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Pubblicazione: Milano : Fratelli Fabbri, c1963
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Pratica e vita
Il Codice vettore IATA è un codice di due lettere che la International Air Transport Association (IATA) assegna alle aerolinee mondiali. Questo codice forma le prime due lettere del codice di un volo. A partire dal 1987 l'Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile (ICAO) ha iniziato a rilasciare codici di tre lettere, che saranno adottati dalla IATA. I codici vettori IATA a due lettere riportati di seguito (a volte chiamati IATA Reservation Codes), vengono usati per prenotazioni, orari, biglietti, prezzi e nelle comunicazioni tra aerolinee e nelle applicazioni relative. La IATA distribuisce tre tipi di codici a due lettere: unici, "numeric/alpha" e duplicati controllati; il codice vettore identifica un'aerolinea per tutti gli scopi commerciali. Questa attività è in accordo con la Risoluzione 762.
L'isoprene (nome IUPAC: 2-metil-1,3-butadiene) è un liquido incolore volatile con numero CAS 78-79-5. La sua importanza risiede nell'utilizzo industriale e nella sua biosintesi endogena, in organismi vegetali ed animali, quale precursore di importanti composti biochimici quali i terpeni (ad es. il carotene è un tetraterpene), il coenzima Q, il fitolo, il retinolo, il tocoferolo, il lanosterolo e altri.
Il tetraidrofurano (nome IUPAC: ossolano), noto anche come THF, è un etere ciclico ed è anche il prodotto di completa idrogenazione del furano. Il suo analogo a catena aperta è l'etere dietilico. Il suo omologo a sei termini è il tetraidropirano, l'analogo a quattro termini è l'ossetano. Un dietere ciclico ad esso accostabile come solvente è il diossano. A temperatura ambiente è un liquido incolore dall'odore etereo un po' pungente , abbastanza volatile, facilmente infiammabile. La molecola è più polare (μ = 1,75 D) dell'etere dietilico (μ = 1,15 D), ma il liquido ha scarsa costante dielettrica (εr = 7,4), comunque maggiore dell'etere (εr = 4,3). È solubile in acqua in ogni proporzione, a differenza dell'etere dietilico. Il suo analogo solforato, il tetraidrotiofene, nonostante abbia momento dipolare maggiore (μ = 1,90 D) è invece praticamente insolubile in acqua. Come tutti gli eteri resiste benissimo agli ambienti anche fortemente basici mentre, in ambiente fortemente acido e a caldo, può sommare una molecola d'acqua con apertura d'anello a dare 1,4-butandiolo. Ottenuto per idrogenazione catalitica del furano, trova principalmente impiego come solvente polare aprotico, spesso usato nella preparazione di reattivi di Grignard e la successiva condotta di reazione, nella preparazione di butillitio, fenillitio e simili e come mezzo ri reazione per boroidruri e alluminioidruri di litio, e per le reazioni di idroborazione. Essendo una base di Lewis migliore dell'etere dietilico e, come tale, un miglior complessante per ioni Li+ e Mg++, la sua presenza esalta la nucleofilicità dei controioni (anioni) presenti R-, BH4-, AlH4-. Esposto all'aria tende, col tempo, a formare perossidi che possono decomporsi anche violentemente, per questo viene inibito con butilidrossitoluene o conservato in bottiglie a tenuta d'aria su dell'idrossido di sodio.
Le matite da disegno hanno, oggi, due scale: quella britannica, in lettere, e quella statunitense, in numeri. Il primo ad ideare un metodo di gradazione della durezza della grafite fu Nicolas-Jacques Conté che nel 1794 brevettò il metodo, usato tuttora con alcune modifiche sulla mescola. Prima di Conté, la durezza della matita era casuale poiché dipendeva dalla grafite utilizzata.
L'enciclopedia è un'opera di consultazione che raccoglie voci informative o critiche, generalmente disposte in ordine alfabetico, riguardanti l'intero campo della conoscenza umana o un suo determinato ambito.Il termine latino rinascimentale encyclopædia deriva dall'espressione greca di Plinio il Vecchio ἐγκύκλιος παιδεία (enkyklios paideia), letteralmente "istruzione circolare", cioè completa, in grado di comprendere tutte le discipline. Tale espressione fu successivamente ripresa in latino da Quintiliano nella Institutio oratoria e compare nel senso moderno del termine per la prima volta nella Encyclopaedia Cursus Philosophici septem tomis distincta (1630) di Johann Heinrich Alsted.Le opere enciclopediche esistono da circa 2000 anni: la più antica che si è tramandata, la Naturalis historia, fu scritta nel I secolo da Plinio il Vecchio. L'enciclopedia moderna si è evoluta dai dizionari intorno al XVII secolo. Storicamente, alcune enciclopedie erano contenute in un singolo volume, ma alcune divennero enormi opere in numerosi volumi, come l'Enciclopedia Britannica o la più voluminosa, l'Enciclopedia universal ilustrada europeo-americana. Alcune moderne enciclopedie, come Wikipedia che è la più diffusa, sono digitali e liberamente disponibili.
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