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"Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci \xc3\xa8 un centro polifunzionale situato a Prato che ha come finalit\xc3\xa0 le attivit\xc3\xa0 museali di raccolta, conservazione e valorizzazione di opere d'arte contemporanea, i servizi di informazione, didattica e documentazione, l'organizzazione di esposizioni temporanee, rassegne, eventi. Al Centro \xc3\xa8 riconosciuta la funzione pubblica di coordinamento del sistema regionale dell'arte contemporanea.\nNel 2016 il Centro Pecci ha riaperto dopo il completamento dell'ampliamento a firma dell\xe2\x80\x99architetto Maurice Nio e la ristrutturazione dell\xe2\x80\x99edificio originario progettato dall\xe2\x80\x99architetto razionalista Italo Gamberini.\nOggi il complesso ospita, oltre a pi\xc3\xb9 di 3000 m\xc2\xb2 di sale espositive, l\xe2\x80\x99archivio e la biblioteca specializzata CID/Arti Visive, che conta un patrimonio di circa 60 000 volumi, l\xe2\x80\x99auditorium\xe2\x80\x93cinema, la libreria, il ristorante e il bistrot e il teatro all'aperto. \n\n"
"Napoli (AFI: /\xcb\x88napoli/ ; Napule in napoletano, pronuncia [\xcb\x88n\xc9\x91\xcb\x90pul\xc9\x99] o [\xcb\x88n\xc9\x91\xcb\x90p\xc9\x99l\xc9\x99]) \xc3\xa8 un comune italiano di 944 148 abitanti, terzo in Italia per popolazione, capoluogo della regione Campania, dell'omonima citt\xc3\xa0 metropolitana e centro di una delle pi\xc3\xb9 popolose e densamente popolate aree metropolitane d'Europa. \nFondata dai cumani nell'VIII secolo a.C., fu tra le citt\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 importanti della Magna Grecia e gioc\xc3\xb2 un notevole ruolo commerciale, culturale e religioso nei confronti delle popolazioni italiche circostanti. Dopo il crollo dell'Impero romano, nell'VIII secolo la citt\xc3\xa0 form\xc3\xb2 un ducato autonomo indipendente dall'Impero bizantino; in seguito, dal XIII secolo e per pi\xc3\xb9 di cinquecento anni, fu capitale del Regno di Napoli; con la Restaurazione divenne capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone fino all'Unit\xc3\xa0 d'Italia.\nSede della Federico II, la pi\xc3\xb9 antica universit\xc3\xa0 del mondo ad essere nata attraverso un provvedimento statale, ospita, altres\xc3\xac, l'Orientale, la pi\xc3\xb9 antica universit\xc3\xa0 di studi sinologici e orientalistici del continente, e la Nunziatella, una delle pi\xc3\xb9 antiche accademie militari al mondo, eletta patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo da parte dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo. Luogo d'origine della lingua napoletana, ha rivestito e riveste tuttora un forte peso in numerosi campi del sapere, della cultura e dell'immaginario collettivo.\nProtagonista dell'umanesimo e centro illuminista di livello europeo, \xc3\xa8 stata a lungo un punto di riferimento globale per la musica classica e l'opera attraverso la scuola musicale napoletana, dando tra l'altro origine all'opera buffa.Citt\xc3\xa0 dall'imponente tradizione nel campo delle arti figurative, che affonda le proprie radici nell'et\xc3\xa0 classica, ha dato luogo a movimenti architettonici e pittorici originali, quali il rinascimento napoletano e il barocco napoletano, il caravaggismo, la scuola di Posillipo ed il liberty napoletano, nonch\xc3\xa9 ad arti minori ma di rilevanza internazionale, quali la porcellana di Capodimonte ed il presepe napoletano.\xc3\x88 all'origine di una forma distintiva di teatro, di una canzone di fama mondiale e di una peculiare tradizione culinaria che comprende alimenti che assumono il ruolo di icone globali, come la pizza napoletana, e l'arte dei suoi pizzaioli che \xc3\xa8 stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio immateriale dell'umanit\xc3\xa0.Nel 1995 il centro storico di Napoli \xc3\xa8 stato riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanit\xc3\xa0, per i suoi monumenti, che testimoniano la successione di culture del Mediterraneo e dell'Europa. Nel 1997 l'apparato vulcanico Somma-Vesuvio \xc3\xa8 stato eletto dalla stessa agenzia internazionale (con il vicino Miglio d'Oro, in cui ricadono anche i quartieri orientali della citt\xc3\xa0) tra le riserve mondiali della biosfera.\n\n"
