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Pubblicazione: [2] c
Tipo di risorsa: testo manoscritto, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
'Fernando Ant\xc3\xb3nio Nogueira Pessoa (AFI: [f\xc9\xa8\xc9\xbe\xcb\x88n\xc9\x90\xcc\x83dw \xc9\x90\xcc\x83\xcb\x88t\xc9\x94nju nu\xcb\x88\xc9\xa3\xc9\x90i\xcc\xaf\xc9\xbe\xc9\x90 p\xc9\xa8\xcb\x88so\xc9\x90], in portoghese europeo; Lisbona, 13 giugno 1888 \xe2\x80\x93 Lisbona, 30 novembre 1935) \xc3\xa8 stato un poeta, scrittore e aforista portoghese.\n\xc3\x88 considerato uno dei maggiori poeti di lingua portoghese, e per il suo valore \xc3\xa8 comparato a Cam\xc3\xb5es. Il critico letterario Harold Bloom lo defin\xc3\xac, accanto a Pablo Neruda, il poeta pi\xc3\xb9 rappresentativo del XX secolo.\nAvendo vissuto la maggior parte della sua giovinezza in Sudafrica, la lingua inglese gioc\xc3\xb2 un ruolo fondamentale nella sua vita, tanto che traduceva, lavorava, scriveva, studiava e perfino pensava in inglese. Visse una vita discreta, trovando espressione nel giornalismo, nella pubblicit\xc3\xa0, nel commercio e, principalmente, nella letteratura, in cui si scompose in varie altre personalit\xc3\xa0, contrassegnate da diversi eteronomi. La sua figura enigmatica interessa gran parte degli studi sulla sua vita e opera, oltre ad essere il maggior autore della eteronimia.\nMor\xc3\xac a causa di problemi epatici all\'et\xc3\xa0 di 47 anni nella stessa citt\xc3\xa0 dov\'era nato. L\'ultima frase che scrisse fu in inglese "I know not what tomorrow will bring... " (Non so cosa porter\xc3\xa0 il domani) e si riportano come le sue ultime parole (essendo molto miope) "D\xc3\xaa-me os meus \xc3\xb3culos!" (Mi dia i miei occhiali).\n\n'
"Valentin Louis Georges Eug\xc3\xa8ne Marcel Proust ([\xcb\x88prust]; in francese: [ma\xca\x81s\xc9\x9bl p\xca\x81ust]; Parigi, 10 luglio 1871 \xe2\x80\x93 Parigi, 18 novembre 1922) \xc3\xa8 stato uno scrittore, saggista e critico letterario francese, la cui opera pi\xc3\xb9 nota \xc3\xa8 il monumentale romanzo Alla ricerca del tempo perduto (\xc3\x80 la recherche du temps perdu) pubblicato in sette volumi tra il 1913 e il 1927.\nLa sua vita si snoda nel periodo compreso tra la repressione della Comune di Parigi e gli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale; la trasformazione della societ\xc3\xa0 francese in quel periodo, con la crisi dell'aristocrazia e l'ascesa della borghesia durante la Terza Repubblica francese, trova nell'opera maggiore di Proust un'approfondita rappresentazione del mondo dell'epoca in questione.\nL'importanza di questo autore, considerato uno dei maggiori scrittori della letteratura francese, \xc3\xa8 legata alla potenza espressiva della sua originale scrittura e alle minuziose descrizioni dei processi interiori legati al ricordo e al sentimento umano; la Recherche infatti \xc3\xa8 un viaggio nel tempo e nella memoria che si snoda tra vizi e virt\xc3\xb9."
"Il Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani (CNGEI) \xc3\xa8 un'associazione scout laica fondata in Italia nel 1912, per opera di Carlo Giovanni Colombo, e la pi\xc3\xb9 antica tuttora esistente; attualmente \xc3\xa8 la terza associazione per numero di iscritti.\nDal 1916 \xc3\xa8 un ente morale posto sotto l'alto patronato del capo dello Stato (attuale Presidente della repubblica) e dei ministeri della Pubblica Istruzione, degli Affari Esteri, dell'Interno e della Difesa ed \xc3\xa8 riconosciuto come associazione di promozione sociale. L'associazione \xc3\xa8 membro della Federazione italiana dello scautismo, e tramite questa dell'Organizzazione mondiale del movimento scout (OMMS/WOSM) e dell'Associazione mondiale guide ed esploratrici (AMGE/WAGGGS). Inoltre, fa parte della Protezione civile e ha stipulato intese con il Ministero dell'Ambiente, con il Corpo forestale dello Stato, con la FAO e un accordo quadro con il Ministero della pubblica istruzione, oltre a protocolli di collaborazione con Legambiente, il Club Alpino Italiano e con l'Oxfam Italia."
"Quintino Sella (Sella di Mosso, 7 luglio 1827 \xe2\x80\x93 Biella, 14 marzo 1884) \xc3\xa8 stato uno scienziato, politico e alpinista italiano.\nPer tre volte \xc3\xa8 stato Ministro delle finanze del Regno d'Italia.\n\n"
'Fivizzano (AFI: /fivi\xca\xa3\xcb\x88\xca\xa3ano/ o /fivi\xca\xa6\xcb\x88\xca\xa6ano/; Fiuzan nel dialetto della Lunigiana) \xc3\xa8 un comune italiano di 7 434 abitanti della provincia di Massa-Carrara in Toscana. Ampie parti del suo territorio sono comprese in due parchi: il Parco Nazionale dell\'Appennino Tosco-Emiliano e il Parco naturale regionale delle Alpi Apuane.\nTerra abitata gi\xc3\xa0 dalla preistoria, come dimostra il ritrovamento a 700 metri dal suo centro della statua stele di Verrucola con il vicino menhir preistorico del Masso di Nazio e il sovrastante sito cerimoniale preistorico, ricco di coppelle, del Masso di Santa Caterina e ancora la Grotta delle Fate di Turlago e di ben quattordici statue stele in tutto il territorio comunale, fu insediamento dei Sengauni o Liguri Apuani.\nIl duca Francesco IV di Modena, visitando Fivizzano nel 1816, nel suo giornale di viaggio annot\xc3\xb2: \xc2\xabFivizzano \xc3\xa8 una bella cittadina, ossia luogo, resta in alto come su una collina nella pianura che di l\xc3\xa0 comincia ad allargarsi e che \xc3\xa8 magnificamente bene coltivata a grano, viti sugli oppi, ulivi, segala, prati erbaggi, lupini....Fivizzano \xc3\xa8 ben lastricato, ha una bella piazza sebben non regolare, con una bella fontana fatta fare da un granduca Medici, ha una chiesa cattedrale in piazza, un bel teatrino, nuovo, grande e per Fivizzano bello.\xc2\xbb Prospero Fantuzzi, l\'erudito viaggiatore emiliano, nell\'anno 1829, venendo da Reggiano, la visit\xc3\xb2 e cos\xc3\xac la descrisse: \xc2\xab...in somma sopra di una scena di monti capricciosi, arrivammo alla dilettevole veduta del paese di Fivizzano tutta nuova, tutta grata, e tutta ricca.\xc2\xbb Il poeta Giosu\xc3\xa8 Carducci la defin\xc3\xac "Una perla sperduta fra i monti".\n\n'