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Autore principale: Braccesi, Lorenzo
Pubblicazione: Firenze : Olschki, 1999
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La colonizzazione greca è il termine con cui si definiscono due ondate colonizzatrici da parte dei popoli greci prima nel IX secolo a.C. e poi tra l'VIII e il V secolo a.C..
La Dalmazia Veneta (in latino: Dalmatia Veneta) fu una zona estesa della Dalmazia sotto il dominio della Repubblica di Venezia, principalmente dal XVI al XVIII secolo. Già a partire dall'anno 1000 i primi possedimenti furono acquisiti nella forma di protettorato, ma la Dalmazia Veneziana fu completamente consolidata tra il 1409 e il 1420 e durò fino al 1797 con la caduta della Repubblica. La Dalmazia era chiamata Esclavonia a partire dal XV secolo.
La penisola balcanica, nota anche come Balcani (dalla forma abbreviata di Monti Balcani, sistema montuoso tra Bulgaria e Serbia; dal turco balkan ‘monteʼ), è una penisola dell'Europa orientale; è delimitata a ovest dal mare Adriatico, a sud-ovest dal mar Ionio, a est dal mar Nero, a sud-est dal Mar di Marmara, e a sud dal mar Egeo.
Il Tribunale straordinario della Dalmazia (in croato: Izvanredni sud za Dalmaciju) fu un organo giurisdizionale speciale operante all'interno del Governatorato della Dalmazia (creato a maggio del 1941 unendo alla Provincia di Zara i territori dalmati annessi dal Regno d'Italia a seguito della Invasione della Jugoslavia da parte delle potenze dell'Asse), col compito di giudicare una serie di reati ritenuti a sfondo politico, o l'appartenenza alle organizzazioni comuniste. Istituito dal governatore Giuseppe Bastianini l'11 ottobre 1941, celebrò quattro processi caratterizzati da una procedura sbrigativa senza alcuna garanzia per gli imputati, irrogando quarantotto condanne a morte, di cui trentacinque eseguite, nonché trentasette pene detentive di diversa durata. Formalmente affiancato il successivo 24 ottobre dal Tribunale speciale della Dalmazia (Specijalni sud za Dalmaciju), che di fatto ne assunse le medesime funzioni in un quadro legislativo più definito, celebrò il suo ultimo processo il 29 ottobre 1941, venendo infine sciolto de facto da Bastianini a novembre dello stesso anno.I suoi giudici (Gherardo Magaldi, presidente; Pietro Caruso e Vincenzo Serrentino, giudici a latere; Francesco Centonze, pubblico ministero) furono accusati dagli jugoslavi di crimini di guerra. Caruso venne fucilato a Roma il 22 settembre 1944 come collaborazionista e per la partecipazione alla stesura della lista degli ostaggi uccisi alle Fosse Ardeatine. Serrentino fu arrestato dagli jugoslavi a Trieste il 5 maggio del 1945, condotto in Jugoslavia, sottoposto a processo e fucilato a Sebenico il 15 maggio 1947. Magaldi e Centonze non vennero mai portati a processo per i fatti contestatigli dagli jugoslavi.
Il Patto di Londra (conosciuto anche come "Trattato di Londra") fu un accordo segreto firmato il 26 aprile 1915, stipulato tra il governo italiano e i rappresentanti della Triplice Intesa, con i quali l'Italia si impegnò a scendere in guerra contro gli Imperi Centrali, durante la prima guerra mondiale, entro un mese dalla stipula in cambio di cospicui compensi territoriali non completamente riconosciuti nel successivo trattato di Versailles alla fine del conflitto.Il patto restò segreto sino alla sua inattesa pubblicazione, alla fine del 1917, da parte dei bolscevichi, appena giunti al potere in seguito alla Rivoluzione russa. Il governo rivoluzionario, infatti, diede immediata e massima pubblicità ai patti diplomatici segreti rinvenuti negli archivi zaristi, e tra essi il "Patto di Londra". La pubblicazione ebbe vasta risonanza internazionale e causò grave imbarazzo alle potenze firmatarie, suscitando inquietudine presso l'opinione pubblica mondiale e ponendo in scacco il metodo della "diplomazia segreta", seguito da decenni dalle potenze europee. L'emergere del Patto di Londra diede il via ad una modifica degli orientamenti politici internazionali che influì notevolmente sulla sua non completa realizzazione a guerra finita. La risoluta opposizione alla diplomazia segreta, e la sua denuncia quale metodo inaccettabile nelle relazioni internazionali, fu uno dei principali motivi ispiratori della stesura, da parte del presidente degli Stati Uniti d'America, Woodrow Wilson, dei suoi celebri Quattordici punti e, non a caso, il presidente statunitense si oppose risolutamente alla completa realizzazione delle rivendicazioni territoriali italiane basate sul Patto di Londra - peraltro mai firmato dagli Stati Uniti - non riconoscendo ad esso, come ad accordi similari con altri paesi, alcuna validità; gli Stati Uniti in più diedero la precedenza alle tesi croate e slovene del nuovo Regno dei serbi, croati e sloveni, per impedire l'espansione italiana nell'Adriatico.La non completa realizzazione del Patto causò grave malcontento ed agitazione in Italia, portando così al mito della Vittoria mutilata, strumento politico che contribuì in modo decisivo alla crisi del governo liberale e alla nascita ed avvento del fascismo. Essendo il Patto segreto un atto deciso da governo, re e gerarchie militari all'insaputa del Parlamento italiano, alcuni storici hanno ritenuto questo evento come l'atto finale del periodo di governo liberale e l'inizio di fatto di un'epoca di governi autoritari illiberali culminata con l'ascesa al potere di Benito Mussolini. Questa tesi non è tuttavia condivisa dalla maggioranza degli storici italiani.
La storia dell'antica Grecia riguarda gli eventi che caratterizzarono la civiltà sviluppatasi nella Grecia continentale, in Albania, nelle isole del Mar Egeo, sulle coste del Mar Nero e quelle occidentali della Turchia, in Sicilia, nell'Italia Meridionale (poi chiamata Magna Grecia), nelle isole del Mediterraneo occidentale di Corsica e Sardegna, nonché sulle coste di Spagna e Francia e, successivamente, dell'Africa settentrionale. Dal punto di vista cronologico non esistono date certe e universalmente accettate per l'inizio e la fine del periodo greco antico. Ufficialmente viene fatto iniziare con la data della prima Olimpiade (776 a.C.), anche se alcuni storici propendono per retrodatare l'inizio della storia antica della Grecia verso il 1000 a.C.La data tradizionale per la fine del periodo greco antico viene generalmente fatta coincidere con la morte di Alessandro Magno, nel 323 a.C., o con l'integrazione della Grecia nella Repubblica romana nel 146 a.C.
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