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Autore principale: Conti, Danilo
Pubblicazione: [Livorno] : Il Telegrafo : 1988.
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Il telegrafo
La deportazione è il trasferimento coatto di un individuo o un gruppo di individui poi obbligati a risiedere in un luogo diverso dal proprio dove vi vengono condotti con la forza. Si differenzia dal confino e dall'esilio principalmente perché in genere al trasferimento segue la restrizione in determinate aree o proprio la reclusione, mentre il confino è più propriamente solo l'obbligo di risiedere in una determinata località e l'esilio è il mero divieto di soggiornare nel territorio nazionale.
Le leggi razziali fasciste furono un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi (leggi, ordinanze, circolari) applicati in Italia fra il 1938 e il primo quinquennio degli anni quaranta, inizialmente dal regime fascista e poi dalla Repubblica Sociale Italiana. Esse furono rivolte prevalentemente contro le persone ebree. Il loro contenuto fu annunciato per la prima volta il 18 settembre 1938 a Trieste da Benito Mussolini, da un palco posto davanti al Municipio in Piazza Unità d'Italia, in occasione di una sua visita alla città. Furono abrogate con i regi decreti-legge n. 25 e 26 del 20 gennaio 1944, emanati durante il Regno del Sud.
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Record aggiornato il: 2025-10-10T03:38:00.443Z