Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Senghor, Léopold Sédar
Pubblicazione: Pisa : Cursi, 1976
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: fre, Paese: it
Giuseppe Conte (Volturara Appula, 8 agosto 1964) è un politico, giurista e accademico italiano, dal 1º giugno 2018 presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana.
San Giuseppe (in ebraico: יוֹסֵף?, Yosef; in greco antico Ιωσηφ; in latino: Ioseph ...-...) secondo il Nuovo Testamento è lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù; è definito come uomo giusto. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, fu dichiarato patrono della Chiesa cattolica dal beato Pio IX l'8 dicembre 1870. San Giuseppe, Maria e Gesù bambino sono anche collettivamente riconosciuti come la Sacra Famiglia.
Giuseppe (in ebraico יוֹסֵף, Yohsèf, forma abbreviata di Yohsifyàh che significa "Yahvè aggiunga") è un patriarca dell'Antico Testamento, il penultimo dei dodici figli di Giacobbe ed il primo dei due figli (con Beniamino) avuti da sua moglie Rachele. Egli è il padre di Manasse e di Efraim dai quali discendono le due omonime tribù.
Francesco Giuseppe I d'Austria, in tedesco Franz Joseph I. von Österreich (Vienna, 18 agosto 1830 – Vienna, 21 novembre 1916), è stato Imperatore d'Austria, Re d'Ungheria, Re di Boemia e di molti altri territori; inoltre, dal 1º maggio 1850 al 24 agosto 1866, fu capo della Confederazione germanica. Regnò sul neo riformato Impero austro-ungarico dal 1867, mentre sul Regno Lombardo-Veneto fino al 1866. Apparteneva alla casa d'Asburgo-Lorena e fu di fatto l'ultimo vero sovrano assoluto europeo per diritto divino fino alla morte. Nel dicembre 1848 suo zio Ferdinando I, ritenuto troppo debole per affrontare la crisi politica, abdicò al trono presso la città di Olomouc, come parte del piano del principe Felix Schwarzenberg per domare le rivoluzioni in Ungheria. Questo permise al diciottenne Francesco Giuseppe di accedere al trono dopo che il padre, Francesco Carlo d'Asburgo-Lorena, ebbe rinunciato alla successione; venne incoronato imperatore d'Austria il 2 dicembre 1848, su richiesta della sua famiglia. Il suo regno di quasi 68 anni ha superato la durata di ogni altro sovrano della sua dinastia, ma le scelte di governo in politica interna ed estera, ritenute reazionarie, lo imposero come il responsabile del disgregamento e della dissoluzione dell'Impero austro-ungarico. Abrogò nel 1851 le concessioni costituzionali e instaurò un regime assolutista e centralista. Il suo regno fu travagliato dalle spinte nazionaliste all'interno dell'impero. Le sconfitte militari nella seconda guerra d'indipendenza italiana (del 1859) e nella guerra austro-prussiana (del 1866) lo videro costretto a scendere a patti con i magiari e convertire l'Impero austriaco in due monarchie costituzionali: il compromesso del 1867 creò la doppia monarchia austro-ungarica come una vera e propria unione di due stati, ponendosi in una situazione di neutralità che durò per più di 40 anni. Sotto il suo regno crebbe l'opposizione alla crescente influenza della Russia nei Balcani, mentre si avvicinò all'Impero tedesco, firmando la Duplice alleanza. Il rifiuto di avviare un processo di riforme nella Cisleitania da parte di Francesco Giuseppe, nelle Terre della Corona di Santo Stefano, il non riconoscimento dell'élite magiara e il sempre più ampio conflitto tra le diverse nazionalità avviarono l'impero verso il collasso. Le tensioni in atto nei Balcani e la sovrastima delle forze militari dell'Austria-Ungheria condussero Francesco Giuseppe nell'estate 1914 a dichiarare guerra alla Serbia, aggressione che portò, nel quadro del meccanismo di alleanze tra potenze europee, a dare vita alla prima guerra mondiale. Nella vita privata visse molte tragedie: la fucilazione in Messico del fratello Massimiliano (nel 1867); la morte del suo unico figlio maschio ed erede, Rodolfo (nel 1889); la morte del fratello Carlo Ludovico (nel 1896); l'omicidio della moglie Sissi (nel 1898); l'assassinio del nipote Francesco Ferdinando a Sarajevo (nel 1914). Alla sua morte, nel 1916, seguì la sconfitta militare austro-tedesca nella Grande Guerra: i divergenti interessi nazionali dei popoli e la cacciata degli Asburgo-Lorena dall'Austria con la proclamazione della repubblica portarono alla dissoluzione dell'Impero il 3 aprile 1919.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2024-06-15T01:58:07.538Z