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Pubblicazione: Livorno : Galleria Granelli, c2010
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'Archivio di Nuova Scrittura è un'associazione culturale fondata nel 1988 a Milano dal collezionista Paolo Della Grazia, che conserva un grande patrimonio artistico e documentario su ogni forma di espressione artistica nella quale siano presenti l'uso della parola e del segno. Nato dall'incontro fra Della Grazia e l'artista Ugo Carrega, negli anni Novanta l'ANS diviene il principale centro di ricerca italiano sulla verbovisualità, organizzando mostre, convegni e altri eventi culturali. Nel 1998 l'Archivio di Nuova Scrittura viene depositato in parte presso il Mart di Rovereto (biblioteca, archivi e parte delle opere) e il Museion di Bolzano (esclusivamente opere d'arte). La sezione opere dell'ANS include circa 1.600 lavori di artisti internazionali al Mart e circa 2.000 a Museion. L'archivio dell'ANS conserva, oltre all'archivio interno (fondo ANS), il fondo Fraccaro-Carrega, comprendente le carte del collezionista Marco Fraccaro e del poeta visivo Ugo Carrega. La sezione biblioteca, conservata al Mart, ospita oltre 18.000 volumi, tra i quali oltre 600 libri d'artista e centinaia di prime edizioni futuriste, nonché oltre 600 riviste d'arte, tra le quali oltre 300 riviste d'artista internazionali.
La poesia visiva nasce da tutte quelle sperimentazioni artistiche e letterarie compiute nel clima della Neoavanguardia, a partire dagli anni sessanta del XX secolo. Anche se, tuttavia, è dalla rinascita culturale del secondo dopoguerra che le ricerche verbo-visive hanno il loro punto di partenza, come presa di posizione critica sulla cultura, sulla società e sul linguaggio attraverso il quale si esprime la nuova realtà modernizzata e industrializzata del secondo dopoguerra. Sono gli anni in cui gli intellettuali si specializzano negli ambiti della cultura e si fanno più pragmatici e coinvolti nell'interpretazione dei grandi mutamenti della società e nella partecipazione attiva alla critica militante, culturale e sociale. Attività intellettuali che rispecchiavano il desiderio di rinnovamento e, quindi, di svecchiamento della cultura italiana, ancora ancorata all'estetica romantica e simbolista, all'idealismo crociano e gentiliano. La Neoavanguardia - all'interno della quale si sviluppano le ricerche verbo-visuali - si qualifica come uno strumento di analisi, come azione sul piano della cultura, come interpretazione della realtà e, di conseguenza, come analisi dell'intreccio fra Arte e Cultura, caratteristico dei dibattiti intellettuali degli anni Sessanta. Le ricerche linguistiche ed estetiche della Poesia Visiva nascono in questi contesti - facili definire - di "eclettismo" culturale. Solo analizzando la cultura e le ideologie dell'epoca si può avere una chiara percezione della complessità dei dibattiti e del perché la Poesia Visiva abbia avuto uno sviluppo simultaneo a livello mondiale, collocandosi a metà fra i generi artistici e i generi letterari, essendo essa un fenomeno ibrido di Arte e Letteratura..
La Biennale di Poesia di Alessandria è la manifestazione artistica e di critica letteraria promossa, con il sostegno di enti pubblici e privati, dall'omonima associazione culturale. Anno di fondazione è il 1981, per iniziativa di alcuni poeti con la supervisione dei letterati Giorgio Barberi Squarotti, Gian Luigi Beccaria e del poeta Giorgio Caproni. Dal 1988 la Biennale di Poesia di Alessandria è presieduta e coordinata da Aldino Leoni ed Elvira Mancuso. La direzione culturale, dal 2013, è affidata a Mauro Ferrari.
Mario Perniola (Asti, 20 maggio 1941 – Roma, 9 gennaio 2018) è stato un filosofo, accademico e scrittore italiano. È stato inoltre un teorico dell'arte contemporanea. Ordinario di estetica all'Università degli studi di Roma "Tor Vergata", ed ha diretto il Centro di Studio e di Documentazione "Linguaggio e pensiero" presso la stessa Università e la rivista di studi culturali e di estetica Agalma.
L'arte italiana si sviluppò nella penisola italica fin dalla preistoria. Durante l'Impero romano l'Italia fu al centro di una cultura artistica che per la prima volta creò un linguaggio universalmente omogeneo per il mondo europeo e mediterraneo. In alcuni periodi l'Italia fu il paese artisticamente più all'avanguardia d'Europa.
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