Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: De Vita, Roberto; Cristiani per il socialismo: Segreteria regionale toscana
Pubblicazione: Firenze : Cristiani per il socialismo, 1976
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Con eurocomunismo si indica il progetto politico-ideologico di un marxismo intermedio al leninismo e al socialismo democratico. Cioè un comunismo sviluppato in senso riformista e democratico. Fu un progetto che dal 1976 coinvolse i tre principali partiti comunisti dell'Europa occidentale: Partito Comunista Italiano, Partito Comunista Francese e Partito Comunista di Spagna. Ebbe anche l'appoggio del Partito Comunista di Gran Bretagna.
Bettino Craxi, all'anagrafe Benedetto Craxi (AFI: pronuncia italiana [betˈtiːno ˈkraksi]; siciliana [ˈkɾaʃʃɪ]; Milano, 24 febbraio 1934 – Hammamet, 19 gennaio 2000), è stato un politico italiano, Presidente del Consiglio dei ministri dal 4 agosto 1983 al 18 aprile 1987 e Segretario del Partito Socialista Italiano dal 15 luglio 1976 all'11 febbraio 1993. Bettino Craxi è stato uno degli uomini politici più rilevanti della Repubblica italiana, oltre ad essere il politico italiano più importante degli anni ‘80. Fu inoltre il primo socialista ad aver rivestito l'incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri. Craxi aveva una forte sintonia con leader della sinistra europea come Felipe González e Mário Soares, e si impegnò fortemente per l'affermazione del ruolo del "socialismo mediterraneo". Coinvolto in seguito nelle inchieste di Mani pulite condotte dai giudici di Milano, subì due condanne definitive per corruzione e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano, e morì mentre erano in corso altri quattro processi contro di lui. Egli respinse fino all'ultimo l'accusa di corruzione, mentre ammise di essere a conoscenza del fatto che il PSI aveva accettato finanziamenti illeciti, lamentando che "per decenni" tutti i partiti si erano finanziati illegalmente senza mai essere "oggetto di denunce", con atteggiamenti di "complicità". Il governo e il partito di Craxi vennero sostenuti anche da Silvio Berlusconi, con il quale il leader socialista aveva instaurato un rapporto confidenziale, pur rimanendone politicamente distante. Ancor oggi, a diversi anni dalla morte, la sua memoria suscita sentimenti controversi. Quelli di apprezzamento si rivolgono a lui come precursore della modernizzazione del Paese e della politica italiana. Peraltro, sotto il suo governo, tra il 1983 e il 1987 il debito pubblico passò da 400mila a un milione di miliardi di lire e il rapporto debito-Pil dal 69% al 92%. Il successivo passaggio della lira dalla banda larga alla banda stretta del sistema monetario europeo, voluto dal governatore della Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi e la conseguente speculazione finanziaria del cosiddetto mercoledì nero resero necessaria da parte del Governo Amato una manovra da 93mila miliardi, riformando le pensioni e attuando il contestatissimo prelievo forzoso del 6 permille dai conti correnti degli italiani. Quelli di esecrazione sono cagionati dalle condanne riportate a seguito delle indagini di Tangentopoli e della sua decisione di fuggire dall'Italia. Essendosi rifugiato ad Hammamet in Tunisia, dove morì mentre erano ancora in svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti, per i suoi detrattori egli morì latitante, mentre per i suoi estimatori fu vittima di una giustizia politicizzata, supportata dalla stampa che lo costrinsero all'esilio in Tunisia.
La Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia (Socijalistička Federativna Republika Jugoslavija, SFRJ) fu la forma istituzionale assunta dalla Jugoslavia dal 1945 al 1992, anno della sua dissoluzione a seguito delle guerre jugoslave: in ambito locale ci si riferisce anche come «Druga Jugoslavija» («Seconda Iugoslavia») o anche «Bivša Jugoslavija» («Ex Iugoslavia»). Confinava a nord con l'Austria e l'Ungheria, a est con la Romania e la Bulgaria, a sud con l'Albania e la Grecia e ad ovest con l'Italia e il mare Adriatico. Durante la Guerra fredda fu un importante membro dei paesi non allineati.
Benedetto Croce (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 – Napoli, 20 novembre 1952) è stato un filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore italiano, principale ideologo del liberalismo novecentesco italiano ed esponente del neoidealismo. Presentò il suo idealismo come «storicismo assoluto», giacché «la filosofia non può essere altro che "filosofia dello spirito" [...] e la filosofia dello spirito non può essere altro che "pensiero storico"», ossia «pensiero che ha come contenuto la storia», che rifugge ogni metafisica, la quale è «filosofia di una realtà immutabile trascendente lo spirito». In funzione anti-positivistica, nella filosofia crociana, la scienza diventa la misuratrice della realtà, sottomessa alla filosofia, che invece comprende e spiega il reale. Con Giovanni Gentile – dal quale lo separarono la concezione filosofica e la posizione politica nei confronti del fascismo dopo il delitto Matteotti – è considerato tra i maggiori protagonisti della cultura italiana ed europea della prima metà del XX secolo, in particolare dell'idealismo. La dottrina crociana improntata alla storiografia ebbe grande influenza politica sulla cultura italiana; Croce, in particolare, con la sua "religione della libertà, è ricordato come guida morale dell'antifascismo ", tanto che fu anche proposto come Presidente della Repubblica italiana. Fu tra i fondatori del ricostituito Partito Liberale Italiano, assieme a Luigi Einaudi.Alcune riserve sulla sua estetica, come anche sulla critica letteraria (in particolare sulla sua definizione di «poesia») e sulla superiorità attribuita da Croce alla filosofia rispetto alle scienze nell'ambito della logica, sono state, tuttavia, espresse in tempi successivi.D'altra parte, il pensiero di Croce, specialmente quello politico, ha goduto di apprezzamenti più recenti e di una "riscoperta" anche al di fuori dell'Italia, in Europa e nel mondo anglosassone (specialmente gli Stati Uniti d'America), dov'è riconosciuto, al pari di pensatori come Karl Popper, come uno dei più eminenti teorici del liberalismo europeo e un autorevole oppositore di ogni totalitarismo. Il liberalismo politico crociano distinto dal liberismo economico fu causa di disaccordo con un altro importante esponente del liberalismo italiano come Luigi Einaudi.
Le elezioni politiche italiane del 1979 per il rinnovo dei due rami del Parlamento Italiano – la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica – si tennero domenica 3 e lunedì 4 giugno 1979, una settimana prima delle prime elezioni europee. Le consultazioni confermarono il primato della Democrazia Cristiana, in lieve calo, sul Partito Comunista Italiano che subì un brusco arretramento. Complessivamente il centro (DC-PSDI-PRI-PLI) aumentò di poco i propri consensi, grazie alla crescita di liberali e socialdemocratici, ma mancò nuovamente la maggioranza assoluta dei seggi, dovendo ricorrere all'alleanza con i socialisti, in lieve crescita, ponendo le basi per la nascita del pentapartito. Sul fronte delle opposizioni, i radicali ottennero un ottimo risultato, passando da 4 a 18 seggi alla Camera, mentre la destra missina risultò in calo anche in questa tornata.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2025-12-11T02:18:54.719Z