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Titolo uniforme: L'Orient et la Grece antique.
Autore principale: Aymard, André ; Auboyer, Jeannine
Pubblicazione: Firenze : Casini, stampa 1958
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Storia generale delle civilta
La storia dell'antica Grecia riguarda gli eventi che caratterizzarono la civiltà sviluppatasi nella Grecia continentale, in Albania, nelle isole del Mar Egeo, sulle coste del Mar Nero e quelle occidentali della Turchia, in Sicilia, nell'Italia Meridionale (poi chiamata Magna Grecia), nelle isole del Mediterraneo occidentale di Corsica e Sardegna, nonché sulle coste di Spagna e Francia e, successivamente, dell'Africa settentrionale. Dal punto di vista cronologico non esistono date certe e universalmente accettate per l'inizio e la fine del periodo greco antico. Ufficialmente viene fatto iniziare con la data della prima Olimpiade (776 a.C.), anche se alcuni storici propendono per retrodatare l'inizio della storia antica della Grecia verso il 1000 a.C.La data tradizionale per la fine del periodo greco antico viene generalmente fatta coincidere con la morte di Alessandro Magno, nel 323 a.C., o con l'integrazione della Grecia nella Repubblica romana nel 146 a.C.
La storia della Grecia comprende tradizionalmente lo studio del popolo greco, i luoghi che hanno governato in passato, e i territori che ora formano il moderno stato della Grecia. La colonizzazione e, in seguito, il governo greco sono variati significativamente nel corso degli anni, e come conseguenza, anche la storia della Grecia è estremamente varia: ogni periodo ha, infatti, la sua relativa sfera di interesse. Le prime tribù che parlavano un greco arcaico giunsero nella penisola intorno al III millennio a.C., dove numerose persone praticavano già l'agricoltura sin dal VII millennio a.C. Durante il periodo di massima estensione, la civiltà greca comprendeva territori fino all'Egitto e alle montagne dell'Hindu Kush in Pakistan. Da allora, minoranze greche sono rimaste in vari luoghi (per esempio in Turchia, Italia e Libia) e gli emigrati sono stati assimilati da varie società in tutto il mondo (Nord America, Australia, Nord Europa, Estremo oriente). Ancora oggi, la maggior parte dei greci vive nel moderno stato della Grecia (indipendente dal 1821) e a Cipro.
La storia del Vicino Oriente antico muove dalla rivoluzione neolitica, fase protostorica in cui l'uomo, anche in altre parti del mondo, perfezionò progressivamente le più arcaiche tecnologie produttive. L'inizio della storia viene tradizionalmente associato all'invenzione della scrittura (seconda metà del IV millennio a.C.), ma già durante la cosiddetta protostoria del Vicino Oriente la progressiva affermazione dei modelli urbano, templare e palatino rappresenta una marca che caratterizza tutto il periodo che va dal IV millennio a.C. fino alla metà del I millennio a.C. D'altra parte, il ruolo della scrittura rispetto al "sorgere" della storia è importante non tanto perché essa renda disponibili delle fonti di nuovo tipo, bensì perché, come scrive Mario Liverani, "per la prima volta si assiste all'interazione complessa di gruppi umani all'interno di singole comunità (stratificazione sociale, costituzione di una dirigenza politica, ruolo socio-politico dell'ideologia)". La storia condensatasi nel Vicino Oriente rappresenta la metà dell'intera storia umana documentata. Convenzionalmente viene scandita, oltre che dalla rivoluzione neolitica, da un'età del bronzo (dal 3500 a.C.), solitamente divisa in un periodo antico (nel contesto del quale si verifica, con termine controverso, la "rivoluzione urbana"), un periodo medio (che inizia con il crollo dell'impero di Ibbi-Sin e la progressiva amorreizzazione del Vicino Oriente) e uno tardo (che inizia con una sorta di "età oscura", nel XVI secolo a.C.), per poi passare ad un'età del ferro, che coincide con l'arrivo dei Popoli del Mare (1200 a.C. ca.).
Con il termine antica Grecia (o anche Grecia antica) si indica la civiltà sviluppatasi nella Grecia continentale, in Albania costiera, nelle isole del Mar Egeo, sulle coste del Mar Nero e della Turchia occidentale, nella Sicilia orientale e meridionale, sulle zone costiere dell'Italia Meridionale (complessivamente denominate poi Magna Grecia), in Nordafrica, in Corsica, in Sardegna, sulle coste orientali della Spagna e quelle meridionali della Francia. La cultura greca, nonostante la conformazione geografica del continente favorisse l'insorgere di molteplici unità politiche a sé stanti (le poleis), fu un fenomeno omogeneo, che interessò tutte le genti elleniche, accomunate dalla stessa lingua; attribuiva molta importanza alla conoscenza e alla ricerca della verità: per i greci avvicinarsi alla verità significava avvicinarsi alla divinità, pertanto attribuivano un carattere quasi religioso alla conoscenza e alle scienze; in questo contesto gli antichi greci avevano intuito l'importanza della matematica nella ricerca di una conoscenza più vicina alla verità e questo spiegherebbe come la civiltà greca sia riuscita, nel giro di pochi secoli e con una popolazione limitata in numero, a raggiungere notevoli traguardi nella filosofia, nella matematica e nelle scienze.
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