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Pubblicazione: Siena, 1780 (Per Francesco Rossi)
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Comprende:
Tomo II
Tomo III
Tomo VI
Tomo VII
Tomo IX
Tomo X
Tomo XI
Tomo XII
Tomo XIII
Tomo XIV
Tomo XV
Tomo XVI
Tomo XVII
Tomo XVIII
Tomo XIX
Tomo XX
Tomo XXI
Tomo XXII
Tomo XXIII
Tomo XXIV
Tomo XXV
Tomo XXVI
Tomo XXVII
Tomo XXVIII
Tomo XXIX
Tomo XXX
Tomo XXXI
Tomo XXXII
Tomo XXXIII
Tomo XXXIV
"Flavio Valerio Aurelio Costantino, conosciuto anche come Costantino il Vincitore, Costantino il Grande e Costantino I (in latino: Flavius Valerius Aurelius Constantinus; in greco antico: \xce\x9a\xcf\x89\xce\xbd\xcf\x83\xcf\x84\xce\xb1\xce\xbd\xcf\x84\xce\xaf\xce\xbd\xce\xbf\xcf\x82 \xe1\xbd\x81 \xce\x9c\xce\xad\xce\xb3\xce\xb1\xcf\x82, Konstant\xc3\xadnos o M\xc3\xa9gas; Naissus, 27 febbraio 274 \xe2\x80\x93 Nicomedia, 22 maggio 337), \xc3\xa8 stato un imperatore romano dal 306 alla sua morte.\nCostantino \xc3\xa8 una delle figure pi\xc3\xb9 importanti dell'Impero romano, che riform\xc3\xb2 largamente e nel quale permise e favor\xc3\xac la diffusione del cristianesimo. Tra i suoi interventi pi\xc3\xb9 significativi, la riorganizzazione dell'amministrazione e dell'esercito, la creazione di una nuova capitale a oriente, Costantinopoli, e la promulgazione dell'Editto di Milano sulla libert\xc3\xa0 religiosa.\nLa Chiesa ortodossa e le Chiese di rito orientale lo venerano come santo, presente nel loro calendario liturgico, col titolo di Eguale agli apostoli; mentre il suo nome non \xc3\xa8 presente nel Martirologio Romano, il catalogo ufficiale dei santi riconosciuti dalla Chiesa cattolica.\n\n"
"Si intende per editto di Milano (noto anche come editto di Costantino e Licinio, editto di tolleranza o rescritto di tolleranza) l'accordo sottoscritto nel febbraio 313 dai due Augusti dell'impero romano, Costantino per l'Occidente e Licinio per l'Oriente, in vista di una politica religiosa comune alle due parti dell'impero. Il patto fu stretto in Occidente in quanto il senior Augustus era Costantino. Le conseguenze dell'editto per la vita religiosa nell'impero romano sono tali da farne una data fondamentale nella storia dell'Occidente.Secondo l'interpretazione tradizionale Costantino e Licinio firmarono a Mediolanum (la moderna Milano), nel periodo in cui la citt\xc3\xa0 era capitale dell'Impero romano d'Occidente, un editto per concedere a tutti i cittadini, quindi anche ai cristiani, la libert\xc3\xa0 di venerare le proprie divinit\xc3\xa0. Il termine editto, tuttavia, \xc3\xa8 da considerarsi errato, in quanto Costantino e Licinio diedero disposizioni ai governatori delle province romane affinch\xc3\xa9 procedessero con l'attuazione delle misure contenute nell'editto di Galerio del 311, con il quale era stato definitivamente posto termine alle persecuzioni. Secondo le medesime interpretazioni moderne, i due Augusti si incontrarono a Milano solo per discutere, mentre le disposizioni furono dettate e messe per iscritto altrove.\n\n"
"Costantino II di Grecia (Psichiko, 2 giugno 1940) \xc3\xa8 stato re di Grecia dal 6 marzo 1964 al 1\xc2\xba giugno 1973.\nConosciuto anche come Costantino XIII come continuazione degli imperatori bizantini, visto che l'ultimo imperatore fu Costantino XI Paleologo e il nonno di Costantino II, Costantino I, aveva preso il nome di Costantino XII. Vinse la medaglia d'oro come velista alle Olimpiadi di Roma del 1960.\n\n"
'Quello che segue \xc3\xa8 l\'elenco degli imperatori romani che governarono dal 27 a.C al 476 d.C. Per ciascuno sono riportati: il nome con cui \xc3\xa8 pi\xc3\xb9 comunemente conosciuto; il nome ufficioso; la data di nascita; il periodo temporale del suo regno (durante il quale fu ricevuto il titolo di augusto); la causa della morte (con la data se diversa da quella della fine del regno). Sono citati gli usurpatori (a volte la distinzione \xc3\xa8 dubbia, e in generale si segue la tradizione storica consolidata), gli imperatori che regnarono insieme, le date di eventuali associazioni al trono con il titolo di cesare. \nGiulio Cesare non ebbe mai il titolo di "princeps" o di "augusto" come Ottaviano: tuttavia fu dittatore dal 49 a.C. al 44 a.C., cosa mai successa in precedenza (con l\'eccezione di Silla nel periodo 82 a.C.-79 a.C., il dictator poteva rimanere in carica al massimo sei mesi e cos\xc3\xac era sempre accaduto), ma soprattutto il titolo di "imperatore", nel suo significato moderno, corrisponde al titolo di cesare nella storia di Roma, almeno fino all\'inizio della Tetrarchia. Svetonio infatti, nella sua opera dedicata alle Vite dei dodici Cesari, parte proprio da Giulio Cesare.\nGli imperatori di Roma non furono tali nel senso moderno del termine. Ufficialmente il senato non perse mai i suoi poteri, e Augusto stesso si definiva "primus inter pares" ("il primo tra gli eguali"), rivolgendosi ai senatori.\nGli imperatori romani godettero di un potere enorme, ma spesso precario, perch\xc3\xa9 esposto a congiure e intrighi che interessavano spesso i familiari. L\'incidenza di morti violente tra di essi aument\xc3\xb2 notevolmente dalla Crisi del terzo secolo in poi (235-476), parallelamente alla diminuzione media degli anni di regno.\n\n'
