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Titolo uniforme: De vita Caesarum
Pubblicazione: Milano : Biblioteca universale Rizzoli
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, LAT, Paese: IT
Comprende:
1. / Caio Svetonio Tranquillo; introduzione e premessa al testo di Settimio Lanciotti; traduzione di Felice Dessi
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2. / Caio Svetonio Tranquillo; traduzione di Felice Dessi
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"Tiberio Giulio Cesare Augusto (in latino: Tiberius Iulius Caesar Augustus; Roma, 16 novembre 42 a.C. \xe2\x80\x93 Miseno, 16 marzo 37) \xc3\xa8 stato il secondo imperatore romano, appartenente alla dinastia giulio-claudia, dal 14 al 37.\nMembro della gens Claudia, alla nascita ebbe il nome di Tiberio Claudio Nerone (Tiberius Claudius Nero). Fu adottato da Augusto nel 4, e il suo nome mut\xc3\xb2 in Tiberio Giulio Cesare (Tiberius Iulius Caesar); alla morte del padre adottivo, il 19 agosto 14, ottenne il nome di Tiberio Giulio Cesare Augusto (Tiberius Iulius Caesar Augustus) e pot\xc3\xa9 succedergli ufficialmente nel ruolo di princeps, sebbene gi\xc3\xa0 dall'anno 12 fosse stato associato nel governo dell'impero.\nIn giovent\xc3\xb9 Tiberio si distinse per il suo talento militare conducendo brillantemente numerose campagne lungo i confini settentrionali dell'Impero e in Illirico. Dopo un periodo di volontario esilio sull'isola di Rodi, rientr\xc3\xb2 a Roma nel 2 e condusse altre spedizioni in Illirico e in Germania, dove pose rimedio alle conseguenze della battaglia di Teutoburgo. Asceso al trono, oper\xc3\xb2 molte importanti riforme in ambito economico e politico, e pose fine alla politica di espansione militare, limitandosi a mantenere sicuri i confini grazie anche all'opera del nipote Germanico Giulio Cesare. Dopo la morte di quest'ultimo, Tiberio favor\xc3\xac sempre pi\xc3\xb9 l'ascesa del prefetto del pretorio Seiano, allontanandosi da Roma per ritirarsi nell'isola di Capri. Quando il prefetto mostr\xc3\xb2 di volersi impadronire del potere assoluto, Tiberio lo fece destituire e uccidere, ma evit\xc3\xb2 ugualmente di rientrare nella capitale.\nTiberio fu duramente criticato dagli storici antichi, quali Tacito e Svetonio, ma la sua figura \xc3\xa8 stata rivalutata dalla storiografia moderna come quella di un politico abile e attento."
"Gaio Giulio Cesare (in latino: Gaius Iulius Caesar, AFI: [\xcb\x88gaj.j\xca\x8as \xcb\x88ju\xcb\x90.l\xc9\xaa.\xca\x8as \xcb\x88ka\xc9\x9b\xcc\xaf.sar]; nelle epigrafi C\xc2\xb7IVLIVS\xc2\xb7C\xc2\xb7F\xc2\xb7CAESAR e DIVVS IVLIVS; in greco antico: \xce\x93\xce\xac\xcf\x8a\xce\xbf\xcf\x82 \xe1\xbc\xb8\xce\xbf\xcf\x8d\xce\xbb\xce\xb9\xce\xbf\xcf\x82 \xce\x9a\xce\xb1\xe1\xbf\x96\xcf\x83\xce\xb1\xcf\x81, G\xc3\xa1\xc3\xafos I\xc3\xbalios Ka\xc3\xaesar; Roma, 13 luglio 101 a.C. o 12 luglio 100 a.C. \xe2\x80\x93 Roma, 15 marzo 44 a.C.) \xc3\xa8 stato un militare, politico, console, dittatore, pontefice massimo, oratore e scrittore romano, considerato uno dei personaggi pi\xc3\xb9 importanti e influenti della storia.Ebbe un ruolo fondamentale nella transizione del sistema di governo dalla forma repubblicana a quella imperiale. Fu dittatore (dictator) di Roma alla fine del 49 a.C., nel 47 a.C., nel 46 a.C. con carica decennale e dal 44 a.C. come dittatore perpetuo, e per questo ritenuto da Svetonio il primo dei dodici Cesari, in seguito sinonimo di imperatore romano. Con la conquista della Gallia estese il dominio della res publica romana fino all'oceano Atlantico e al Reno; port\xc3\xb2 gli eserciti romani a invadere per la prima volta la Britannia e la Germania e a combattere in Spagna, Grecia, Egitto, Ponto e Africa.