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Autore principale: Ceruleo, P.
Edizione: Atti della Società Toscana di Scienze naturali residente in Pisa
Pubblicazione: Pisa : Pacini, 1989
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Vasto o il Vasto (Lù Uàštë in dialetto abruzzese) è un comune italiano di 41 463 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo. Ha origine nel XII secolo a.C. in cui le prime popolazioni greche, illiriche e frentane si stanziarono in quello che poi diventerà nel 91 a.C. il Municipio romano di Histonium, importante borgo marinaro e porto dell'Adriatico fino alla sua distruzione da parte dei Longobardi nel medioevo. Ricostruita come roccaforte durante la Signoria dei Caldora, acquistò una certa importanza durante il periodo della dominazione aragonese divenendo il centro dei possedimenti della famiglia D'Avalos. Con il passaggio al Regno di Napoli sotto la sovranità austriaca in seguito alla Guerra di successione spagnola si ebbe l'elevazione della cittadina al rango di Città nel 1710 per concessione di Carlo III a Cesare Michelangelo d'Avalos. Alla fine del XVIII secolo la città vide la proclamazione della Repubblica Vastese parallelamente alla nascita della Repubblica Napoletana. Nel XIX secolo conobbe un periodo di crescita politica, socio-economica e culturale, dando i natali a diversi personaggi di spicco del mondo artistico e letterario, venendo chiamata per tale ragione "Atene degli Abruzzi". Attualmente è il 2º comune della provincia per popolazione, comune capofila della Costa dei Trabocchi e del comprensorio del Vastese.
La storia di Vasto percorre un lungo arco temporale, partendo dal periodo greco-romano, passando per la decadenza medioevale, la rinascita signorile e rinascimentale, e i prestigiosi secoli XVIII e XIX, dove la Città proclamata per concessione di Carlo III nel 1710 acquisì l'appellativo di "Atene degli Abruzzi" grazie alla sua produzione culturale, artistica e letteraria, fino ad arrivare ai giorni nostri.
La torre di Punta Penna si trova su un promontorio presso il porto di Vasto. La torretta ha la forma di un tronco di piramide a base quadrata.
La provincia di Chieti è una provincia italiana dell'Abruzzo di 382 211 abitanti, estesa su una superficie di 2.588,35 km² e comprendente 104 comuni. È la provincia più popolata d'Abruzzo, la seconda per estensione dopo quella dell'Aquila, confinando a nord-ovest con la provincia di Pescara, a sud-ovest con la provincia dell'Aquila e le province molisane di Isernia e, a sud-est, di Campobasso, mentre a nord-est è bagnata dal Mare Adriatico.
La Costa dei Trabocchi è un tratto del litorale abruzzese, nel medio Adriatico, esteso lungo la strada statale 16 Adriatica e corrispondente alla maggior parte della costa provincia di Chieti. Il litorale è caratterizzato dalla diffusa presenza di trabocchi, antiche macchine da pesca su palafitta. Fra le varie teorie sulle prime apparizioni dei trabocchi sulle coste abruzzesi, una delle più accreditate li farebbe risalire al XVIII secolo.
Il Neolitico è un periodo della preistoria, l'ultimo dei tre che costituiscono l'Età della pietra, che va dall'10000 a.C. al 3500 a.C. circa. Etimologicamente il termine deriva dalle due parole greche νέος (nèos, "nuovo") e λίθος (lithos, "pietra") e quindi "età nuova della pietra" o "età della pietra nuova", in cui l'aggettivo "nuova" si riferisce ad "età". Il Neolitico fu contraddistinto da notevoli innovazioni nella litotecnica, tra le quali la principale è rappresentata dall'uso della levigatura. Altre innovazioni furono l'introduzione dell'uso della ceramica, dell'agricoltura e dell'allevamento, prima di ovini e successivamente anche di bovini. Cambiamenti importanti avvengono anche sul piano della struttura familiare per quanto riguarda la trasmissione dei beni all'interno dei clan.
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