Papato e Sacro Romano Impero; anzi, il suo impegno politico gli cost\xc3\xb2 una scomunica che fu resa pubblica ed effettiva nel 1240. Un suo riavvicinamento al papato si ebbe solo dopo la morte di Federico II, avvenuta nel 1250.\nSuo principale oppositore, all'interno dell'ordine francescano, fu Aimone da Faversham.\nUna tradizione cronachistica a lui sostanzialmente avversa lo indica anche come dedito a pratiche alchemiche, ed in effetti gli \xc3\xa8 attribuita la stesura di alcuni trattati in lingua latina sull'argomento, tra cui il Lumen luminum. L'accusa potrebbe aver strumentalizzato questo suo interesse in chiave propagandistica anti-ghibellina per la sua vicinanza con l'Imperatore.\n\n"