\nIl primo triumvirato, l'accordo privato per la spartizione del potere con Gneo Pompeo Magno e Marco Licinio Crasso, segn\xc3\xb2 l'inizio della sua ascesa. Dopo la morte di Crasso (Carre, 53 a.C.), Cesare si scontr\xc3\xb2 con Pompeo e la fazione degli optimates per il controllo dello stato. Nel 49 a.C., di ritorno dalla Gallia, guid\xc3\xb2 le sue legioni attraverso il Rubicone, pronunciando le celebri parole \xc2\xabalea iacta est\xc2\xbb, e scaten\xc3\xb2 la guerra civile, con la quale divenne capo indiscusso di Roma: sconfisse Pompeo a Farsalo (48 a.C.) e successivamente gli altri optimates, tra cui Catone l'Uticense, in Africa e in Spagna.\nCon l'assunzione della dittatura a vita diede inizio a un processo di radicale riforma della societ\xc3\xa0 e del governo, riorganizzando e centralizzando la burocrazia repubblicana. Il suo operato provoc\xc3\xb2 la reazione dei conservatori, finch\xc3\xa9 un gruppo di senatori, capeggiati da Marco Giunio Bruto, Gaio Cassio Longino e Decimo Bruto, cospir\xc3\xb2 contro di lui uccidendolo, alle Idi di marzo del 44 a.C. (15 marzo 44). Nel 42 a.C., appena due anni dopo il suo assassinio, il Senato lo deific\xc3\xb2 ufficialmente, elevandolo a divinit\xc3\xa0. L'eredit\xc3\xa0 riformatrice e storica di Cesare fu quindi raccolta da Ottaviano Augusto, suo pronipote e figlio adottivo.Le campagne militari e le azioni politiche di Cesare sono da lui stesso dettagliatamente raccontate nei Commentarii de bello Gallico e nei Commentarii de bello civili. Numerose notizie sulla sua vita sono presenti negli scritti di Appiano di Alessandria, Svetonio, Plutarco, Cassio Dione e Strabone. Altre informazioni possono essere rintracciate nelle opere di autori suoi contemporanei, come nelle lettere e nelle orazioni del suo rivale politico Cicerone, nelle poesie di Catullo e negli scritti storici di Sallustio."
'La storia d\'Italia \xc3\xa8 l\'insieme di numerose vicende locali e cittadine e riflesso della storia universale della sua capitale, Roma, sede dell\'Impero prima e del Papato poi. Essa \xc3\xa8 parte fondante della cultura occidentale, europea e mediterranea. L\'eredit\xc3\xa0 storico-culturale dell\'Italia si riflette nell\'elevato numero di patrimoni dell\'umanit\xc3\xa0 presenti nel paese.\nLuogo di incontro di culture arcaiche come quella etrusca, latina, e sabina, di insediamenti celti e colonie greche e fenicio-cartaginesi, l\'Italia antica fu federata dalla Repubblica Romana e divenne il centro dell\'Impero Romano. Una prima sistemazione amministrativa in regioni le fu data da Cesare Augusto (27 a.C.-14 d.C.). Divenne poi terra a maggioranza cristiana, abbandonando l\'antico politeismo, tra la promulgazione dell\'Editto di Milano (313) che garantiva la libert\xc3\xa0 di culto e quella dell\'Editto di Tessalonica (380), che impose di seguire la religione del vescovo di Roma.\nCon la caduta dell\'Impero, l\'Italia venne invasa dagli Eruli di Odoacre (476), e poi dagli Ostrogoti di Teodorico (492), dai Bizantini di Giustiniano (535), e dai Longobardi di Alboino (568). Alla dominazione straniera, si accompagn\xc3\xb2 il processo di divisione politica: l\'Italia meridionale fu contesa tra Longobardi, Bizantini e Berberi, quella centrale si consolid\xc3\xb2 come Stato Pontificio, e quella settentrionale venne inglobata da Carlomagno nel Sacro Romano Impero Germanico con l\'incoronazione di quest\' ultimo da parte di Papa Leone III nell\'anno 800. Con l\'umiliazione di Canossa (1077) prima e la pace di Venezia (1177) poi, il