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Autore principale: Galgano, Francesco
Edizione: Nuova ed
Pubblicazione: Bologna : Zanichelli, ©1982
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Diritto commerciale
In economia, viene chiamata fallimento del mercato quella situazione in cui l'allocazione dei beni e dei servizi effettuata tramite il libero mercato non è efficiente, cioè ci sono dei modi per incrementare il benessere di alcuni partecipanti senza ridurre quello di alcun altro. L'esempio classico è quello di un laghetto: se non sono definiti i diritti di proprietà i pescatori massimizzeranno la produzione e esauriranno la risorsa, se c'è un proprietario egli agirà in modo da conservarla nel tempo. Nel linguaggio di tutti i giorni, d'altra parte, il termine è impropriamente utilizzato per designare le situazioni in cui le forze di mercato non appaiono servire ciò che è definito quale interesse pubblico. La situazione in cui il mercato risulta incapace di pervenire ad una allocazione efficiente delle risorse si verifica quando viene violata anche una sola delle condizioni di validità del 1º Teorema dell'Economia del Benessere di Vilfredo Pareto. Le condizioni di validità del 1º Teorema di Pareto sono: gli agenti devono operare come price-takers; completezza dei mercati e assenza di esternalità; assenza di beni pubblici; assenza di asimmetrie informative.Se queste condizioni sono rispettate, l'equilibrio (economico generale) è unico. Nel caso in cui in un'economia di mercato venga violato uno di questi principi, secondo Pareto è da ritenersi giustificato l'intervento pubblico. Il teorema del benessere invece dice che: se sono soddisfatte le precedenti condizioni allora l'equilibrio è efficiente, cioè non si può fare di meglio; date le condizioni sopra citate, la configurazione dell'economia che dà il massimo benessere si può ottenere sempre da un'economia di mercato.
I titoli di credito sono documenti destinati alla circolazione che menzionano una situazione giuridica attiva comportante il diritto a una prestazione, che può consistere nel pagamento di una somma di denaro (es. cambiale), o nella riconsegna di beni determinati (es. polizza di carico), o essere definita in un complesso di rapporti giuridici (es. azioni).
Il Codice dei contratti pubblici è una legge della Repubblica Italiana emanata con decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, che regola la materia degli appalti pubblici di lavori, forniture, servizi e concessioni, e dei relativi contratti pubblici. Alla sua entrata in vigore, ha abrogato il precedente codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163. È stato modificato con il D. Lgs.56/2017 ed è stato ulteriormente aggiornato con la Legge n. 55 del 14 giugno 2019 (conversione in legge del Decreto "Sblocca cantieri")
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