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Pubblicazione: Firenze : Cecchi Gori editoria elettronica, [1998]
Tipo di risorsa: risorsa video e da proiezione, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Sette anni in Tibet (Seven Years in Tibet) \xc3\xa8 un film del 1997 diretto da Jean-Jacques Annaud, ispirato ad un libro autobiografico scritto da Heinrich Harrer e pubblicato nel 1953.\n\n'
"Jean-Jacques Annaud (Juvisy-sur-Orge, 1\xc2\xba ottobre 1943) \xc3\xa8 un regista e sceneggiatore francese.\nTutta la sua carriera rappresenta il tentativo di realizzare grande cinema spettacolare di intrattenimento all'europea, alternativo al cinema industriale hollywoodiano. Nei suoi film ha spaziato nei pi\xc3\xb9 diversi luoghi e nelle pi\xc3\xb9 diverse epoche, dall'Africa coloniale durante la prima guerra mondiale (Bianco e nero a colori) alla preistoria (La guerra del fuoco), dall'Italia medievale (Il nome della rosa) al Canada del XIX secolo (L'orso), dall'Indocina dei primi decenni del XX secolo (L'amante e Due fratelli) al Tibet durante la seconda guerra mondiale (Sette anni in Tibet), dalla battaglia di Stalingrado (Il nemico alle porte) alla Grecia pre-omerica (Sa Majest\xc3\xa9 Minor). Dal 2007 \xc3\xa8 membro dell'Acad\xc3\xa9mie des beaux-arts."
'Richard Tiffany Gere (Filadelfia, 31 agosto 1949) \xc3\xa8 un attore e attivista statunitense.\nDebutta come attore cinematografico negli anni settanta interpretando un ruolo secondario nel film In cerca di Mr. Goodbar e un ruolo da protagonista nel film I giorni del cielo. Successivamente Gere ottiene la fama internazionale nel 1980, grazie al ruolo da protagonista nel film American Gigol\xc3\xb2, col quale si consacr\xc3\xb2 come nuovo sex symbol degli anni ottanta. Ha recitato in diversi film di successo, tra cui Ufficiale e gentiluomo, Pretty Woman, Schegge di paura, La frode, e Chicago, grazie al quale ha vinto un Golden Globe per il miglior attore in un film commedia o musicale e uno Screen Actors Guild Award come parte del miglior cast.'
"Tre uomini e una gamba \xc3\xa8 un film del 1997 diretto da Aldo, Giovanni e Giacomo e Massimo Venier.\nInterpretato dagli stessi Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti insieme a Marina Massironi e, tra gli altri, Carlo Croccolo, rappresenta l'esordio cinematografico del trio comico, precedentemente emerso a met\xc3\xa0 del decennio in televisione e in teatro: nel film sono presenti vari sketch del loro repertorio, come la scena di Ajeje Brazorf sul tram, del conte Dracula, della scalata della montagna e dei mafiosi americani Al, John e Jack, questi ultimi futuri protagonisti de La leggenda di Al, John e Jack.\nNonostante il carattere di opera prima realizzata in sordina, Tre uomini e una gamba si rivel\xc3\xb2 un successo oltre ogni aspettativa, lanciando la carriera di Aldo, Giovanni e Giacomo sul grande schermo e di Venier dietro alla macchina da presa, e assurgendo presto a film di culto del cinema comico italiano, radicandosi nell'immaginario collettivo del Paese per gli anni a venire."
"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"