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Pubblicazione: Campi Bisenzio : Cecchi Gori editoria elettronica, c2012
Tipo di risorsa: risorsa video e da proiezione, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, ger, Paese: it
'Carmelo Pompilio Realino Antonio Bene (Campi Salentina, 1\xc2\xba settembre 1937 \xe2\x80\x93 Roma, 16 marzo 2002) \xc3\xa8 stato un attore, regista, drammaturgo, scrittore e poeta italiano.\n\xc3\x88 stato uno dei protagonisti della "neoavanguardia" teatrale italiana e tra i fondatori del "nuovo teatro italiano". Autore prolifico, si impegn\xc3\xb2 in diverse forme d\'arte quali la poesia, il concerto, il cinema.\n\n'
'Michele Molese (New York, 29 agosto 1928 \xe2\x80\x93 Broni, 5 luglio 1989) \xc3\xa8 stato un tenore statunitense naturalizzato italiano.\n\n'
"La musica del XX secolo comprende opere, compositori e gruppi che hanno creato e distribuito canzoni e pezzi musicali nel corso del novecento. A differenza dei periodi precedenti, vale la pena menzionare l'emergere della musica popolare, che diventa il genere dominante man mano che il secolo progredisce, coesistendo con la musica classica del XX secolo. Le due correnti sono influenzate dalle trasformazioni tecnologiche e sociali del tempo: la musica non \xc3\xa8 solo consumata dal vivo, ai concerti, ma pu\xc3\xb2 essere ascoltata diversamente con dispositivi per uso personale e pubblico. Aumenta l'uso della musica come complemento di altre arti e la musica gioca un ruolo importante nel cinema o nella pubblicit\xc3\xa0.\nPer quanto riguarda gli strumenti utilizzati, spiccano tre grandi gruppi: da un lato, gli strumenti a fiato metallici, come le trombe e i sassofoni del jazz e dei derivati. D'altra parte la chitarra e la batteria, tipiche del rock e dei suoi stili correlati e infine il sintetizzatore come esponente della musica elettronica. La voce umana e la tastiera (o il pianoforte) appaiono nei tre gruppi come complemento.\n\n"
"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"