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Autore principale: Romano, Italo
Pubblicazione: Firenze : Casa editrice italiana di A. Quattrini, 1911
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il nazionalismo è una ideologia che esalta il concetto di nazione e il sentimento di attaccamento alla propria patria.Più in generale è un insieme di dottrine e movimenti che pongono al centro l'idea di nazione e di identità nazionale; storicamente si è manifestato come ideologia alla base della rivendicazione di libertà per una nazione oppressa da altre oppure come idea di supremazia di una nazione sulle altre.
Il nazionalismo italiano è l'ideologia nazionalista che esalta l'identità storica, spirituale e territoriale degli italiani, sia su base naturalistica, sia per afflato volontaristico.Esso sostiene che gli italiani siano un popolo di cultura e lingua sostanzialmente omogenea, in quanto discendenti degli antichi romani che hanno abitato la penisola per secoli, in un periodo di unità storica dell'Italia. Il nazionalismo italiano ha storicamente aderito anche a teorie imperialistiche. Le origini del nazionalismo italiano sono state spesso individuate nel Rinascimento. Il nazionalismo italiano tornò prepotentemente in auge negli anni immediatamente precedenti la prima guerra mondiale, con la ripresa del colonialismo e con le pretese irredentiste verso alcuni territori italofoni ancora sotto il dominio dell'Austria-Ungheria, costituendo nel 1910 un partito politico, l'Associazione Nazionalista Italiana, con leader Enrico Corradini. Fu poi uno dei tratti distintivi del regime fascista. Oggi sopravvive in alcuni partiti di destra e, a livello culturale, come sentimento di generico patriottismo diffuso non in modo uniforme, stimolato talvolta da eventi di cronaca, politica o sport.Questa idea ha sovente incontrato l'opposizione di movimenti organizzati riconducibili all'autonomismo e indipendentismo, propugnatori di tesi che hanno apertamente sfidato la nozione di una unitaria identità italiana. Vi sono state spinte centrifughe di tipo regionalista in Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige e Veneto.Prima e dopo l'unità d'Italia, diversi movimenti legati alle identità territoriali (vedansi per esempio il sardismo, strutturatosi definitivamente già in occasione della "Fusione Perfetta" del 1848, e il sicilianismo, proiettatosi contro i Borbone e in seguito i Savoia) misero in discussione il piano della cosiddetta "piemontesizzazione" dello Stato guidato dal Regno di Sardegna, criticato anche da alcuni nazionalisti non monarchici.Lo sviluppo di differenti condizioni economiche, contribuenti alla definizione di un ampio divario fra un "Nord" altamente industrializzato e un "Sud" marcatamente agricolo, ha messo a dura prova la costruzione dell'attuale identità italiana. Tale divario economico, negli anni Ottanta, ha provocato il sorgere di movimenti quali il cosiddetto padanismo (un fenomeno quasi esclusivamente legato alle fortune elettorali in Lombardia e Veneto della Lega Nord, attestatasi poi su un moderato nazionalismo) e il neoborbonismo.
Il Nazionalismo francese (in francese nationalisme français) si riferisce al nazionalismo dei francesi e della cultura della Francia.
Il nazionalismo tedesco è una nozione ideologica che promuove l'unità dei tedeschi e di lingua tedesca in uno Stato nazionale. Il nazionalismo tedesco esalta l'orgoglio dell'identità nazionale dei tedeschi. Le prime origini del nazionalismo tedesco risalgono alla nascita del nazionalismo romantico durante le guerre napoleoniche quando il pangermanismo iniziò a sorgere. La difesa di uno stato nazionale tedesco iniziò a diventare un'importante forza politica in risposta all'invasione dei territori tedeschi da parte della Francia sotto Napoleone. Nel XIX secolo i tedeschi discutevano sulla questione tedesca, cioè se lo stato nazionale tedesco dovesse comprendere una "Piccola Germania" che escludesse l'Austria o una "Grande Germania" che includesse l'Austria. La fazione guidata dal cancelliere prussiano Otto von Bismarck riuscì a forgiare una piccola Germania. L'aggressivo nazionalismo tedesco e l'espansione territoriale furono un fattore chiave che portò a entrambe le guerre mondiali. Prima della prima guerra mondiale, la Germania aveva stabilito un impero coloniale nella speranza di rivaleggiare con Gran Bretagna e Francia. Negli anni '30, i nazisti salirono al potere e cercarono di creare un Grande Reich germanico, sottolineando l'identità etnica tedesca e la grandezza tedesca con l'esclusione di tutti gli altri, portando infine allo sterminio di ebrei, polacchi, rom e altre persone considerate "Untermenschen" ("subumani") nell'Olocausto durante la seconda guerra mondiale. Dopo la sconfitta della Germania nazista, il paese fu diviso in Germania Est e Germania Ovest all'inizio della Guerra fredda e ogni Stato mantenne un senso di identità tedesca e considerò la riunificazione come obiettivo, anche se in contesti e modi diversi. La creazione dell'Unione europea è stata almeno in parte uno sforzo volto a imbrigliare l'identità tedesca a un'identità europea. La Germania Ovest visse un miracolo economico dopo la guerra, che portò alla creazione di un programma di lavoratori ospiti; molti di questi lavoratori finirono per stabilirsi in Germania, il che portò a tensioni su questioni di identità nazionale e culturale, soprattutto per quanto riguarda gli immigrati turchi. La riunificazione tedesca fu raggiunta nel 1990 dopo la "Die Wende", un evento che causò un certo allarme sia all'interno che all'esterno della Germania. Il paese emerse come una potenza in Europa e nel mondo; il suo ruolo nella crisi del debito sovrano europeo e nella crisi europea dei migranti hanno portato a criticare l'abuso autoritario tedesco del suo potere, in particolare per quanto riguarda la crisi del debito pubblico greco, e sollevato interrogativi all'interno e all'esterno della Germania sul ruolo del paese nel mondo. A causa del ripudio post-1945 del regime nazista e delle sue atrocità, il nazionalismo tedesco è stato generalmente visto nel paese come un tabù e le persone in Germania hanno lottato per trovare modi per riconoscere il suo passato ma sono orgogliose delle sue realizzazioni passate e presenti; la questione tedesca non è mai stata completamente risolta a questo proposito. Un'ondata di orgoglio nazionale travolse il paese quando ospitò il Campionato mondiale di calcio 2006. I partiti di estrema destra che sottolineano l'identità e l'orgoglio nazionali tedeschi esistono dalla fine della seconda guerra mondiale ma non hanno mai governato.
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