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Pubblicazione: Roma : Tip. della Rev.Camera apostolica, 1862
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
I fatti della scuola Diaz sono avvenuti durante lo svolgimento del G8 di Genova nel 2001, nel quartiere di Albaro, a Genova. La sera del 21 luglio 2001, tra le ore 22 e mezzanotte, nelle scuole Diaz, Pertini e Pascoli, divenute centro del coordinamento del Genoa Social Forum, guidato da Vittorio Agnoletto, facevano irruzione i Reparti mobili della Polizia di Stato con il supporto operativo di alcuni battaglioni dei Carabinieri. Furono fermati 93 attivisti e furono portati in ospedale 61 feriti, dei quali tre in prognosi riservata e uno in coma. Il primo giornalista a entrare nella scuola Diaz fu Gianfranco Botta e le sue immagini fecero il giro del mondo: finirono sotto accusa 125 poliziotti, compresi dirigenti e capisquadra, per quello che fu definito un pestaggio da "macelleria messicana" dal vicequestore Michelangelo Fournier. Durante il G8 ci furono diversi scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, in particolar modo episodi violenti da parte delle forze dell'ordine vennero segnalati nella scuola Diaz. Dopo l'attacco alcuni manifestanti, accampati all'interno del centro operativo per passare la notte, finirono in ospedale, mentre altri passarono la notte nella caserma del reparto mobile di Genova Bolzaneto. All'operazione di polizia ha preso parte un numero tutt'oggi imprecisato di agenti: la Corte di Appello di Genova, pur richiamando questo fatto nelle motivazioni della sentenza di secondo grado, basandosi sulle informazioni fornite durante il processo dal questore Vincenzo Canterini, lo stima in circa "346 Poliziotti, oltre a 149 Carabinieri incaricati della cinturazione degli edifici". I seguenti procedimenti penali contro i responsabili delle violenze e di irregolarità e falsi nelle ricostruzioni ufficiali, si sono svolti nei successivi tredici anni, risultando nella maggior parte dei casi conclusi con assoluzioni dovute all'impossibilità di individuare i diretti responsabili delle stesse o per l'intervenuta prescrizione dei reati. Nell'aprile del 2015 la Corte europea dei diritti dell'uomo, condannando lo Stato italiano al pagamento di un risarcimento di 45 000 euro nei confronti di Arnaldo Cestaro, uno dei feriti che aveva fatto ricorso alla corte, ha evidenziato come durante l'operazione fossero avvenuti eventi contrari agli articoli 3, 6, 13 e 34 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, relativo alla tortura e alle condizioni e punizioni degradanti e inumane. Il 22 giugno 2017 la stessa Corte ha nuovamente condannato l'Italia per i fatti della scuola Diaz, riconoscendo che le leggi dello Stato risultano inadeguate a punire e a prevenire gli atti di tortura commessi dalle forze dell’ordine.
Il Risorgimento è il periodo della storia italiana durante il quale l'Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d'Italia del 17 marzo 1861 fu l'atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d'Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Per indicare questo processo storico si usa anche la locuzione "unità d'Italia". Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l'unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un'identità politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano, «aveva subìto un brusco arresto [con la perdita] della sua unità politica nel 476 d.C. in seguito al crollo dell'Impero romano d'Occidente».
La legge n. 270 del 21 dicembre 2005, comunemente nota come legge Calderoli o Porcellum, era una legge elettorale proporzionale con premio di maggioranza e liste bloccate che ha disciplinato l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica in Italia nel 2006, 2008 e 2013. Nel gennaio 2014, con sentenza n. 1/2014, la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale parziale della legge, annullando il premio di maggioranza e introducendo la possibilità di esprimere un voto di preferenza. La legge elettorale proporzionale così risultante, soprannominata Consultellum, è rimasta in vigore, senza peraltro essere mai stata effettivamente utilizzata, per l'elezione della Camera fino alla sua sostituzione con l'Italicum a decorrere dal 1º luglio 2016, e per l'elezione del Senato fino al novembre del 2017. La legge è stata definitivamente abrogata in seguito all'entrata in vigore della Legge elettorale italiana del 2017, meglio nota come Rosatellum.