"Costantina o Costanza (latino: Constantina, anche nota come Constantia, Constantiana; 318 circa \xe2\x80\x93 Caeni Gallicani, 354) fu un membro della dinastia costantiniana, che govern\xc3\xb2 sull'Impero romano nella prima met\xc3\xa0 del IV secolo. Costantina era la figlia dell'imperatore romano Costantino I e di Fausta, a sua volta figlia di Massimiano. Ebbe il titolo di augusta dal padre. Era sorella degli imperatori Costantino II, Costanzo II e Costante I, moglie del \xc2\xabre\xc2\xbb Annibaliano e del cesare Costanzo Gallo.\n\xc3\x88 venerata come santa, con il nome di Costanza."
"L'Impero romano \xc3\xa8 lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il XV secolo; in questo articolo si tratta il periodo che va dalla sua fondazione, generalmente indicato con il 27 a.C. (primo anno del principato di Augusto) e il 395, quando dopo la morte di Teodosio I, l'Impero fu suddiviso dal punto di vista amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis. L'Impero romano d'Occidente si fa terminare per convenzione nel 476, anno in cui Odoacre depone l'ultimo imperatore, Romolo Augusto, mentre l'Impero romano d'Oriente (indicato talvolta come Impero bizantino nella sua fase medievale) si protrarr\xc3\xa0 invece fino al momento della conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani nel 1453.\nNella sua massima espansione, l'Impero si estendeva, in tutto o in parte sui territori degli odierni stati di: Portogallo, Spagna, Andorra, Francia, Monaco, Belgio, Paesi Bassi (regioni meridionali), Regno Unito (Inghilterra, Galles, parte della Scozia), Irlanda (piccola parte della costa orientale), Lussemburgo, Germania (regioni meridionali e occidentali), Svizzera, Austria, Liechtenstein, Ungheria, Italia, Vaticano, San Marino, Malta, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, Albania, Macedonia del Nord, Grecia, Bulgaria, Romania, Moldavia, Ucraina (parte costiera sud-occidentale con Isola dei Serpenti e Podolia), Turchia, Russia, Cipro, Siria, Libano, Iraq, Armenia, Georgia, Iran, Azerbaigian, Israele, Giordania, Palestina, Egitto, Sudan (piccola parte e per limitato periodo di tempo), Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Arabia Saudita (piccola parte). In totale, 53 dei 196 Stati riconosciuti nel mondo, pi\xc3\xb9 3 parzialmente riconosciuti, pi\xc3\xb9 di ogni altro impero del mondo antico. Si espandeva su tre diversi continenti. \nNel 117 sotto Traiano ricopriva un'area di 5,0 milioni di km2, includendo gli stati vassalli e i regni clienti, e comprendeva circa il 15% della popolazione mondiale. L'esatta misura della superficie governata da questo potente impero in realt\xc3\xa0 non \xc3\xa8 certa, a causa della mancanza di dati precisi, di dispute territoriali e della presenza di stati clienti il cui rapporto nei confronti di Roma non \xc3\xa8 sempre chiaro. Gli storici hanno dunque proposto diverse stime comprese tra 5,0 e 5,7 milioni di km2 includendo gli stati clienti.Pur non essendo il pi\xc3\xb9 vasto stato dell'antichit\xc3\xa0, spettando tali primati all'impero achemenide, cinese, macedone e Xiongnu, quello di Roma \xc3\xa8 considerato il pi\xc3\xb9 grande per gestione e qualit\xc3\xa0 del territorio, organizzazione socio-politica, e per l'importante eredit\xc3\xa0 lasciata nella storia dell'umanit\xc3\xa0.\nIn tutti i territori sui quali estesero i propri confini i romani costruirono citt\xc3\xa0, strade, ponti, acquedotti, fortificazioni, esportando ovunque il loro modello di civilt\xc3\xa0 e al contempo assimilando le popolazioni e civilt\xc3\xa0 assoggettate, in un processo cos\xc3\xac profondo che per secoli ancora dopo la fine dell'impero queste genti continuarono a definirsi romane. La civilt\xc3\xa0 nata sulle rive del Tevere, cresciuta e diffusasi in epoca repubblicana ed infine sviluppatasi pienamente in et\xc3\xa0 imperiale, \xc3\xa8 alla base della civilt\xc3\xa0 occidentale."