Papa indebol\xc3\xac l\'Imperatore germanico, favorendo l\'ascesa di autonomi Comuni nell\'Italia imperiale. Tra questi, le repubbliche marinare di Genova e Venezia acquistarono un grande peso nel corso delle crociate, fatto che provoc\xc3\xb2 una rivoluzione commerciale e mercantile in tutta Italia. Contestualmente, il mezzogiorno veniva unificato nel regno di Sicilia dai vichinghi Normanni. Per intrecci dinastici, corona di Sicilia e diadema imperiale pervennero entrambi a Federico II di Svevia, il quale fu a capo di un impero che si espanse nei paesi baltici e in Terra Santa, ma che si disgreg\xc3\xb2 dopo il fallimento del progetto assolutista di dominare tutta l\'Italia per la resistenza di Stato Pontificio, baroni meridionali, e Comuni centro-settentrionali.\nDopo le drammatiche crisi del Trecento, la penisola conobbe una nuova epoca di prosperit\xc3\xa0 economica e culturale tra XV e XVI secolo, periodo noto come Rinascimento. Per la sua ricchezza e centralit\xc3\xa0 negli affari europei, divenne il principale teatro dello scontro delle Guerre d\'Italia, che coinvolsero le principali potenze dell\'epoca, tra cui il Regno di Francia, l\'Impero germanico, l\'Impero spagnolo, la Confederazone Elvetica, l\'Inghilterra e l\'Impero ottomano. Sul piano culturale, l\'Italia conosceva poi la controriforma, il barocco, ed il neoclassicismo. Dopo la parentesi Napoleonica, gli italiani lottarono per la loro indipendenza ed unificazione in una serie di guerre sotto la guida del Regno di Sardegna sabaudo, occupando il nord, sottoposto direttamente o indirettamente agli Asburgo d\'Austria, e le Due Sicilie, governate dai Borbone di Napoli, un ramo cadetto dei Borbone di Spagna. Roma, nel mezzo della guerra franco-prussiana (1870-1871), fu fatta capitale a conclusione del Risorgimento.\nL\'Italia unita divenne uno stato liberale sul fronte economico-politico, mentre in politica estera cre\xc3\xb2 un proprio spazio coloniale in Libia e Corno d\'Africa. Le ambizioni territoriali in Europa e la volont\xc3\xa0 di trovare un suo posto nel concerto di blocchi politici e alleanze sicure port\xc3\xb2 l\'Italia a partecipare alla prima guerra mondiale a fianco della Triplice Intesa. La societ\xc3\xa0 italiana, colpita dalla propaganda nazionalista della "vittoria mutilata", ader\xc3\xac gradualmente al fascismo di Benito Mussolini e dei suoi seguaci, saliti al potere nell\'ottobre del 1922. L\'avvicinamento alla Germania nazista e la formazione dell\'asse Roma-Berlino del 1936 saranno determinanti nella scelta italiana di entrare nella seconda guerra mondiale, nel 1940. Dopo il suo fallimento militare, ebbe termine la forma di governo monarchica: l\'attuale repubblica fu infatti istituita nel giugno 1946. In seguito alla ricostruzione, vi fu un periodo storico di ripresa economica, militare, sportiva e politica, cos\xc3\xac come la riaffermazione dell\'Italia come potenza industriale, essendo tra le nazioni fondanti del G6 (poi G7, G8 e nuovamente G7 nell\'attualit\xc3\xa0) nel 1975 e del G20 nel 1999. L\'Italia \xc3\xa8 inoltre tra i sei Paesi fondatori dell\'Unione europea, la quale opera tramite meccanismi e politiche sovranazionali (come l\'euro).\n\n'
"La provincia era la pi\xc3\xb9 grande unit\xc3\xa0 amministrativa dei possedimenti stranieri dell'antica Roma. Con la riforma amministrativa iniziata da Diocleziano, divenne una suddivisione amministrativa di terzo grado dell'Impero romano, ovvero una suddivisione delle diocesi imperiali (a loro volta suddivisioni delle Prefetture imperiali). L'odierno termine di uso generale provincia venne introdotto dai Romani."