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Pubblicazione: [Campi Bisenzio] : Dolmen home video, [c2008?]
Tipo di risorsa: risorsa video e da proiezione, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Claudia Cardinale, all'anagrafe Claude Jos\xc3\xa9phine Rose Cardinale (Tunisi, 15 aprile 1938), \xc3\xa8 un'attrice italiana.\nAnnoverata tra le pi\xc3\xb9 celebri interpreti della storia del cinema italiano, durante la sua lunghissima carriera, durata pi\xc3\xb9 di sessant'anni, ha recitato in una vasta gamma di generi cinematografici, dai film drammatici a quelli storici, dalle commedie ai western.\n\xc3\x88 stata definita l'attrice italiana pi\xc3\xb9 importante emersa negli anni sessanta ed \xc3\xa8 stata l'unica a conseguire una notoriet\xc3\xa0 internazionale paragonabile a quella di Sophia Loren o di Gina Lollobrigida, entrambe facenti parte della precedente generazione di attrici negli anni cinquanta. La stampa internazionale l'ha spesso definita la donna pi\xc3\xb9 bella del mondo durante quel decennio.La sua \xc2\xabbellezza in pari tempo solare e notturna, delicata e incisiva, enigmatica e inquietante\xc2\xbb \xc3\xa8 stata utilizzata e valorizzata dai maggiori autori dell'epoca d'oro del cinema italiano. Si ricordano in particolare le sue interpretazioni per: Mario Monicelli (I soliti ignoti), Luchino Visconti (Il Gattopardo, Vaghe stelle dell'Orsa...), Federico Fellini (8\xc2\xbd), Mauro Bolognini (Il bell'Antonio, La viaccia, Senilit\xc3\xa0, Libera, amore mio!), Valerio Zurlini (La ragazza con la valigia), Luigi Comencini (La ragazza di Bube), Sergio Leone (C'era una volta il West), Luigi Zampa (Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata), Luigi Magni (Nell'anno del Signore) e Damiano Damiani (Il giorno della civetta). Nel febbraio 2011, il quotidiano statunitense Los Angeles Times l'ha nominata tra le 50 donne pi\xc3\xb9 belle della storia del cinema di tutti i tempi.\nNel 1984 vince il Premio Pasinetti alla miglior attrice alla 42\xc2\xaa Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia per Claretta. Ha inoltre vinto il Leone d'oro alla carriera, l'Orso d'oro alla carriera al Festival di Berlino, 5 David di Donatello, 5 Nastri d'argento e 3 Globi d'oro.\nCome le altre attrici della sua generazione, ha incarnato un nuovo modello femminile, una donna volitiva e battagliera, che vuole essere libera e indipendente, afferma la propriet\xc3\xa0 di s\xc3\xa9 stessa e aspira a un ruolo paritario nei rapporti affettivi e professionali.Compagna per oltre un decennio del produttore cinematografico Franco Cristaldi, principale artefice della sua carriera, dalla met\xc3\xa0 degli anni settanta \xc3\xa8 stata legata al regista Pasquale Squitieri e dalla fine degli anni ottanta risiede stabilmente in Francia. Ha due figli, Patrick e Claudia junior. Nel 1979 diventa nonna per la prima volta.\nParla fluentemente cinque lingue: italiano, francese, inglese, spagnolo e arabo tunisino (oltre che il siciliano).\n\n"
"Il cinema italiano \xc3\xa8 attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumi\xc3\xa8re. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali citt\xc3\xa0 della penisola. Questi brevi esperimenti incontrano subito la curiosit\xc3\xa0 del ceto popolare incoraggiando gli operatori a produrre nuove pellicole fino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica. Nei primi anni del novecento si sviluppa il cinema muto che avr\xc3\xa0 il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani e che trover\xc3\xa0 una battuta d'arresto alla fine della prima guerra mondiale.Negli anni trenta, con l'avvento del sonoro e la nascita di Cinecitt\xc3\xa0, il cinema italiano vive nuove fasi produttive, sotto il controllo politico e finanziario del regime fascista. Una nuova stagione si compie alla fine della seconda guerra mondiale con la nascita del cinema neorealista che raggiunge per tutto il dopoguerra un vasto consenso di pubblico e critica. Dalla met\xc3\xa0 degli anni cinquanta fino alla fine degli anni settanta, grazie al cinema d'autore, alla commedia all'italiana ed a molti altri generi, il cinema italiano raggiunge una posizione di grande prestigio sia nazionale che estera. A partire dagli anni ottanta, a causa di molteplici fattori, la produzione italiana attraversa una profonda crisi che non ha impedito la realizzazione di pellicole di qualit\xc3\xa0, premiate ed apprezzate in tutto il mondo.\n\n"
'Domenico Procacci (Bari, 8 febbraio 1960) \xc3\xa8 un produttore cinematografico, editore, produttore discografico e imprenditore italiano, fondatore della casa di produzione Fandango.'
"EuropaCinema \xc3\xa8 un festival cinematografico internazionale, in assoluto il primo dedicato esclusivamente al cinema europeo. \xc3\x88 stato fondato nel 1984 a Rimini dall'attuale presidente del Centro sperimentale di cinematografia, il critico cinematografico Felice Laudadio \xe2\x80\x94 successivamente direttore della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, del Taormina Film Fest e presidente di Cinecitt\xc3\xa0 Holding, nonch\xc3\xa9 fondatore e direttore della Casa del Cinema di Roma e del Bif&st-Bari International Film Festival \xe2\x80\x94 con la stretta collaborazione di Federico Fellini, autore del marchio del festival e del suo primo manifesto, disegnato negli anni successivi da Michelangelo Antonioni, Tonino Guerra, Ettore Scola, Marcello Mastroianni e Ingmar Bergman.\nImmediatamente impostasi come una delle pi\xc3\xb9 importanti manifestazioni italiane, EuropaCinema ha ospitato negli anni molte centinaia di opere di grandi autori e di registi ancora sconosciuti e destinati poco dopo a diventare celebri, come Stephen Frears, Pedro Almod\xc3\xb3var, Aki Kaurism\xc3\xa4ki, Giuseppe Tornatore, Francesca Archibugi. Dal 1990 al 1996 ha avuto, su iniziativa di Laudadio che l'ha curata, anche un'edizione americana a Palm Springs, diventando una sezione portante del festival internazionale della celebre citt\xc3\xa0 californiana, e una edizione a Bruxelles. Da EuropaCinema discende direttamente il Forum del Cinema Europeo di Strasburgo ideato da Laudadio con la collaborazione di Wim Wenders.\n\n"
'Roberto Andreucci (Todi, 24 agosto 1965) \xc3\xa8 un produttore cinematografico, produttore televisivo e attore italiano.\n\n'
"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"