"L'Aquila (AFI: /\xcb\x88lakwila/, Aquila fino al 1863 e Aquila degli Abruzzi fino al 1939) \xc3\xa8 un comune italiano di 69 966 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Abruzzo. Si trova al centro della conca aquilana, lungo il fiume Aterno e alle pendici del Gran Sasso.\nLa citt\xc3\xa0 fu fondata nel 1254 in funzione anti-feudale da 99 castelli, piccoli agglomerati urbani nati in seguito alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, che si federarono per costruire una grande citt\xc3\xa0. Distrutta poi da Manfredi di Sicilia, nel 1266 Aquila venne ricostruita come libero comune con Carlo I d'Angi\xc3\xb2. Amiternum e Forcona erano le due citt\xc3\xa0 anticamente presenti nei dintorni dell'attuale capoluogo che, in seguito alla fondazione di Aquila, persero importanza e decaddero.\nParte del Regno di Napoli e capoluogo prima dell'Abruzzo Ulteriore e poi dell'Abruzzo Ulteriore Secondo, nel XV secolo, grazie alla sua economia, Aquila divenne la seconda citt\xc3\xa0 dello stato per importanza, subito dopo Napoli. Sotto il dominio asburgico, tra il XVI e il XVII secolo, la citt\xc3\xa0 visse un periodo di altalenante crescita economica che venne per\xc3\xb2 bruscamente interrotta dal catastrofico terremoto del 1703, che per molti anni riport\xc3\xb2 la citt\xc3\xa0 nella decadenza. Conobbe infatti un nuovo sviluppo economico e culturale soltanto nell'Ottocento.\nNonostante i forti terremoti del 1315, del 1461, del 1703 e del 2009, in citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 ancora presente un ampio patrimonio storico che mostra uno strato medievale testimoniato soprattutto dalla cinta muraria, uno rinascimentale che caratterizza numerosi palazzi e chiese e infine uno barocco e neoclassico dovuto alle ricostruzioni post sisma settecentesche.\nL'Aquila \xc3\xa8 sede di un giubileo annuale, la Perdonanza Celestiniana, istituita da papa Celestino V nel 1294 tramite la sua bolla pontificia Inter sanctorum solemnia e Patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO dal 2019.\n\n"
'Donatello, vero nome Donato di Niccol\xc3\xb2 di Betto Bardi (Firenze, 1386 \xe2\x80\x93 Firenze, 13 dicembre 1466), \xc3\xa8 stato uno scultore, pittore e architetto italiano.\nCon la sua lunghissima carriera fu uno dei tre padri del Rinascimento fiorentino, assieme a Filippo Brunelleschi e Masaccio, oltre che uno dei pi\xc3\xb9 celebri scultori di tutti i tempi. Diede un contributo fondamentale al rinnovo dei metodi della scultura, facendo accantonare definitivamente le esperienze del tardo gotico e super\xc3\xb2 i modelli dell\'arte romana classica. Invent\xc3\xb2 la tecnica dello "stiacciato", basato su minime variazioni millimetriche degli spessori, che non impedisce la creazione di uno spazio illusorio, e padroneggi\xc3\xb2 le pi\xc3\xb9 disparate tecniche e materiali (marmo, pietra serena, bronzo, legno, terracotta). Si dedic\xc3\xb2 anche al disegno, fornendo i modelli ad esempio per alcune vetrate del Duomo di Firenze.\nParticolare fu la sua capacit\xc3\xa0 di infondere umanit\xc3\xa0 e introspezione psicologica alle opere, spesso con accenti drammatici o di energia e vitalit\xc3\xa0 trattenute ma perfettamente visibili.\n\n'
'Adon Brachi (Prato, 8 dicembre 1923 \xe2\x80\x93 Firenze, 30 luglio 2009) \xc3\xa8 stato un pittore italiano attivo nella seconda met\xc3\xa0 del XX secolo.\n\n'