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"L'architettura romanica in Italia copre un periodo di produzione architettonica pi\xc3\xb9 ampio di altri paesi europei, dai precoci esempi intorno alla met\xc3\xa0 dell'XI secolo fino, in alcune regioni, a tutto il XIII secolo.\n\n"
"L'architettura Liberty in Italia si afferm\xc3\xb2 inizialmente come \xc2\xabarte nuova\xc2\xbb o, secondo il giornalista torinese Enrico Thovez, \xc2\xabarte floreale\xc2\xbb, questo nuovo stile stup\xc3\xac per essere cos\xc3\xac \xc2\xabfedelmente naturalistico e nella sostanza nettamente decorativo\xc2\xbb. A seguito delle edizioni dell'Esposizione internazionale d'arte decorativa moderna, Torino vide il crescente proliferare di questo nuovo stile in ambito prevalentemente architettonico, celebrando una sorta di \xc2\xabrinascimento delle arti decorative\xc2\xbb, avvalendosi di contributi dei maggiori autori dell'epoca come Raimondo D'Aronco e il torinese Pietro Fenoglio che si afferm\xc3\xb2 per sua proficua attivit\xc3\xa0 di ingegnere e che fece del liberty torinese uno degli esempi pi\xc3\xb9 fulgidi e coerenti del variegato panorama architettonico italiano del tempo.L'Art Nouveau in architettura e design degli interni super\xc3\xb2 lo storicismo eclettico che permeava l'et\xc3\xa0 vittoriana. Gli artisti dell'Art Nouveau selezionarono e modernizzarono alcuni tra gli elementi del Rococ\xc3\xb2, come le decorazioni a fiamma e a conchiglia, al posto dei classici ornamenti naturalistici vittoriani. Prediligevano invece la Natura per fonte di ispirazione ma ne stilizzarono evidentemente gli elementi e ampliarono tale repertorio con l'aggiunta di alghe, fili d'erba, insetti.\nIn definitiva il carattere pi\xc3\xb9 rivoluzionario della ricerca architettonica fu la completa rinuncia all'ordine architettonico che nonostante alcuni sperimentalismi aveva conservato per tutto il XIX secolo il proprio ruolo dominante in tutto il panorama architettonico, non soltanto accademico. Tale rinuncia ebbe un carattere permanente e continuer\xc3\xa0 nel protorazionalismo e nel razionalismo.\nNel contesto nazionale questa nuova corrente, che in seguito assunse anche il nome di \xc2\xabstile floreale\xc2\xbb, non si consolid\xc3\xb2 mai in una vera e propria scuola italiana di riferimento, ma si afferm\xc3\xb2, seppur con un lieve ritardo rispetto ai maggiori paesi europei, vivendo il suo massimo splendore nei primissimi anni del Novecento. Nella sua prima decade, infatti, si pu\xc3\xb2 parlare di liberty, termine che infine si afferm\xc3\xb2 pi\xc3\xb9 diffusamente nel complessivo e variegato panorama nazionale e derivante dai celebri magazzini londinesi di Arthur Lasenby Liberty.Il liberty, dunque, trov\xc3\xb2 nell'architettura il suo maggior successo, lasciando ai posteri una delle testimonianze pi\xc3\xb9 durature.\nTuttavia la primordiale vocazione populistica del liberty and\xc3\xb2 scemando, l'ideale di un \xc2\xabsocialismo della bellezza\xc2\xbb and\xc3\xb2 evolvendosi in un ricco trionfo di motivi floreali, nervature filiformi, ardite decorazioni metalliche di chiara ispirazione fitomorfa ma divenne presto soltanto un privilegio delle classi sociali pi\xc3\xb9 abbienti.\nIl successo di questa corrente stilistica e la varia tipologia di edifici che sorse nei primi decenni del Novecento, valse a Torino il titolo di \xc2\xabcapitale italiana del liberty\xc2\xbb \nguadagnando, con tutta probabilit\xc3\xa0, la maggior concentrazione di edifici liberty in Italia tant'\xc3\xa8 vero che ancora oggi si possono percepire cospicue testimonianze architettoniche di quell'epoca.\n\nAltri esempi di liberty in Italia sono visibili in Palermo, Milano, Napoli, Genova, La Spezia, Bologna, Pescara, Avezzano, Cagliari (Crescentino Caselli), Olbia (Bruno Cipelli, sostenuto dai nobili Colonna di Ponza).\n\n"
