Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: [Firenze] : Giunti Demetra, 2009
Tipo di risorsa: risorsa multimediale, Livello bibliografico: monografia, Lingua: fre, ita, Paese: IT
'La lingua nota oggi come spagnolo deriva da un dialetto del latino parlato sviluppatosi nella parte centro-settentrionale della Penisola iberica, in quella che adesso \xc3\xa8 la Spagna settentrionale. Nel corso degli ultimi mille anni, la lingua si diffuse a sud verso il Mar Mediterraneo, e successivamente viene esportata nell\'impero coloniale spagnolo, in particolare nelle Americhe. Oggi \xc3\xa8 la lingua ufficiale di 21 nazioni e di numerose organizzazioni internazionali, ed \xc3\xa8 una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite.\nLo sviluppo della fonologia spagnola risulta distinto da quello delle altre lingue romanze per diverse caratteristiche:\n\ndittongazione della E e O breve accentate latine in sillaba chiusa come pure aperta (tiempo, puerta);\npalatalizzazione dei gruppi latini -NN- e -LL- (a\xc3\xb1o, silla);\nla fusione fonemica di /b/ e /v/, rendendo, per esempio, il nome tubo e il verbo tuvo foneticamente equivalenti (in tutti i contesti tranne quelli di ipercorrezione o pronuncia ortografica).\nspirantizzazione di /b/, /d/, e /g/ \xe2\x80\x94 non solo dal latino originario B, D, e G (come nello sp. probar, sudar, legumbre), ma anche dal latino P, T, e C (come nello sp. sabe, vida, lago);\ndesonorizzazione e ulteriore sviluppo delle sibilanti spagnole medievali, producendo (1) la velare fricativa [x] in parole come caja, hijo, gente, e (2) \xe2\x80\x94 in molti dialetti della Spagna, comprese le variet\xc3\xa0 prestigiose di Madrid, Toledo, ecc. \xe2\x80\x94 la interdentale [\xce\xb8] in parole come cinco, hacer, e lazo; e\naspirazione ed eventuale perdita della F latina, segnata nella grafia moderna dalla \xe2\x80\xb9h\xe2\x80\xba muta in parole come hablar, hilo, hoja.Il sistema latino delle quattro coniugazioni del verbo nello spagnolo viene ridotto a tre. Gli infiniti latini con le terminazioni -\xc4\x80RE, -\xc4\x92RE, e -\xc4\xaaRE diventano rispettivamente gli infiniti spagnoli in -ar, -er, e -ir. La terza coniugazione latina \xe2\x80\x94 infiniti terminanti in -\xc4\x94RE \xe2\x80\x94 viene ridistribuita tra quelle in -er e -ir (per es. FAC\xc4\x94RE > hacer, DIC\xc4\x94RE > decir)\nLa morfologia verbale spagnola continua a usare alcune forme sintetiche latine, sostituite da quelle analitiche in francese e italiano (cfr. sp. lav\xc3\xb3, fr. il a lav\xc3\xa9, it. lav\xc3\xb2), e il modo congiuntivo spagnolo mantiene separate le forme del presente e del passato.\nLa sintassi spagnola fornisce una traccia evidente di alcuni oggetti diretti: il cosiddetto a "personale". Lo spagnolo, unico tra le lingue romanze, mantiene l\'uso di un "ridondante" pronome oggetto indiretto (le, les), anche in presenza di un sintagma nominale oggetto indiretto. In merito ai pronomi soggetto, lo spagnolo (come l\'italiano) \xc3\xa8 una lingua pro-drop, vale a dire che il sintagma verbale pu\xc3\xb2 spesso stare da solo senza l\'uso di un pronome soggetto (o sintagma nominale soggetto). Confrontata ad altre lingue romanze, lo spagnolo ha una sintassi alquanto pi\xc3\xb9 libera, con restrizioni relativamente minori per quanto concerne l\'ordine dei costituenti della frase soggetto-verbo-oggetto.\nA causa del prolungato contatto linguistico con altre lingue, il lessico spagnolo contiene prestiti dal basco, dall\'arabo e dalle lingue indigene delle Americhe.\nGli accenti (acuti) \xe2\x80\x94 usati nello spagnolo moderno per marcare la vocale della sillaba tonica in parole dove l\'accento non \xc3\xa8 previsto di norma \xe2\x80\x94 entra in uso in modo sporadico nel XV secolo, e pi\xc3\xb9 massicciamente nel XVI secolo. Il loro uso inizia ad essere standardizzato nel XVIII secolo con l\'avvento della Accademia Reale Spagnola.\n\n'