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'Il campo di concentramento di Auschwitz (in tedesco Konzentrationslager Auschwitz, abbreviato KL Auschwitz o anche KZ Auschwitz) \xc3\xa8 stato un vasto complesso di campi di concentramento e di lavoro situato nelle vicinanze della cittadina polacca di O\xc5\x9bwi\xc4\x99cim (in tedesco chiamata Auschwitz). Oltre al campo originario, denominato Auschwitz I, durante il periodo dell\'Olocausto, nacquero diversi altri campi del complesso, tra cui il famigerato campo di sterminio di Birkenau (Auschwitz II), situato a Birkenau (in polacco Brzezinka), il campo di lavoro di Monowitz (Auschwitz III), situato a Monowitz, (in polacco Monowice), e altri 45 sotto-campi costruiti durante l\'occupazione tedesca della Polonia in cui i deportati venivano utilizzati per lavorare nelle diverse industrie tedesche costruite nei dintorni.Il complesso dei campi di Auschwitz, il pi\xc3\xb9 grande mai realizzato dal nazismo, svolse un ruolo fondamentale nel progetto di "soluzione finale della questione ebraica" \xe2\x80\x93 eufemismo con il quale i nazisti indicarono lo sterminio degli ebrei (nel campo, tuttavia, trovarono la morte anche molte altre categorie di internati) \xe2\x80\x93 divenendo rapidamente il pi\xc3\xb9 efficiente centro di sterminio della Germania nazista. Auschwitz, nell\'immaginario collettivo, \xc3\xa8 diventato il simbolo universale del lager, nonch\xc3\xa9 sinonimo di "fabbrica della morte", realizzato nel cuore dell\'Europa orientale del XX secolo.Mentre l\'Armata Rossa dell\'Unione Sovietica si avvicinava ad Auschwitz nel gennaio del 1945, verso la fine della seconda guerra mondiale, le truppe naziste mandarono la maggior parte della popolazione del campo a ovest in una marcia della morte verso altri campi in Germania e Austria. Le truppe sovietiche liberarono il campo il 27 gennaio 1945, un giorno commemorato dal 2005 come Giorno della Memoria.Nel 1947 il parlamento polacco deliber\xc3\xb2 la creazione di un memoriale-museo che comprese l\'area di Auschwitz I e Auschwitz II. Nel 1979 il sito venne dichiarato patrimonio dell\'umanit\xc3\xa0 dell\'UNESCO. La denominazione iniziale Auschwitz Concentration Camp \xc3\xa8 stata modificata in Memorial and Museum Auschwitz Birkenau - German Nazi Concentration and Extermination Camp.\n\n'
'Il campo di concentramento di Dachau fu il primo campo di concentramento nazista, aperto il 22 marzo 1933 su iniziativa di Heinrich Himmler.\nInizi\xc3\xb2 cos\xc3\xac per Dachau un periodo drammatico che vide legato indissolubilmente il nome della citt\xc3\xa0 al campo di concentramento.\nDachau serv\xc3\xac da modello a tutti i campi di concentramento, di lavoro forzato e di sterminio nazisti eretti successivamente e fu la scuola d\'omicidio delle SS che esportarono negli altri lager Lo spirito di Dachau, il terrore senza piet\xc3\xa0. Nel campo transitarono circa 200.000 persone e, secondo i dati del Museo di Dachau, 41.500 vi persero la vita. I deportati in arrivo dovevano percorrere una larga strada curata, la Lagerstrasse, al termine della quale era situato il cosiddetto Jourhaus, la "porta dell\'inferno", il simmetrico edificio del comando di campo con una posticcia torretta di guardia sul tetto. Lo Jourhaus \xc3\xa8 attraversato nel mezzo da un grande arco d\'ingresso al campo, completamente chiuso, a sua volta, da un esteso cancello in ferro battuto a due ante; al centro di esso un altro cancello pi\xc3\xb9 piccolo che reca la scritta: Arbeit macht frei. Con gli anni questo cinico slogan di Dachau, che significa "Il lavoro rende liberi", venne poi utilizzato in numerosi altri nuovi campi che via via si andavano costruendo, diventando il simbolo stesso della menzogna nazista sui lager. Il lavoro in quei luoghi infatti non liber\xc3\xb2 mai nessuno ma fu anzi usato come strumento di morte primario per il genocidio scientifico degli "indesiderabili", ritenuto vantaggioso per l\'economia del Reich.\nIl campo di Dachau, insieme a quello di Auschwitz, \xc3\xa8 divenuto nell\'immaginario collettivo il simbolo dei lager nazisti.'
