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Antonio Chichiarelli

Antonio Giuseppe Chichiarelli, noto con il soprannome di Tony (Magliano de' Marsi, 16 gennaio 1948 – Roma, 28 settembre 1984), è stato un falsario italiano, legato alla banda della Magliana. Conosciuto dalle forze dell'ordine - in apparenza - unicamente quale falsario e ricettatore di opere d'arte (i capolavori di Giorgio De Chirico erano i suoi modelli preferiti), dopo la sua morte tragica, avvenuta, pare, per un regolamento di conti, venne identificato quale autore di uno dei più clamorosi episodi di depistaggio della storia italiana, nonché quale autore della cosiddetta "rapina del secolo". Per molti, altro non era che il rispettabile titolare della galleria d'arte di viale Marconi a Roma, il proprietario della fabbrica di porcellane di Acilia e un collezionista di quadri d'autore. I cinque processi del Caso Moro hanno accertato che fu lui a confezionare il falso comunicato numero sette delle Brigate Rosse ("Il comunicato del Lago della Duchessa", fingendo che fosse stato composto dalle Brigate Rosse) durante i 55 giorni del sequestro, ma non venne mai accertato chi fu a commissionarglielo. Dopo la rapina miliardaria alla Brink's Securmark di Roma del 24 marzo 1984, nella quale pare fosse il capo del commando dei banditi, fu ucciso nel settembre di quell'anno in circostanze mai chiarite. Così come poco investigata fu tutta la sua rete di conoscenze che spaziavano dall'estremismo neofascista (NAR) e della sinistra extraparlamentare (Collettivo autonomo di via dei Volsci), passando per le frequentazioni con esponenti di spicco della malavita italiana (Cosa Nostra e banda della Magliana) e straniera (Clan dei marsigliesi), della Massoneria (Loggia P2), dell'Opus Dei, dei Servizi Segreti, delle Case d'Aste implicate nel traffico di opere d'arte autentiche ed esportate illegalmente o contraffatte.

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