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Edizione: 2. ed
Pubblicazione: Torino : Bollati Boringhieri, 1978
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: I concetti fondamentali della psicoanalisi
Il termine libido, letteralmente traducibile come desiderio o voluttà, identifica un concetto cardine della teoria psicoanalitica, mentre in sessuologia il termine indica il desiderio sessuale. Secondo la teoria freudiana, la libido rappresenta la pulsione principale, se non l'unica, di natura puramente sessuale dell'uomo, contrapposta alla cosiddetta destrudo. Secondo la teoria junghiana, invece, la libido è una forma di "energia psichica" che costituisce per l'uomo una vera e propria "spinta vitale", la quale non si limita esclusivamente all'ambito sessuale. Le teorie sulla libido subirono ampie evoluzioni, legate al procedere dell'esperienza psicoanalitica. In particolare, il concetto di libido venne notevolmente ampliato dopo il 1914, quando si iniziò a indagare il vasto campo delle nevrosi e delle psicosi affermando ad esempio che la libido non mirava a soddisfare solo la pulsione sessuale dell'individuo, ma anche altre pulsioni parziali di base, come il cibo, la sopravvivenza, la morte, la religione e l'arte. Dal punto di vista biologico, gli ormoni sessuali e i neurotrasmettitori associati che agiscono sul nucleus accumbens (principalmente testosterone e dopamina, rispettivamente) regolano la libido nell'uomo. Fattori sociali, come il lavoro e la famiglia, e fattori psicologici interni, come la personalità e lo stress, possono influenzare la libido. La libido può anche essere influenzata da condizioni mediche, farmaci, problemi di stile di vita e di relazione ed età (ad es. Pubertà). Una persona che ha un desiderio sessuale estremamente frequente o improvvisamente aumentato può sperimentare ipersessualità, mentre la condizione opposta è l'iposessualità.
La psicologia è la scienza che studia gli stati mentali e i suoi processi emotivi, cognitivi, sociali e comportamentali nelle loro componenti consce e inconsce, mediante l'uso del metodo scientifico e/o appoggiandosi ad una prospettiva soggettiva intrapersonale; si occupa anche dello studio e del trattamento delle funzioni psichiche sia in condizioni di benessere che di sofferenza o disagio mentale, dovute a dinamiche soggettive (intrapsichiche), ambientali e/o relazionali (interpsichiche).
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