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La pagina illustra una essenziale bibliografia su L'Aquila e il suo territorio.
Venezia (AFI: /veˈnɛttsja/, ; in veneto [veˈnɛːsja]) è una città di 256 589 abitanti, il cui centro storico (limitato ai sestieri della città lagunare) al 1º novembre 2017 ne contava 53 976, capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Veneto. Secondo comune della regione per popolazione dopo Verona e primo in Veneto per superficie, comprende sia territori insulari sia di terraferma ed è articolato attorno ai due principali centri di Venezia (al centro dell'omonima laguna) e di Mestre (nella terraferma). L'area urbana funzionale (FUA) conta 559.983 abitanti.La città è stata per 1100 anni la capitale della Serenissima Repubblica di Venezia ed è conosciuta a questo riguardo come la Serenissima, la Dominante e la Regina dell'Adriatico: per le peculiarità urbanistiche e per il suo patrimonio artistico, è universalmente considerata una tra le più belle città del mondo, dichiarata, assieme alla sua laguna, patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, che ha contribuito a farne la seconda città italiana dopo Roma con il più alto flusso turistico.
L'Istituto internazionale di bibliografia è un'istituzione fondata da Paul Otlet e Henri La Fontaine, giuristi di Bruxelles, al fine di standardizzare i metodi in materia di bibliografia. L'istituto nacque in seguito alla creazione dell'Office international de Bibliographie (Ufficio internazionale di bibliografia, OIB) creato nel 1895 al termine della prima conferenza internazionale di bibliografia. L'OIB, riconosciuto da un decreto reale, aveva come scopo quello di riunire l'insieme delle conoscenze umane per la costituzione del Répertoire bibliographique universel (Repertorio bibliografico universale). Il repertorio si basa su schede bibliografiche, indicizzate, classificate e raccolte in schedari, che dovevano raccogliere due informazioni, cosa era stato scritto su un determinato soggetto e quali sono le pubblicazioni di un determinato autore. L'Istituto internazionale di bibliografia venne creato come evoluzione dell'Office per un ambito internazionale, avvalendosi della collaborazioni di una rete di istituzioni aderenti al progetto bibliografico. In ogni paese, una sezione nazionale dell'IIB aveva il compito di raccogliere e schedare tutte le pubblicazioni nazionali e di inviarle a Bruxelles, dove venivano raccolte nel Répertoire bibliographique universel. Questo ruolo di referente nazionale veniva svolto dal Bureau bibliographique de Paris per la Francia, e dal Concilium bibliographicum per la Svizzera. Venivano inoltre organizzate in modo regolare conferenze internazionali e veniva emesso un bollettino dell'IIB per rendere conto delle attività dell'istituzione e dell'evoluzione dei lavori in materia bibliografica. Paul Otlet, Henri La Fontaine e i loro collaboratori internazionali seguono l'andamento e gli sviluppi della classificazione decimale Dewey che porteranno, nel 1905, ad una prima edizione della classificazione decimale universale. Otlet e La Fontaine presero in esame non solo i libri ma anche altre fonti di informazioni come la stampa o la fotografia. Dal 1905 le sezioni documentarie specializzate furono sviluppate accanto al Repertorio Bibliografico Universale. Queste sezioni si specializzano in un tipo di documento come quelli del Musée international de la presse (Museo internazionale della stampa) o dell'Institut international de photographie (Istituto internazionale di fotografia). Ma ugualmente in sezioni specializzate su un soggetto: L'Office de documentation aéronautique (Ufficio di documentazione aeronautica), l'Institut polaire (Istituto polare) o ancora l'Office de documentation sur le questions concernant le femme (Uffici di documentazione sulle questioni della donna). Il concetto di documentazione è nato e, nel 1908, l'IIB convoca la prima conferenza internazionale di bibliografia e di documentazione. Gli archivi dell'istituzione, proprietà della Fédération Wallonie- Bruxelles, sono conservati al Mundaneum, centro di archivi a Mons.
Étienne-Gabriel Peignot (Arc-en-Barrois, 15 maggio 1767 – Digione, 14 agosto 1849) è stato un bibliografo francese.
