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Autore principale: Fraternale, Anna Paola
Pubblicazione: Piombino : La Bancarella, 2018
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Guillermo del Toro Gómez (Guadalajara, 9 ottobre 1964) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore messicano. Nella sua carriera di regista, del Toro ha alternato il proprio lavoro tra opere in lingua spagnola incentrate su temi dark fantasy, come le pellicole gothic La spina del diavolo (2001) e Il labirinto del fauno (2006), per il quale è stato candidato per due Oscar come miglior film straniero e migliore sceneggiatura originale, e classici film d'azione americani, come il film supereroistico sui vampiri Blade II (2002), il soprannaturale Hellboy (2004), il suo seguito Hellboy: The Golden Army (2008) e il monster movie fantascientifico Pacific Rim (2013). Il film fantasy La forma dell'acqua - The Shape of Water (2017) ha ricevuto le lodi della critica e ha vinto il Leone d'oro alla 74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, facendo inoltre ricevere a del Toro due Oscar nelle categorie miglior regista e miglior film, oltre a una candidatura per la migliore sceneggiatura originale; del Toro ha ricevuto molti altri riconoscimenti per i suoi lavori da regista, vincendo nella suddetta categoria ai Golden Globe, ai BAFTA e ai Directors Guild of America Awards. In aggiunta alla sua attività da regista, del Toro è un prolifico produttore cinematografico, avendo prodotto film come The Orphanage (2007), Con gli occhi dell'assassino (2010), Biutiful (2010), Kung Fu Panda 2 (2011), Il gatto con gli stivali (2011), La madre (2013) e la serie TV d'animazione Trollhunters: I racconti di Arcadia. I lavori di del Toro sono caratterizzati da un forte legame con le fiabe e l'horror, con la volontà di infondere le sue opere di una bellezza estetica o poetica. Egli è da sempre affascinato dai mostri, che egli considera simboli di grande potere; è inoltre noto per il suo uso di immagini religiose e temi del cattolicesimo, di insettoidi e della celebrazione dell'imperfezione, dell'idea dell'oltretomba e dei meccanismi degli orologi, nonché per l'utilizzo di effetti speciali pratici, di una dominante illuminazione color ambra e per le sue frequenti collaborazioni con gli attori Ron Perlman e Doug Jones. È inoltre un grande amico dei registi connazionali Alfonso Cuarón e Alejandro González Iñárritu; i tre cineasti sono noti insieme come "I tre amigos del cinema".
Secondo l'astrologia occidentale, il Toro è il secondo dei 12 segni zodiacali, situato tra Ariete e Gemelli.
Benicio del Toro, all'anagrafe Benicio Monserrate Rafael del Toro Sánchez (San Germán, 19 febbraio 1967), è un attore portoricano naturalizzato spagnolo. Nel 2001 vince l'Oscar al miglior attore non protagonista e il Golden Globe per Traffic, film grazie al quale vince anche l'Orso d'argento per il miglior attore al Festival di Berlino. Per i film Che - Guerriglia e Che - L'argentino vince il Prix d'interprétation masculine al Festival di Cannes 2008. Riceve una seconda candidatura ai Premi Oscar come miglior attore non protagonista per 21 grammi.
L'astrologia (dal greco antico ἀστρολογία: astrologhía = aster / astròs [stella] + logia [discorso]) è un complesso di credenze e tradizioni, prive di fondamento scientifico, secondo cui le posizioni e i movimenti dei corpi celesti rispetto alla Terra influiscono sugli eventi umani collettivi e individuali.. Una definizione alternativa di astrologia proviene dall'Enciclopedia delle religioni Vallecchi dove è definita come tecnica e dottrina di tipo religioso che attraverso l'identificazione degli astri con intelligenze divine o superiori, stabilisce un rapporto diretto fra azione degli astri e avvenimenti nell'ambiente, nella natura e nella storia umana. Chi pratica l'astrologia si chiama astrologo e la sua divinazione è chiamata oroscopo. Dall'antichità fino al XVII secolo, tuttavia, col termine astrologia si indicava tutta l'astronomia, di cui le previsioni astrologiche erano considerate una branca, quella che indicava le conseguenze sugli eventi umani risultanti dalla configurazione astronomica. Il titolo del testo principale dell'astrologia antica, il Tetrabiblos, era appunto "Degli effetti [delle configurazioni astronomiche sulla storia degli individui e delle nazioni]" e l'astrologia era chiamata da Tolomeo ὴ ἀπoτελεσματικής τέχνχη, cioè "la scienza degli effetti". L'astronomo/astrologo di corte, infatti, era tenuto a studiare il moto dei pianeti con l'obiettivo di fornire i suoi oroscopi e la praticarono anche due protagonisti della rivoluzione astronomica come Keplero e Galilei.L'affermazione del sistema eliocentrico, ritenuto dagli astrologi compatibile con una visione geocentrica, non modificò le pratiche dell'astrologia. Con la rivoluzione scientifica, tuttavia, l'astrologia cessò di essere considerata parte dell'astronomia e venne considerata una pratica dell'occulto e una pseudoscienza. L'astrologia, quindi, viene oggi considerata da filosofi della scienza, da psicologi e da esponenti della comunità scientifica attivi nelle discipline più diverse una credenza basata su antiche superstizioni e, secondo alcuni studiosi, si configura come una scienza patologica. Nel 2006, il National Science Board degli Stati Uniti d'America ha pubblicato una dichiarazione ufficiale in cui ribadisce che l'astrologia è una pseudoscienza. In Italia il CICAP raccoglie ed esamina le previsioni fatte dagli astrologi sull'anno trascorso rilevando che "quando le previsioni sono vaghe e generiche, tali che chiunque le potrebbe fare, gli astrologi tendono a indovinare. Quando invece si fanno più precise, l'errore è pressoché costante"..
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