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Serie: Annali dell'Istituto storico italo-germanico [Il Mulino] ; 65
Serie: Annali dell'Istituto storico italo-germanico in Trento. Quaderni ; 65
Serie: Supersaggi. Storiografia
Serie: Supersaggi
"Alcide Amedeo Francesco Degasperi, impropriamente noto come De Gasperi (; Pieve Tesino, 3 aprile 1881 \xe2\x80\x93 Borgo Valsugana, 19 agosto 1954), \xc3\xa8 stato un politico italiano, fondatore del partito Democrazia Cristiana, Presidente del Consiglio di 8 successivi governi di coalizione dal dicembre 1945 all'agosto 1953.\nNato in Trentino, nella Cisleitania dell'Impero austro-ungarico, fu membro della Camera dei Deputati Austriaca per il collegio uninominale della Val di Fiemme nella Contea del Tirolo, poi esponente del Partito Popolare Italiano. Arrestato dai fascisti, visse emarginato durante la dittatura di Mussolini, alla cui caduta riemerse come leader incontrastato del nuovo partito, la DC. Fu l'ultimo Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia, sotto la monarchia di re Vittorio Emanuele III e Umberto II, poi brevemente capo provvisorio dello Stato dopo il voto del referendum del 2 giugno 1946. Successivamente a tale incarico il 13 luglio gli venne affidato, da parte di Enrico De Nicola, il compito di formare un nuovo governo, diventando il primo Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana.\nReputato esponente di primo piano nella nascita della Repubblica Italiana, \xc3\xa8 considerato \xe2\x80\x94 assieme al tedesco Konrad Adenauer, ai francesi Robert Schuman e Jean Monnet, all'olandese Johan Willem Beyen, al belga Paul-Henri Spaak, al federalista Altiero Spinelli \xe2\x80\x94 uno dei fondatori dell'Unione europea.\nDevoto cattolico, la Chiesa cattolica lo ha insignito del titolo di servo di Dio nel 1993, quando ne venne avviata la causa di beatificazione."
"Il Governo De Gasperi I fu l'ultimo governo del Regno d'Italia (nominato da Umberto di Savoia allora Luogotenente generale del Regno) e present\xc3\xb2 le proprie dimissioni dopo il Referendum istituzionale del 1946 e con l'insediamento del Capo provvisorio dello Stato eletto dall'Assemblea Costituente.\nRest\xc3\xb2 in carica fino al 14 luglio 1946 quando De Nicola, Capo provvisorio dello Stato, nomin\xc3\xb2 il secondo governo De Gasperi. Tra l'esilio del Re e l'insediamento di De Nicola, De Gasperi fu anche Capo provvisorio dello Stato ad interim (13 giugno - 1\xc2\xba luglio).Fu in carica dal 10 dicembre 1945 al 14 luglio 1946, per un totale di 216 giorni, ovvero 7 mesi e 4 giorni.\n\n"
"Il Discorso di Alcide De Gasperi alla conferenza di pace fu pronunciato il 10 agosto 1946 a Parigi, dal Presidente del Consiglio dei ministri italiano, in relazione alla bozza del Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate, che mise formalmente fine alle ostilit\xc3\xa0 tra l'Italia e le potenze alleate della seconda guerra mondiale.\nCon tatto e fermezza, lo statista italiano fece presente ai delegati delle potenze vincitrici che la bozza in questione non si limitava a regolare le questioni pendenti a seguito degli avvenimenti bellici; infatti, essa imponeva anche la cessione di territori sui quali la sovranit\xc3\xa0 dell'Italia era stata riconosciuta gi\xc3\xa0 in epoca antecedente all'avvento del regime fascista. Per questo, De Gasperi non la riteneva conforme ai principi di giustizia che avevano ispirato la comune volont\xc3\xa0 delle parti firmatarie.\n\n"
"Alcide Amedeo Francesco Degasperi, impropriamente noto come De Gasperi (; Pieve Tesino, 3 aprile 1881 \xe2\x80\x93 Borgo Valsugana, 19 agosto 1954), \xc3\xa8 stato un politico italiano, fondatore del partito Democrazia Cristiana, Presidente del Consiglio di 8 successivi governi di coalizione dal dicembre 1945 all'agosto 1953.\nNato in Trentino, nella Cisleitania dell'Impero austro-ungarico, fu membro della Camera dei Deputati Austriaca per il collegio uninominale della Val di Fiemme nella Contea del Tirolo, poi esponente del Partito Popolare Italiano. Arrestato dai fascisti, visse emarginato durante la dittatura di Mussolini, alla cui caduta riemerse come leader incontrastato del nuovo partito, la DC. Fu l'ultimo Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia, sotto la monarchia di re Vittorio Emanuele III e Umberto II, poi brevemente capo provvisorio dello Stato dopo il voto del referendum del 2 giugno 1946. Successivamente a tale incarico il 13 luglio gli venne affidato, da parte di Enrico De Nicola, il compito di formare un nuovo governo, diventando il primo Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana.\nReputato esponente di primo piano nella nascita della Repubblica Italiana, \xc3\xa8 considerato \xe2\x80\x94 assieme al tedesco Konrad Adenauer, ai francesi Robert Schuman e Jean Monnet, all'olandese Johan Willem Beyen, al belga Paul-Henri Spaak, al federalista Altiero Spinelli \xe2\x80\x94 uno dei fondatori dell'Unione europea.\nDevoto cattolico, la Chiesa cattolica lo ha insignito del titolo di servo di Dio nel 1993, quando ne venne avviata la causa di beatificazione."
'Pio XII e Alcide De Gasperi \xe2\x80\x93 Una storia segreta \xc3\xa8 un saggio di Andrea Riccardi.\n\n'