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Autore principale: Giovanelli, G
Pubblicazione: Siena : Edizioni Cantagalli, 1952
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Bollandisti è il termine con il quale viene indicato un gruppo di eruditi, detto anche Società dei bollandisti, che ha lavorato nella compilazione degli Acta Sanctorum, una raccolta critica di fonti documentarie sui santi distribuite secondo i giorni dell'anno.
Santo (dal latino sanctus, participio passato di sancīre, sancire -un patto-, in quanto chi lo recede incorrerebbe a sanzione, proteggere con sanzione, ma anche stabilire per legge e quindi, nell'accezione originaria, ciò che è inviolabile, cioè sacro, in quanto protetto da una sanzione [più che in sé]; a sua volta da Sanco, il dio dei giuramenti; abbreviato, secondo l'uso più comune al singolare in s. oppure S., al superlativo in SS. - riferito a Gesù o a Maria -, e al plurale in ss. oppure Ss.) è attributo di un essere, oggetto o manifestazione che si ritiene essere correlato alla divinità. Nel significato moderno, il termine è utilizzato principalmente riferendosi a ciò che si ritiene inviolabile, in quanto consacrato da una legge spesso religiosa, oppure venerato, o considerato degno di rispetto. L'ortografia varia secondo le seguenti regole: al maschile singolare si tronca in san davanti a consonante diversa da s impura, davanti a un gruppo consonantico e davanti alle semiconsonanti: san Benedetto, san Prisco, san Jacopo, santo Stefano; al maschile e femminile singolare si elide davanti a vocale: sant'Anna, sant'Antonio, sant'Orsola.
Nell'attuale riflessione storiografica, per agiografia (letteralmente "scrittura di cose sante") si intende tutto il complesso delle testimonianze che costituiscono la memoria della vita di un santo e del culto a lui tributato: testi scritti, ma anche rappresentazioni iconografiche, epigrafi, monumenti e oggetti (quali vesti, oggetti sacri, ecc) di vario genere comunque finalizzati alla perpetuazione del ricordo del soggetto in questione e alla promozione della venerazione nei suoi confronti. Il fine ultimo resta l'ottenimento di una grazia mediante la sua intercessione nella preghiera, quale presupposto della fede in Dio e dell'azione morale del credente. Alle stesse reliquie è tradizionalmente attribuito un potere taumaturgico (nei Vangeli sinottici menzionato nella resurrezione della figlia di Giairo). Più comunemente, il termine va ad indicare soprattutto la produzione letteraria (analizzata anche come componente importante della libertà della letteratura cristiana), all'interno della quale è possibile distinguere i testi narrativi (Passiones, vite, raccolte di miracoli, relazioni su traslazioni di reliquie), da quelli di carattere liturgico (martirologi e calendari) e dalla produzione poetica ed innologica. Pertanto, la letteratura agiografica è considerata e studiata a tutti gli effetti come genere letterario, e parte della letteratura e storia dei popoli europei e non. Il termine agiografia, inoltre, va ad indicare anche l'insieme degli studi critici di varia natura (da quelli più propriamente storici a quelli di natura filologica e letteraria) sviluppatisi in ambito cattolico a partire dall'età moderna, inizialmente nel tentativo di rispondere alle critiche nei confronti del culto dei santi scaturite dagli ambienti riformati non solo sul piano della riflessione teologica, ma anche su quello dell'analisi storico-erudita. In seguito alla Riforma cattolica l'agiografia ha assunto un nuovo significato, senza comunque perdere quelli precedenti: “disciplina avente per oggetto la santità e il culto dei santi”. Il problema dell'attendibilità si pone negli stessi termini di ogni altra fonte, di qualsiasi epoca. La metodologia agiografica è in grado di sceverare tra le costruzioni ideali e la realtà, tra testi apologetici e narrazioni storiche.
Gli Acta Sanctorum (in italiano Atti dei santi) costituiscono una raccolta di documenti relativi ai santi della Chiesa avviata, nel suo nucleo primigenio, dall'erudito belga Jean Bolland (1596-1665) S.J. e poi proseguita da altri padri gesuiti, che ne composero l'originaria struttura (per la loro opera sono stati chiamati bollandisti). La raccolta rappresenta una vasta collezione di fonti sui santi articolate in base al calendario liturgico.
Heribert Rosweyde (Utrecht, 2 gennaio 1569 – Anversa, 5 ottobre 1629) è stato un accademico e gesuita olandese, celebre per la sua raccolta di documenti sui santi. La sua opera, rimasta incompiuta, fu proseguita da Jean Bolland, che la sistematizzò ampliandone le prospettive. Questo determinò l'origine dell'associazione dei Bollandisti.
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