"L'architettura neoclassica in Italia si svilupp\xc3\xb2 a partire dalla seconda met\xc3\xa0 del XVIII secolo nel contesto dei piccoli stati spesso in contrasto tra loro e dominati da potenze straniere. Tale situazione perdur\xc3\xb2 sino all'istituzione del Regno d'Italia con Vittorio Emanuele II di Savoia.\nPer questo motivo il Neoclassicismo non si afferm\xc3\xb2 uniformemente su tutto il territorio; l'assenza di una cultura unitaria e le difficolt\xc3\xa0 economiche che gravano sulla penisola italiana nel Settecento ridussero la crescita in ambito urbanistico ed architettonico.All'inizio dello stesso secolo si era manifestata una breve, ma straordinaria, stagione tardobarocca: a Roma, si erano realizzati monumenti come piazza di Spagna, Fontana di Trevi e piazza Sant'Ignazio, mentre in Piemonte erano all'opera Filippo Juvarra e Bernardo Antonio Vittone. L'attivit\xc3\xa0 si era poi spostata nel Regno di Napoli, dove Ferdinando Fuga e Luigi Vanvitelli erano stati chiamati a innalzare rispettivamente il Real Albergo dei Poveri e la Reggia di Caserta; in particolare, la Reggia, malgrado all'esterno accenni a una certa contenutezza neoclassica, \xc3\xa8 ritenuta l'ultima grande realizzazione e incarnazione della migliore tradizione del Barocco italiano.\nL'affermazione del Neoclassicismo fu pertanto lenta e faticosa, e risent\xc3\xac essenzialmente di apporti stranieri, in particolare francesi.A questo quadro d'insieme si aggiunge lo scarso interesse degli studiosi nei confronti dell'architettura neoclassica italiana, che per molto tempo ne ha limitato un esame approfondito e sereno. Malgrado le difficolt\xc3\xa0 generate dal contesto socio-politico, il Neoclassicismo in Italia produsse numerose opere notevoli. Studi pi\xc3\xb9 recenti hanno infatti evidenziato i tratti distintivi, le peculiarit\xc3\xa0 e, per certi versi, i caratteri unitari della produzione italiana, nelle sue varianti regionali o addirittura locali, nel contesto di quel policentrismo che ancora caratterizzava la Penisola tra il Settecento e l'Ottocento.\n\n"
'L\'architettura romanica \xc3\xa8 lo stile del costruire proprio dell\'arte romanica, che si diffuse in Europa nell\'XI e XII secolo, fino all\'affermazione dell\'arte gotica, cio\xc3\xa8 verso la met\xc3\xa0 del XII secolo in Francia e con persistenze maggiori negli altri paesi europei. L\'aggettivo "romanico" \xc3\xa8 un adattamento italiano di "roman", vocabolo creato agli inizi dell\'Ottocento in Francia per indicare le lingue e le letterature romanze o neolatine. Charles de Gerville introdusse "roman" anche nel linguaggio architettonico ed il termine ebbe fortuna: in breve tempo si defin\xc3\xac romanica tutta la cultura figurativa che in Francia si era sviluppata dopo i romani fino alla fioritura dell\'architettura gotica.'
"L'architettura \xc3\xa8 la disciplina che ha come scopo l'organizzazione dello spazio a qualsiasi scala, ma principalmente quella in cui vive l'essere umano. Semplificando si pu\xc3\xb2 dire che essa attiene principalmente alla progettazione e costruzione di un immobile o dell'ambiente costruito. In essa concorrono aspetti tecnici ed artistici. Insieme alla scultura, fa parte delle cosiddette arti visive plastiche.\nDa quando l'uomo ha avuto capacit\xc3\xa0 cognitive tali da potersi organizzare in civilt\xc3\xa0, l'architettura \xc3\xa8 sempre esistita. L'architettura \xc3\xa8 nata anzitutto per soddisfare le necessit\xc3\xa0 biologiche dell'uomo quali la protezione dagli agenti atmosferici, e proprio per questo \xc3\xa8 tra le discipline maggiormente presenti in tutte le civilt\xc3\xa0. Solo in un secondo momento, con lo sviluppo della divisione del lavoro nella societ\xc3\xa0, alla funzione primaria vennero aggiunte funzioni secondarie in numero sempre crescente.\nCon la comparsa di caratteri estetici si ebbe la nascita dell'architettura anche come arte visiva, dotata per\xc3\xb2 di proprie caratteristiche peculiari. Sarebbe riduttivo anche parlare di valori estetici in quanto una buona architettura \xc3\xa8 spesso frutto di valori etici e di uno studio antropologico.\nDefinire l'architettura risulta difficile in quanto il fenomeno architettonico \xc3\xa8 stato sempre presente nella cultura dell'uomo, acquistando caratteristiche, definizioni, funzioni, aspetti spaziali e costruttivi spesso differenti o addirittura contrastanti da civilt\xc3\xa0 a civilt\xc3\xa0 o da epoca ad epoca."