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Pubblicazione: Hamburg : Deutsche Grammophon, 1992
Tipo di risorsa: registrazione sonora musicale, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Col termine musica classica ci si riferisce alla musica colta, sacra e profana, composta o avente radici nel contesto della cultura occidentale. Essa abbraccia approssimativamente un arco di tempo che comincia dall\'XI secolo e si estende fino al XX secolo o, a seconda delle convenzioni, fino all\'et\xc3\xa0 contemporanea. Tale periodo include, in particolare, il periodo caratterizzato dallo sviluppo e impiego prevalente dell\'armonia tonale, codificata tra il XVII e il XIX secolo. In contesti pi\xc3\xb9 specializzati il termine "musica classica" pu\xc3\xb2 essere anche riferito, in senso pi\xc3\xb9 restrittivo, al periodo musicale detto Classicismo, ma nel linguaggio comune l\'espressione \xc3\xa8 intesa nel suo significato pi\xc3\xb9 esteso (in opposizione a musica leggera o a musica popolare).\nI confini della categoria sono sfumati e opinabili, in quanto il marchio di classicit\xc3\xa0 viene in genere assegnato dai posteri; dunque, ci\xc3\xb2 che oggi si definisce "classico" non lo era necessariamente ai tempi in cui venne composto. In particolare, a seconda dei contesti il concetto di "musica classica" pu\xc3\xb2 includere o no la musica colta contemporanea. L\'indicazione di "musica classica" in riferimento alla musica colta europea appare agli inizi del XIX secolo, allo scopo di "canonizzare" il periodo che va da Bach a Beethoven, passando per H\xc3\xa4ndel e Mozart, come l\'epoca d\'oro della musica e i primi riferimenti a tale utilizzo, secondo quanto riportato nell\'Oxford English Dictionary, risalgono intorno al 1836.Una caratteristica importante della musica colta europea \xc3\xa8 l\'abbandono della tradizione orale e l\'introduzione di un sistema di notazione musicale, sviluppato gradualmente a partire dal IX secolo. Nel corso del tempo l\'improvvisazione e l\'ornamentazione estemporanea o ad libitum, di uso comune fino al XVII e XVIII secolo, hanno gradualmente perso spazio nell\'esecuzione del repertorio scritto, nel quale la volont\xc3\xa0 del compositore, trasferita nella notazione, viene interpretata nei limiti della composizione stessa, senza pi\xc3\xb9 concedere spazio a modifiche arbitrarie della musica da parte degli esecutori.\n\n'
'Il concerto per tre pianoforti e orchestra (Lodron-Konzert) fu composto da Mozart per la contessa Antonia Lodron, sorella del conte Georg Anton Felix von Arco, primo camerlengo di Salisburgo, e le sue figlie Aloisia e Giuseppina. Questo concerto a tre cembali \xc3\xa8 stato concepito per tre musicisti con differenti capacit\xc3\xa0 musicali: se infatti al primo ed al secondo solista appartiene una scrittura pi\xc3\xb9 complessa, lo stesso non si pu\xc3\xb2 dire per il terzo che ha una parte di minore difficolt\xc3\xa0. Risale invece ad una fase successiva l\'accomodamento a due, che Mozart prepar\xc3\xb2 forse per ragioni di praticit\xc3\xa0, in cui la parte del terzo solista viene assorbita dalle altre due. \nLa presenza di tre strumenti solisti ha influito molto sulla struttura del concerto: l\'orchestra \xc3\xa8 impiegata in maniera minima, come sostegno sonoro ad una gi\xc3\xa0 potente capacit\xc3\xa0 sonora, che nasce dalla sovrapposizione di pi\xc3\xb9 strumenti a tastiera. Non si conosce, tuttavia, l\'originario intento di Mozart nella disposizione degli strumenti solisti, cosa che avrebbe permesso di approfondire le sonorit\xc3\xa0 offerte da questo tipo di soluzione. \nIl risultato \xc3\xa8 quello di un\'opera dalle sonorit\xc3\xa0 scorrevoli, non troppo spinta nel virtuosismo: \n\nil primo movimento presenta una struttura molto semplice, l\'orchestra mantiene sempre un ruolo dimesso e la vivacit\xc3\xa0 \xc3\xa8 ottenuta attraverso l\'intreccio dei tre strumenti solisti;\npi\xc3\xb9 interessante sicuramente l\'adagio, in forma sonata, con sviluppo dai toni molto drammatici;\nil rond\xc3\xb2 finale, nella forma del minuetto, ricalca motivi francesi, la cui resa \xc3\xa8 facilitata dalla presenza dei tre pianoforti; inoltre \xc3\xa8 presente in esso una ricerca di unit\xc3\xa0 della composizione realizzata per mezzo di ricercate affinit\xc3\xa0 con il primo movimento, non solo dal punto di vista tematico, ma anche ritmico.Importanti sono le due cadenze, del primo e secondo movimento, che rappresentano il modello cui Mozart si ispirer\xc3\xa0 sempre, anche nei concerti pi\xc3\xb9 "maturi": il ricorrere alla rievocazione di alcuni spunti tematici dell\'esposizione e dello sviluppo, e il loro intreccio libero, privo di tecnicismo.\nDopo la prima esecuzione del compositore del 22 ottobre 1777 ad Augusta viene eseguito da Wolfgang il 12 marzo 1778 nella residenza di Christian Cannabich a Mannheim.\n\n'