Corrado Guzzanti (Roma, 17 maggio 1965) è un comico, imitatore, attore, sceneggiatore, regista e cantante italiano. Autore satirico, nel corso della sua carriera si è specializzato nelle imitazioni di noti personaggi appartenenti al mondo della politica, del giornalismo, dello spettacolo e della religione e al tempo stesso ne ha inventati di nuovi, traendo spunto da caratteri espressi dalla società contemporanea. È figlio del giornalista e politico Paolo Guzzanti, fratello di Sabina e Caterina e pronipote dell'ex ministro Elio Guzzanti (zio del padre).I personaggi di Corrado Guzzanti possono essere divisi in due categorie principali: da un lato le creazioni originali, quali il regista Rokko Smithersons, l'istrionico e "coatto" adolescente tifoso romanista Lorenzo, riproposto in Aniene in età matura con il figlio consumista e tifoso laziale, il santone Quelo, la procace conduttrice Vulvia, il gerarca fascista Barbagli, il poeta Brunello Robertetti, il cardinale Pizzarro e il dottor Livore, dipendente da psicofarmaci e perennemente perseguitato dall'"olio de mamma", causa di una forte crisi di coppia con la moglie abruzzese; dall'altro le imitazioni di personaggi reali, come Gianfranco Funari, Fausto Bertinotti, Francesco Rutelli, Giovanni Minoli, Emilio Fede, Antonello Venditti, Gabriele La Porta, Umberto Bossi, Romano Prodi, Giulio Tremonti, Gianni Baget Bozzo, Enrico Ghezzi, Edward Luttwak, Walter Veltroni e Vittorio Sgarbi. Divenuto famoso nel 1992 come comico di punta dello show televisivo Avanzi, da allora Guzzanti ha partecipato a quasi tutte le trasmissioni satiriche di Serena Dandini, con la quale ha realizzato e prodotto programmi come Tunnel, Maddecheao', Pippo Chennedy Show e L'ottavo nano. Tra il 2002 e l'anno successivo condusse insieme a Marco Marzocca Il caso Scafroglia, corrosiva striscia satirica quotidiana in cui Guzzanti chiarì definitivamente al pubblico le sue convinzioni politiche.Influenzato dalla comicità della commedia all'italiana, dei Monty Python, di Raimondo Vianello, di Carlo Verdone, di La Smorfia, di Renzo Arbore e del Saturday Night Live, è considerato un genio della comicitàA partire dal 2003 le sue apparizioni in televisione sono diminuite drasticamente; tra la fine di quell'anno e il 2006 realizzò e presentò al pubblico il film Fascisti su Marte, pellicola cinematografica contenente alcuni episodi dell'omonima saga trasmessi tra il 2002 e l'anno successivo all'interno de Il caso Scafroglia. Nel 2008 è tornato sul piccolo schermo con la sit-com Boris, trasmessa dal canale satellitare Fox. Nel 2009, a molti anni di distanza dall'ultima tournée teatrale, ha portato in giro per l'Italia il suo nuovo spettacolo itinerante, Recital, in cui ha portato in scena le sue imitazioni e i personaggi storici, interpretando tra l'altro una nuova parodia, quella di Antonio Di Pietro.
Rieti (AFI: /'rjεti/; Riete in reatino, [ri'εte], ) è un comune italiano di 46 209 abitanti del Lazio, capoluogo dell'omonima provincia e capitale della regione storica della Sabina. L'etnico "reatini" proviene etimologicamente dal nome latino della città, Reate. Ritenuta dagli autori dell'età classica il centro geografico d'Italia (Umbilicus Italiae), Rieti sorge nella fertile Piana Reatina alle pendici del Monte Terminillo, sulle sponde del fiume Velino, in un territorio ricco d'acqua che fornisce alla capitale molta dell'acqua potabile di cui necessita. Di origini ancor più antiche di Roma, fu fondata all'inizio dell'età del ferro e divenne un'importante città dei Sabini. Fu conquistata dai Romani nel 290 a.C e, dopo la caduta dell'impero, dai Visigoti; sotto i Longobardi fu gastaldato nel Ducato di Spoleto. Entrata a far parte dello Stato Pontificio, costituiva un territorio di frontiera con il Regno di Napoli e nel XIII secolo fu frequentemente sede papale. Dopo l'annessione nel 1860 al Regno d'Italia fu aggregata alla provincia di Perugia, in Umbria, finché nel 1927 fu istituita la provincia di Rieti passando nel Lazio.
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