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Autore principale: Fittoni, Mario
Il Ritratto d'uomo è un dipinto a olio su tavola (31x24,5 cm) di Antonello da Messina, datato tra il 1465 e il 1476 circa e conservato nel Museo Mandralisca di Cefalù.
Il sorriso dell'ignoto marinaio viene pubblicato nel 1976 per l'Einaudi ed è il primo vero successo di Vincenzo Consolo. È un'opera percorsa da una forte tensione civile, un romanzo storico che riporta nella Sicilia dei moti rivoluzionari del 1860 ed ha al centro una sommossa contadina che si scatena in un piccolo paese (Alcara li Fusi) all'arrivo delle truppe di Garibaldi. Qui il 17 maggio 1860, Alcara li Fusi scoppio una rivolta contadina che ne anticipò altre localizzate principalmente sui Nebrodi oltre che a Bronte. I contadini assaltarono il "casino dei nobili" trucidando con falci e coltelli numerose persone tra cui un ragazzo. I garibaldini della colonna Medici, sopraggiunti dopo alcune settimane di anarchia, imprigionarono alcuni dei rivoltosi che, dopo un rapido processo, furono giustiziati. Questa sommossa è l'occasione per una presa di coscienza del protagonista, il barone filantropo Mandralisca di Cefalù (che riceve in dono a Lipari il celebre Ritratto d'ignoto marinaio ritratto che Antonello da Messina dipinse tra il 1460 e il 1470 su una tavola di piccole dimensioni). È attraverso quest'ultimo quadro che l'autore si interroga su grandi temi come la posizione dell'intellettuale dinanzi alla storia, il valore e le possibilità della scrittura letteraria, gli eventi cruciali della storia civile italiana, del passato e del presente. Consolo, attraverso la figura di Mandralisca si fa portavoce del malessere delle genti siciliane e dello spirito popolare tradito dalle strutture politiche. Egli inserisce nel racconto documenti dell'epoca, spesso manipolati; importante è perciò, in questo romanzo, la commistione tra arte e narrativa, tra storia e attualità. Il tema del Risorgimento fallito, della continuazione sotto nuova veste di una secolare oppressione, molto caro a tanta narrativa siciliana, viene qui affrontato con il continuo passaggio da una rappresentazione corale a una centrata su due personaggi storici reali, Mandralisca appunto e l'avvocato Giovanni Interdonato (che rientra in Sicilia per organizzare l'opposizione ai Borboni), nel quale il barone riscontra quel sorriso beffardo del dipinto: dalle vicende di questi personaggi scaturiscono situazioni diverse, disposte su piani molteplici, che scendono sempre più in basso nella scala sociale. La lingua è tesa e carica, ricca di suggestioni barocche; sono combinate parole di varia provenienza, arcaiche, dialettali, tecniche, letterarie, straniere. Il libro è percorso da alcune immagini-chiave: il celebre quadro di Antonello da Messina, in cui la figura umana è fissata "per sempre, nell'increspatura sottile, mobile, fuggevole dell'ironia"; la "chiocciola" in cui si leggono i segni della "storia che vorticando dal profondo viene". Anche grazie a queste immagini si scopre il tema profondo del libro, ovvero la disperata ricerca di una speranza di giustizia, in un mondo dominato dalla violenza, dall'oppressione e dall'inganno. La chiave dello sguardo che lo scrittore ha sul mondo sta nel sorriso del marinaio, descrizione del quadro di Antonello da Messina:
Antonello da Messina, soprannome di Antonio di Giovanni de Antonio (Messina, 1430 – Messina, febbraio 1479), è stato un pittore italiano. Fu il principale pittore siciliano del Quattrocento, primo nel difficile equilibrio di fondere la luce, l'atmosfera e l'attenzione al dettaglio della pittura fiamminga con la monumentalità e la spazialità razionale della scuola italiana. I suoi ritratti sono celebri per vitalità e profondità psicologica. Durante la sua carriera dimostrò una costante capacità dinamica di recepire i molteplici stimoli artistici delle città che visitava, offrendo ogni volta importanti contributi autonomi, che spesso andavano ad arricchire le scuole locali. Soprattutto a Venezia rivoluzionò la pittura locale, facendo ammirare i suoi traguardi - ripresi poi dai grandi maestri lagunari - apripista dunque per quella "pittura tonale" dolce e umana che caratterizzò il Rinascimento veneto.