'Il termine Olocausto indica, a partire dalla seconda met\xc3\xa0 del XX secolo, il genocidio di cui furono responsabili le autorit\xc3\xa0 della Germania nazista e i loro alleati nei confronti degli ebrei d\'Europa e, per estensione, lo sterminio di tutte le categorie di persone dai nazisti ritenute "indesiderabili" o "inferiori" per motivi politici o razziali. Oltre agli ebrei, furono vittime dell\'Olocausto le popolazioni slave delle regioni occupate nell\'Europa orientale e nei Balcani, e quindi prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, massoni, minoranze etniche come rom, sinti e jenisch, gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali e portatori di handicap mentali o fisici. \nTra il 1933 e il 1945, furono circa 15-17 milioni le vittime dell\'Olocausto, di entrambi i sessi e di tutte le et\xc3\xa0 (senza riguardo per anziani e bambini), tra cui 5-6 milioni di ebrei.\nLa parola "Olocausto" deriva dal greco \xe1\xbd\x81\xce\xbb\xcf\x8c\xce\xba\xce\xb1\xcf\x85\xcf\x83\xcf\x84\xce\xbf\xcf\x82 (hol\xc3\xb2kaustos, "bruciato interamente"), a sua volta composta da \xe1\xbd\x85\xce\xbb\xce\xbf\xcf\x82 (h\xc3\xb2los, "tutto intero") e \xce\xba\xce\xb1\xce\xaf\xcf\x89 (k\xc3\xa0i\xc5\x8d, "brucio") ed era inizialmente utilizzata ad indicare la pi\xc3\xb9 retta forma di sacrificio prevista dal giudaismo. L\'Olocausto, in quanto genocidio degli ebrei, \xc3\xa8 identificato pi\xc3\xb9 correttamente con il termine Shoah (in ebraico: \xd7\xa9\xd7\x95\xd7\x90\xd7\x94\xe2\x80\x8e?, lett. "catastrofe, distruzione") che ha trovato ragioni storico-politiche nel diffuso antisemitismo secolare.\nL\'eliminazione di circa i due terzi degli ebrei d\'Europa venne organizzata e portata a termine dalla Germania nazista mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare che coinvolse gran parte delle strutture di potere burocratiche del regime, con uno sviluppo progressivo che ebbe inizio nel 1933 con la segregazione degli ebrei tedeschi, prosegu\xc3\xac, estendendosi a tutta l\'Europa occupata dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale, con il concentramento e la deportazione e quindi culmin\xc3\xb2 dal 1941 con lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa sul territorio da parte di reparti speciali, e soprattutto in strutture di annientamento appositamente predisposte (campi di sterminio), in cui attuare quella che i nazisti denominarono soluzione finale della questione ebraica. L\'annientamento degli ebrei nei centri di sterminio non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato, per le sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista. Tuttavia, l\'idea della "unicit\xc3\xa0 della Shoah" in quanto incommensurabile e non confrontabile con ogni altro evento \xc3\xa8 assai discussa tra gli storici.\n\n'
'Lager \xc3\xa8 un termine tedesco che indica i campi di concentramento (in tedesco: Konzentrationslager, abbreviato in KL o KZ), i campi di sterminio (in tedesco: Vernichtungslager) e i campi di lavori forzati (in tedesco: Arbeitslager), voluti da Adolf Hitler e utilizzati dalla Gestapo; la legge diceva per confinare e rieducare, ma i nazisti in realt\xc3\xa0 li adoperavano per la repressione degli oppositori politici (comunisti, socialdemocratici, obiettori di coscienza) a partire dal 1933 e dalle Schutzstaffel nell\'ambito della campagna antisemita, a partire dal pogrom della Notte dei cristalli il 9 e 10 novembre 1938 in Germania, Austria e Cecoslovacchia e successivamente vennero usati per la detenzione, per la pena di morte e lo sterminio degli ebrei e di altre categorie di indesiderati (zingari, omosessuali, apolidi, testimoni di Geova e altre minoranze), marcati con contrassegni colorati,\n.