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Pubblicazione: Firenze : Istituto degli Innocenti, °2000!-
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: seriale, Lingua: ita, Paese: IT
Durante la seconda guerra mondiale i bambini, sia maschi che femmine, furono frequentemente protagonisti di eventi insurrezionali, nonché arruolati (volontariamente, coercitivamente o perché mentivano sulla propria età) da parte sia delle potenze dell'Asse e dagli Alleati, che da altri stati belligeranti e da gruppi ebraici. Erano dediti a servizi di vario tipo sia in luoghi non oggetto di combattimento diretto che nelle retrovie, fino ad essere impiegati in azioni belliche. La tutela dell’infanzia era solo agli albori. In sistemi sociali nei quali lo sfruttamento minorile era consuetudine e non eccezione, agli occhi delle generazioni passate la partecipazione di fanciulli ad azioni belliche, sebbene rivestisse carattere di assoluta emergenza, poteva svolgere una funzione di riscatto sociale. Bambini di tutte le parti in conflitto furono nel contempo vittime ed attori a diversi livelli nelle alterne fasi della guerra. Dopo il termine della guerra, una coltre di imbarazzato silenzio cadde su queste vicende, raramente evocate con pudore dai protagonisti (ad esempio il cancelliere tedesco Helmut Kohl).
La giornata mondiale dell'infanzia è una data commemorativa per celebrare ogni anno i diritti dei bambini e degli adolescenti, che varia da paese a paese. Istituita per la prima volta nel 1954 come Giornata universale dell'infanzia, viene festeggiata il 20 novembre per commemorare la Dichiarazione dei diritti del fanciullo approvata durante l'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1959. È inoltre la data in cui, nel 1989, le Nazioni Unite adottarono la Convenzione sui diritti dell'infanzia.Un primo strumento nella direzione dei diritti del bambino fu la "Convenzione sull'età minima" adottata dalla "Conferenza internazionale del lavoro" nel 1919. Ma la prima vera attestazione avviene nel 1924 con la Dichiarazione di Ginevra durante la "Conferenza mondiale sul benessere dei bambini", quando la quinta assemblea generale della Società delle Nazioni ratifficò la "Dichiarazione dei diritti del bambino". Dal 1950, la giornata si celebra il 1º giugno nella maggior parte dei paesi ex-comunisti e postcomunisti.Tutti i paesi del mondo (ad oggi sono vincolati giuridicamente alla Convenzione 196 Stati), ad eccezione degli Stati Uniti, hanno ratificato questa Convenzione. La Convenzione è stata ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176. L'ultimo paese ad aver ratificato la convenzione è stato la Somalia. La Convenzione è uno strumento giuridico e un riferimento a ogni sforzo compiuto in cinquant'anni di difesa dei diritti dei bambini; è composta da 54 articoli.
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