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Pubblicazione: Novara : Istituto Geografico De Agostini
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Comprende:
1: Michelangelo : artista, pensatore, scrittore / scritti di Charles de Tolnay ... [et. al.] ; premessa di Mario Salmi ; sotto gli auspici del Comitato nazionale per le onoranze a Michelangelo
2: Michelangelo : artista, pensatore, scrittore / scritti di Charles de Tolnay ... [et. al.] ; premessa di Mario Salmi ; sotto gli auspici del Comitato nazionale per le onoranze a Michelangelo
"Michelangelo Merisi, universalmente detto Caravaggio, (Milano, 29 settembre 1571 \xe2\x80\x93 Porto Ercole, 18 luglio 1610) \xc3\xa8 stato un pittore italiano.\nFormatosi a Milano e attivo a Roma, Napoli, Malta e in Sicilia fra il 1593 e il 1610, \xc3\xa8 uno dei pi\xc3\xb9 celebri pittori di tutti i tempi, tuttavia assurto a fama universale solo nel XX secolo, dopo un periodo di oblio. I suoi dipinti, che combinano un'analisi dello stato umano, sia fisico, sia emotivo, con uno scenografico uso della luce, hanno avuto forte influenza sulla pittura barocca.\nAnimo particolarmente irrequieto, nella sua breve esistenza affront\xc3\xb2 gravi vicissitudini. Data cruciale per l'arte e nella vita di Caravaggio fu il 28 maggio 1606: responsabile di un omicidio durante una rissa e condannato a morte, dovette sempre fuggire per scampare alla pena capitale. Il suo stile artistico influenz\xc3\xb2 direttamente o indirettamente la pittura dei secoli successivi, costituendo la corrente del caravaggismo.\n\n"
"Michelangelo Florio, noto anche come Michael Angelo o Michel Agnolo (Firenze, 28 settembre 1518 \xe2\x80\x93 Soglio, 1566), \xc3\xa8 stato un umanista, predicatore e teologo italiano.\nInizialmente frate francescano, si convert\xc3\xac al protestantesimo e svolse la propria attivit\xc3\xa0 di pastore in Inghilterra e nel Cantone dei Grigioni. \xc3\x88 il padre dell'umanista, naturalizzato inglese, John Florio, che fu il primo traduttore degli Essais di Montaigne in lingua inglese (1603) e si ritiene sia stato il traduttore anche del Decameron di Boccaccio (1620).\nSi fa il suo nome tra i possibili autori delle opere di William Shakespeare, il quale, secondo alcune teorie la cui infondatezza scientifica \xc3\xa8 ancora lontana dall'essere dimostrata, non sarebbe stato in grado di scrivere i capolavori a lui attribuiti.\n\n"
'Jacopo Carucci, conosciuto come Jacopo da Pontormo o semplicemente Pontormo (Pontorme, 24 maggio 1494 \xe2\x80\x93 Firenze, 1\xc2\xba gennaio 1557), \xc3\xa8 stato un pittore italiano di scuola fiorentina, esponente dei cosiddetti "eccentrici fiorentini", i pionieri del manierismo in pittura.\nAllievo di Andrea del Sarto insieme a Rosso Fiorentino, fu egli stesso maestro di artisti quali il Bronzino e Giovanni Battista Naldini.\n\n'
'Il sardo (nome nativo sardu /\xcb\x88sa\xc9\xbedu/, l\xc3\xacngua sarda /\xcb\x88li\xc5\x8b\xc9\xa1wa \xcb\x88za\xc9\xbeda/ nelle varianti campidanesi o limba sarda /\xcb\x88limba \xcb\x88za\xc9\xbeda/ nelle varianti logudoresi e in ortografia LSC) \xc3\xa8 una lingua appartenente al gruppo romanzo delle lingue indoeuropee che, per differenziazione evidente sia ai parlanti nativi, sia ai non sardi, sia agli studiosi di ogni tempo, deve essere considerata autonoma dai sistemi dialettali di area italica, gallica e ispanica e pertanto classificata come idioma a s\xc3\xa9 stante nel panorama neolatino. \xc3\x88 parlata nell\'isola della Sardegna.\n\xc3\x88 classificata come lingua romanza occidentale o insulare e viene considerata da molti studiosi la pi\xc3\xb9 conservativa delle lingue derivanti dal latino; a titolo di esempio, lo storico Manlio Brigaglia rileva che la frase in latino pronunciata da un romano di stanza a Forum Traiani Pone mihi tres panes in bertula ("Mettimi tre pani nella bisaccia") corrisponderebbe alla sua traduzione in sardo corrente Ponemi tres panes in sa b\xc3\xa8rtula.\nSebbene la base lessicale sia quindi in massima misura di origine latina, il sardo conserva tuttavia diverse testimonianze del sostrato linguistico degli antichi Sardi prima della conquista romana: si evidenziano etimi protosardi e, in misura minore, anche fenicio-punici in diversi vocaboli, soprattutto toponimi. In et\xc3\xa0 medievale, moderna e contemporanea la lingua sarda ha ricevuto influenze di superstrato dal greco-bizantino, ligure, volgare toscano, catalano, castigliano e italiano.\nDal 1997 la legge regionale riconosce alla lingua sarda pari dignit\xc3\xa0 rispetto all\'italiano. Dal 1999 \xc3\xa8 anche tutelata dalla legge nazionale sulle minoranze linguistiche; fra le dodici minoranze in questione, quella sarda \xc3\xa8 la pi\xc3\xb9 robusta in termini assoluti ma \xc3\xa8 anche quella che pi\xc3\xb9 ha conosciuto un decremento in termini relativi.\n\n'