Ugo Pagliai (Pistoia, 13 novembre 1937) è un attore e doppiatore italiano.
Paola Gassman (Milano, 29 giugno 1945) è un'attrice teatrale italiana, figlia di Vittorio Gassman e Nora Ricci e sorella di Alessandro Gassmann. È sposata con l'attore Ugo Pagliai e ha due figli: Tommaso Pagliai e Simona Virgilio, avuta dal primo marito, l'attore Luciano Virgilio, conosciuto all'Accademia nazionale d'arte drammatica (esattamente come avevano fatto vent'anni prima i genitori di Paola).
Alla domanda da dove inizi veramente la poesia italiana del Novecento, molti critici letterari hanno dato differenti e contrastanti risposte in virtù, o a causa, della difficoltà nel tracciare una linea netta di demarcazione. Tuttavia la predominanza dei temi dell'Io, nell'intimismo di Giovanni Pascoli e nell'estetismo di Gabriele D'Annunzio segnarono un irreversibile cambiamento rispetto alla poesia "pubblica" e dichiarativa di Giosuè Carducci. La nuova poesia viene situata, perciò, da una parte della critica letteraria, nell'area che accoglie il linguaggio e i temi del decadentismo influenzato da entrambe le grandi figure del passaggio di secolo italiano. Più tardi le esperienze crepuscolari di Guido Gozzano, da un lato, e le opposte dei futuristi proseguono, accentuandole nella sperimentalità le due vie personaliste di Pascoli e D'Annunzio, identificando così una linea separatrice di frattura con la passata tradizione letteraria sia dal punto di vista delle tematiche, sia del linguaggio. La maggior parte della critica (secondo il criterio seguito fino alla fine degli agli anni cinquanta) stabilirà gli elementi innovativi della poesia del Novecento a partire da Giuseppe Ungaretti, seguendo una linea che condurrebbe dai "vociani" all'apertura della grande stagione degli "ermetici". E certamente è centrale nel cuore del '900 la vicenda dell'ermetismo segnata da figure di livello mondiale come Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale. Altri ermetici importanti: Alfonso Gatto e Mario Luzi. Più appartata la scrittura di Corrado Govoni come, più tardi, le maggiori figure di Umberto Saba e Sandro Penna e con il suo musicale rimario Giorgio Caproni. Tra i temi più significativi della poesia del secondo Novecento, pur nell'estrema varietà che la caratterizza, è opportuno menzionare invece l'impegno sia etico sia civile, che nasce anche dalla meditazione dei mali e degli orrori della prima e soprattutto della seconda guerra mondiale; è prioritario riferirsi a Pier Paolo Pasolini, ad Edoardo Sanguineti a Roberto Roversi. Andrea Zanzotto autore di straordinaria cultura e intensa compartecipazione alla vicenda umana e al segno del decadere dell'ambiente, è stato un punto di contatto fra le maggiori figure del secolo. Salvatore Quasimodo, assurto a fama internazionale per l'assegnazione del Nobel, che più tardi andrà anche a Montale, attraversò diverse tonalità, dal lirismo classicheggiante ad un neorealismo di chiara testimonianza politica. Meno note ma certamente significative le figure di Elio Fiore e alla fine del Novecento di Gregorio Scalise e Davide Ferrari partiti da un riferimento alle avanguardie degli anni '60 e '70, poi capaci di svolgere una vena di più intensa riflessione sulle grandi prove della storia. Vicini a Pasolini, Dario Bellezza e Paolo Volponi; a Sanguineti, Elio Pagliarani, Nanni Balestrini e Giuseppe Guglielmi; ed a Saba, sia pure con un maggiore inserimento nel linguaggio poetico novecentesco, Giovanni Giudici. Autrice di continua produzione poetica, sempre legata all'immediata narrazione di un animo profondamente segnato dalle esperienze di vita, Alda Merini, poetessa particolarmente amata anche dal pubblico più vasto. Oggi la poesia italiana cade in una profonda crisi editoriale e di attenzione da parte del pubblico e, pur l'Italia il paese con il maggior numero di edizioni di genere, è il paese europeo dove si acquistano meno volumi di poesia in Europa. Segnaliamo la poesia di strada, come movimento di rinnovamento, contemporaneo e di rilancio per il grande pubblico della poesia italiana.
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