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Pubblicazione: Firenze : Cassa di Risparmio di Firenze, stampa 1978
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La geografia della Toscana illustra le caratteristiche della regione Toscana, in Italia, che si estende tra il Mar Ligure e il Mare Tirreno, verso i quali si affaccia con coste per lunghi tratti basse e sabbiose, e le catene montuose dell'Appennino Tosco-Emiliano e dell'Appennino Tosco-Romagnolo. Al largo della costa, si estende l'Arcipelago Toscano: intorno all'Elba, l'isola principale che segna i limiti tra Mar Ligure e Mar Tirreno, si trovano Capraia e Gorgona nel Mar Ligure, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri nel Tirreno. La regione amministra anche una piccola enclave situata nel territorio dell'Emilia-Romagna, composta da frazioni del comune di Badia Tedalda.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
La geografia dell'Italia comprende la descrizione di tutti gli elementi fisico-geografici (pianure, rilievi, mari, fiumi, laghi etc.) italiani. Geograficamente la penisola italiana è suddivisa in tre parti: una continentale (Italia settentrionale), delineata a nord dalle Alpi e a sud dalla linea convenzionale che congiunge La Spezia con Rimini; una peninsulare (Italia centrale e meridionale), che si allunga nel Mediterraneo in direzione nord ovest-sud est e una insulare (Italia insulare), che comprende le due maggiori isole del Mediterraneo, la Sardegna e la Sicilia presso la quale, in corrispondenza dell'isola di Pantelleria, si ha la minima distanza dall'Africa, circa 70,54 chilometri. Due delle isole Pelagie, Lampedusa e Lampione, appartengono geograficamente al continente africano. I confini politici attuali si estendono complessivamente per 1800 chilometri confinando ad ovest con la Francia, a nord con la Svizzera e l'Austria e ad est con la Slovenia; i microstati San Marino e Città del Vaticano sono enclavi interamente comprese nel suo territorio, mentre il comune di Campione d'Italia costituisce una exclave situata nella regione italofona del Canton Ticino in Svizzera.
Le fortificazioni della città di Pechino (cinese: 北京城S, BěijīngchéngP) erano il complesso sistema di mura, porte, torri, chiuse e fossati che proteggevano la capitale dell'impero cinese. Furono costruite tra l'inizio del XV secolo (circa 1419) e il 1553. Le mura interne della città erano lunghe 24 km e alte 15 m, con uno spessore di 20 m al livello del suolo e 12 m nella parte superiore, ed un totale di nove porte. Rimasero in piedi per quasi 530 anni ma nel 1965 furono rimosse per consentire la costruzione della Seconda Tangenziale di Pechino e della Linea 2 della Metropolitana di Pechino. Esiste ancora oggi una parte del muro originale a sud della stazione ferroviaria di Pechino, nella parte sud-est della città. Le mura esterne avevano invece un perimetro di circa 28 km ed un totale di sette porte. Furono smantellate a partire dagli anni '50 per decongestionare il traffico cittadino e permettere la crescita infrastrutturale di Pechino. Nel suo insieme, la cinta muraria (interna ed esterna) disegnava una forma "凸" con perimetro di quasi 60 km. Pechino fu la capitale dell'impero cinese per la maggior parte delle ultime tre dinastie imperiali cinesi (Yuan, Ming e Qing). Era inoltre stata anche capitale secondaria di due dinastie settentrionali (Liao e Jin) e pertanto viene spesso considerata capitale imperiale sotto cinque dinastie. Importantissimo centro di potere politico, Pechino vantava di conseguenza un sistema di fortificazioni di prim'ordine, costituito dalla Città Proibita, dalla Città imperiale, dalla Città Interna e dalla Città Esterna. Le fortificazioni includevano: porte-torri, porte-fortificate, androni, torri d'osservazione e torri d'avvistamento, torrioni angolari, barbacani (in forma di torre, cancello e/o corpo di fabbrica), chiuse (anche in forma di torre) e un sistema di fossati. Si trattava del sistema di difesa più esteso realizzato nella storia della Cina . Dopo il crollo della dinastia Qing nel 1911, le fortificazioni di Pechino furono gradualmente smantellate. La Città Proibita è rimasta in gran parte intatta, diventando il Museo del Palazzo. Alcune fortificazioni rimangono intatte, tra cui Porta Tiananmen, la porta-torre e la torre di guardia di Zhengyangmen, la torre di guardia di Deshengmen, la torre di guardia angolare sud-orientale e una sezione delle mura interne della città vicino a Chongwenmen. Gli ultimi due componenti formano ora il "Parco delle reliquie delle mura cittadine dei Ming". Nulla della Città Esterna rimane intatto, mentre la Porta Yongdingmen (antico accesso alla Città Esterna) è stata ricostruita nel 2004.
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