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Autore principale: Centro piombinese di studi storici
Pubblicazione: Firenze : Olschki, 1975
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Ricerche storiche
Maurizio Antonioli (Milano, 1945) è uno storico italiano del movimento operaio e sindacale, con una particolare attenzione alle vicende della storia dell'anarchismo.
Armando Borghi (Castel Bolognese, 6 aprile 1882 – Roma, 21 aprile 1968) è stato un politico, anarchico e giornalista italiano.
Liberalismo è il termine principale utilizzato a partire dal XX secolo per indicare la dottrina politica, elaborata inizialmente dai filosofi illuministi tra la fine del XVII e il XVIII secolo, che attribuisce all’individuo un valore autonomo rispetto a quello dello stato, e che intende limitare l’azione di quest'ultimo sulla base di una ferma separazione tra pubblico e privato. Il liberalismo, attraversando la storia del mondo occidentale dal XVII secolo ai giorni nostri, ha assunto forme e caratteristiche diverse nei differenti contesti storici e nazionali in cui si è sviluppato, senza però mai rinunciare alla sua originale ispirazione anti-autoritaria.
Il libertarianismo, o libertarismo, è un insieme di filosofie politiche tra loro correlate che considerano la libertà come il più alto fine politico. Ciò generalmente include la libertà individuale, la libertà politica e la libertà di associazione. Le parole "libertarianism" e "libertarism" furono usate dalla seconda metà del XX secolo da filosofi e politici anglosassoni che provenivano da differenti formazioni culturali ed ideologiche (talvolta anche contrapposte): ossia quelle del: liberalismo, socialismo, comunismo e dell'anarchismo. I libertari condividono uno scetticismo nei confronti dell'autorità e del potere statale, ma divergono sulla portata della loro opposizione ai sistemi economici e politici esistenti: Le ideologie della sinistra libertaria includono scuole di pensiero generalmente anarchiche (anarco-comuniste, socialiste libertarie e mutualiste) insieme alle scuole di pensiero della New Left incentrate: sull'egualitarismo economico e sul geolibertarismo, sulla politica verde e alla scuola di Steiner-Vallentyne; A metà del 20º secolo, le ideologie della destra libertaria, come l'anarcocapitalismo, l'agorismo, il libertarianismo di destra e il minarchismo hanno cooptato il termine "libertariano" per sostenere il capitalismo, il laissez-faire e i diritti di proprietà privata. I libertariani si definiscono di solito come: "liberali coerenti, rigorosi e nemici della coercizione", propugnando in modo radicale le tesi tipiche del liberalismo.In lingua inglese, i termini "libertarism" e "libertarianism" vengono spesso utilizzati come sinonimi nell'uso politico; ma "libertarism" indica quasi sempre il movimento di sinistra collettivista-egualitarista o "left libertarianism", mentre "libertarianism" può indicare sia alcune componenti del movimento anarchico che partiti o organizzazioni di stampo liberale. In senso più ristretto, quando un orientamento politico viene analiticamente scomposto nelle componenti "libertà economiche e libertà individuali", "libertarism" si limita al contraltare di "authoritarianism". Nella maggior parte delle altre lingue ad esempio neolatine si distingue tra libertarismo, un concetto ampio sinonimo di anarchia, che in quanto tale si identifica con l'anarchismo e il socialismo libertario, il libertarianismo invece che trae le sue origini dal liberalismo classico, le cui correnti principali sono l'anarcocapitalismo, l'agorismo, il libertarianismo di destra e il miniarchismo.
L'anarco-capitalismo, chiamato anche anarco-liberismo, anarchia di mercato, anarchia del libero mercato, capitalismo libertario o anarchismo della proprietà privata, è uno degli orientamenti della filosofia politica liberale e anarco-individualista (di area libertariana), e della filosofia giuridica giusnaturalista contemporanea, ed è presente principalmente nel mondo anglosassone, sebbene non manchino oggi importanti esponenti anarco-capitalisti tedeschi, francesi, italiani e di altre nazionalità. Si tratta di un'ideologia politica che propone l'abolizione dello Stato a favore della sovranità individuale sotto il libero mercato. Il principale riferimento intellettuale per l'anarco-capitalismo è l'opera dell'economista e filosofo della politica Murray Rothbard (1926 - 1995). Apparsa sulla scena statunitense nel corso degli anni sessanta, questa teoria politica propone l'instaurazione di una società priva di tassazione, dove ogni servizio venga offerto dai privati tramite spesa volontaria e nella quale sia eliminato ogni ricorso alla coercizione attraverso il superamento dello Stato, ritenuto intrinsecamente autoritario. L'anarco-capitalismo affonda le radici nella tradizione liberale e liberista, definendosi l'unica possibilità di dare un contenuto realistico e coerente alla proposta di abolire lo Stato e la violenza che è insita in esso.
Il sindacalismo nazionale (anche nazionalsindacalismo e falangismo) è una variante del sindacalismo, tipicamente associato con quella parte interventista del movimento operaio in Italia, che in seguito avrebbe sostenuto il Partito Nazionale Fascista di Benito Mussolini all'interno del sindacalismo fascista. Oggi, esso si basa sul rifiuto del concetto puro di lotta di classe, anteponendo gli interessi nazionali a quelli di classe, e negando l'avversione tra capitalismo e lavoratori, collocandosi nell'ambito politico della destra sociale, a destra del sindacalismo classico, tradizionalmente collocato a sinistra.
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