\nIl termine Lager in tedesco significa sia "campo" che "magazzino", si scelse quella parola quindi per significare che quello era un luogo (analogamente ai gulag sovietici) in cui esercitare una stretta sorveglianza su un considerevole numero di individui, chiamati "pezzi".\nI guardiani dei Lager erano le SS-Testa di morto e assassini brutali (SS-Totenkopfverb\xc3\xa4nde), coadiuvati dai kap\xc3\xb2 e dai Sonderkommando.\n\nIl governo tedesco dal 1933 al 1945, fece costruire 20.000 Lager.\nI pi\xc3\xb9 noti campi di concentramento della Germania, Austria, Polonia, furono quelli di Auschwitz, Buchenwald, Birkenau, Dachau, Mauthausen,,. I Lager in Italia, furono il Ferramonti, la Risiera di San Sabba, il campo di Fossoli, e altri a Bolzano, a Borgo San Dalmazzo, a Grosseto, in Puglia.\nLe vittime dei Lager presenti nei vari stati (Germania, Austria, Polonia, Italia, Francia ...) ammontano a circa 11 milioni di persone morte, di cui 6 milioni di religione ebraica (5.919.482 \xc3\xa8 il numero di persone ebree che si ottiene sommando le vittime di campi grandi e piccoli) dal 1933 al 1945.\n\n'
'Il campo di concentramento di Buchenwald, istituito nel luglio 1937, fu uno fra pi\xc3\xb9 grandi campi della Germania nazista. Prende il nome dall\'omonima localit\xc3\xa0, sulla collina dell\'Ettersberg, a circa otto chilometri da Weimar, nella regione della Turingia, nella Germania orientale. Fu costruito su una collina ricoperta di una fitta estensione di alberi di faggio (Buchenwald significa letteralmente "bosco di faggi"). \nTra il 1937 e il 1945 il KL di Buchenwald divenne uno dei pi\xc3\xb9 importanti campi di concentramento e sterminio, nonostante i suoi piccoli inizi. Il 16 luglio 1937, infatti, \xc2\xabun commando di circa 300 deportati, provenienti dal disciolto campo di concentramento di Lichtenburg, presso Lipsia, eresse, con attrezzi primitivi ed insufficienti, le prime baracche del campo di Buchenwald, ricavando il legname dalla foresta di Ettersberg, foresta che fu a suo tempo prediletta da Johann Wolfgang von Goethe\xc2\xbb (le SS lasciarono in piedi l\'"albero di Goethe", sotto il quale il grande poeta amava stare per scrivere le sue opere, all\'interno di Buchenwald). Dopo la sua espansione fu internato in questo campo un totale di circa 238 980 persone provenienti da trenta nazionalit\xc3\xa0 diverse. Fu tra i lager dove si attu\xc3\xb2 principalmente lo sterminio tramite il lavoro. Il numero complessivo delle vittime fu di 43 045, secondo alcune fonti, di 56 554 secondo altre, fra le quali 11 000 ebrei.\n\nLa fama negativa di Buchenwald \xc3\xa8 inoltre legata a numerosi particolari che si diffusero molto prima della fine della guerra, tra i quali gli esperimenti medici sui prigionieri, la presenza tra gli internati della principessa d\'Italia, i fatti legati a Ilse Koch (la strega di Buchenwald), facendone uno dei luoghi pi\xc3\xb9 inquietanti e spaventosi della Germania nazista.\n\n'
"Per storia dell'Europa si intende convenzionalmente la storia dell'omonimo continente e dei popoli che l'hanno abitato e che lo abitano.\nIn un'accezione pi\xc3\xb9 ristretta per storia dell'Europa si intende invece la storia dell'Unione europea, dalla creazione della Comunit\xc3\xa0 economica europea con i trattati di Roma (1957) fino a oggi.\n\n"