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Titolo uniforme: Vitae et sententiae philosophorum.
Pubblicazione: Roma ; Bari : GFL Editori Laterza
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Comprende:
2: Libri 8.-10
1: Libri 1.-7. / Diogene Laerzio
1: Libri 1.-7. / Diogene Laerzio
"Il crepuscolo dei filosofi \xc3\xa8 un saggio di tema filosofico scritto da Giovanni Papini e pubblicato presso la Societ\xc3\xa0 Editrice Lombarda nel 1906.\nL'opera, il primo libro pubblicato da Giovanni Papini, si apre con una prefazione dell\xe2\x80\x99autore e si articola in sei capitoli e una conclusione. Ciascun capitolo \xc3\xa8 dedicato a un filosofo di spicco: Immanuel Kant (1724-1804), Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831), Arthur Schopenhauer (1788- 1860), Auguste Comte (1798-1857), Herbert Spencer (1820-1903) e Friedrich Nietzsche (1844-1900). Papini fa un processo ai maggiori rappresentanti del pensiero dell'Ottocento, \xe2\x80\x9cpresi come uomini vivi, concreti e determinati\xe2\x80\x9d, per mettere alla \xe2\x80\x9ctortura quelle tre o quattro loro idee\xe2\x80\x9d, e dopo averle malmenate cerca di \xe2\x80\x9cgettarle via come inutili carogne\xe2\x80\x9d. \nL'opera si conclude con il capitolo dal titolo \xe2\x80\x9cLicenzio la filosofia\xe2\x80\x9d, in cui Papini, dopo avere stroncato uno dopo l'altro i filosofi presi in considerazione, liquida il pensiero filosofico nel suo complesso. Alla sua ansia di cambiare il mondo, di fondare il potere dell\xe2\x80\x99essere umano su di esso, la filosofia non pare uno strumento efficace: \xc2\xabessa rappresenta, in un certo modo, lo stadio assurdo della scienza. Essa proviene dalla scienza per forza d\xe2\x80\x99inerzia, per progressivo allargamento di concetti. [\xe2\x80\xa6] Il filosofo vedendo come le leggi particolari dello scienziato fossero efficaci ha creduto che scoprendo l\xe2\x80\x99unica legge l\xe2\x80\x99uomo sarebbe diventato onnipotente ma non s\xe2\x80\x99\xc3\xa8 accorto che quest\xe2\x80\x99unica legge, appunto perch\xc3\xa9 unica, non dice nulla e perci\xc3\xb2 non serve a nulla. [\xe2\x80\xa6] La filosofia [\xe2\x80\xa6] pu\xc3\xb2 rimanere come genere letterario. Le metafisiche, colle loro larghe visioni e le loro suggestioni immaginose, potranno prendere degnamente il posto dei poemi epici\xc2\xbb (p. 162).\n\n"