La Biblioteca Medicea Laurenziana, anticamente chiamata Libreria Laurenziana, è una delle principali raccolte di manoscritti al mondo, nonché un importante complesso architettonico di Firenze, disegnato da Michelangelo Buonarroti tra il 1519 e il 1534. Essa custodisce 68.405 volumi a stampa, 406 incunaboli, 4.058 cinquecentine e, soprattutto, 11.044 pregiatissimi manoscritti, nonché la maggiore collezione italiana di papiri egizi. Vi si accede dai chiostri della basilica di San Lorenzo a Firenze, da cui il nome Laurenziana. Medicea deriva invece dal fatto di essere nata dalle collezioni librarie di membri della famiglia Medici. Tra le più importanti opere ricordiamo: la Littera Florentina del VI sec dC, Codice Squarcialupi, Codice Fiorentino, Bibbia Amiatina, i Dialoghi platonici in carta bona di Lorenzo il Magnifico, e il Virgilio Laurenziano.
Alfred Wotquenne (Lobbes, 25 gennaio 1867 – Antibes, 25 settembre 1939) è stato un bibliografo e musicologo belga, conosciuto principalmente per i suoi cataloghi delle opere di Carl Philipp Emanuel Bach e di Christoph Willibald Gluck.
Il fenomeno storico della Resistenza italiana, per la sua importanza e per la sua complessità, ha stimolato la produzione di una enorme massa di pubblicazioni fin dall'immediato dopoguerra, costituita da memorie di partecipanti diretti delle due parti, opere narrative di fantasia, analisi sociologiche, saggi storici, ricostruzioni storiche scientifiche, dizionari ed enciclopedie, raccolte documentarie, lavori dedicati alla storia locale, opere di storia orale. Si riporta un ampio ma non esaustivo elenco.
La storia suffragio femminile in Italia vede il suo inizio nell’anno della sua Unità, giacché il nuovo regno introduce forti limitazioni rispetto ad alcuni stati preunitari, in cui le donne già esercitavano il voto amministrativo. Verso la fine dell'Ottocento, in Italia nascono le prime associazioni per la rivendicazione del diritto di voto alle donne, mentre all'inizio del Novecento vengono fondate le sezioni italiane del Consiglio nazionale delle donne italiane, ramo italiano dell’International Council of Women, e dell’Alleanza femminile Pro-suffragio, sorta in adesione all’International Woman Suffrage Alliance. Dopo varie proposte di legge andate a vuoto, nel 1877 Anna Maria Mozzoni presenta la "Petizione per il voto politico alle donne": è solo la prima di una lunga serie di azioni politiche, ma anche sociali e culturali, che rimangono inascoltate e che non riescono a cambiare lo status quo. Le due guerre mondiali portarono a uno stravolgimento della società italiana: soprattutto con la partecipazione attiva agli scioperi del 1943 e alla Resistenza, le donne entrarono nella storia e diventarono finalmente soggetto politico.In questo contesto, il 1 febbraio 1945 viene emanato il decreto legislativo luogotenenziale n. 23 che conferisce il diritto di voto alle italiane con più di 21 anni, ma l’eleggibilità delle donne viene sancita successivamente, cioè il 10 marzo del 1946. La prima occasione di esercitare appieno il diritto di voto per le donne italiane dunque (dopo le elezioni amministrative comunali) è il Referendum Costituzionale del 2 giugno del 1946.
Questa pagina si propone di raccogliere una bibliografia esaustiva sugli aspetti storici, geografici, artistici e culturali dell'Abruzzo, in modo da avere un insieme di riferimenti pronti per scrivere nuove voci o aggiungere fonti in quelle già esistenti. Titoli di testi eccessivamente specifici possono essere reperiti presso le specifiche voci.
La bibliografia (dal greco βιβλίον biblìon, "libro", e γράφω gràpho, "scrivere", ovvero "libro sui libri", benché i greci non abbiano mai combinato questi termini nel senso odierno) enumerativa (o sistematica) si può intendere: l'elenco di libri, saggi, riviste, articoli su un particolare argomento o su uno specifico autore; l'elenco di pubblicazioni usate e citate nella stesura specialmente di un saggio, di un articolo, di un libro; la scienza che studia la catalogazione sistematica dei libri.Invece la bibliografia definita analitica o critica, altrimenti detta bibliologia, si occupa degli aspetti fisici dei singoli libri come caratteri, impaginazione, carta, ecc..