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Piombino (AFI: /[pjomˈbino]/) è un comune italiano di 33 348 abitanti della provincia di Livorno in Toscana. Centro principale della val di Cornia e principale polo dell'industria siderurgica in Toscana, è il secondo porto della Toscana dopo quello di Livorno. La città conserva numerose testimonianze del suo glorioso passato, dalle origini etrusche al Principato di Piombino di cui era la capitale; la sua lunga storia è sintetizzabile nei monumenti architettonici e nelle opere d'arte che si conservano nel centro storico, al cui splendore contribuirono anche Leonardo da Vinci e Andrea Guardi.
L'Ospedale di San Giacomo in Augusta, detto "degli Incurabili" (noto anche come Arcispedale di San Giacomo degli Incurabili), è uno storico edificio situato nel centro di Roma, all'indirizzo via del Corso 499, adiacente alla Chiesa di San Giacomo in Augusta. Ospedale di origine medievale, fu rifondato nel Cinquecento, nello stesso periodo di altri ospedali degli Incurabili presenti in altre città italiane. Esso venne rivalutato da Ospedale, solo per gli incurabili, e presidio onnitaumaturgico nel 1339, per volontà del cardinale Pietro Colonna, discendente della dinastia dei vassalli dell'imperatore Federico I von Hohenstaufen, detto Barbarossa, che lo aveva requisito rivendicandolo, in quanto bene dinastico imprescrittibile, inalienabile della corona del SRI degli Hohenstaufen, di cui i suoi avi furono vassalli, che comprendeva il palinsesto da Villa Borghese, all'attuale Piazza del Popolo, via Ripetta fino alla Scala Santa e compreso tutto il Vaticano. I Colonna, come del resto i Frangipane, accettarono volentieri che l'Imperatore ripristinasse la sua avita eredità, in cambio comunque di formale acquisto con i soldi della corona tedesca di Barbarossa, ben consapevole che l'omaggio necessitasse di gratitudine, anche se i Colonna lo avrebbero comunque omaggiato, pur di diventare suoi Vassalli .(Monumenta Germaniae Historica ) L'avita plaque dell'Ospedale apposta dall'Imperatore Barbarossa recava la sindone , per stigmatizzare che gli Svevi custodivano la Sindone, totem taumaturgico.Pietro Colonna lo ristrutturò , in seguito, in onore di suo zio Giacomo Colonna, deceduto nel 1318. L'appellativo "in Augusta" deriva dalla vicinanza ai ruderi del Mausoleo dell'Imperatore Augusto divenuti, nel Medioevo, roccaforte della stessa famiglia Colonna. La rifondazione cinquecentesca e la promozione ad Arcispedale, ordinata da Leone X, fu promossa in particolare dell'attività di San Camillo de Lellis, che ne stabilì le Regole e che qui fondò l'ordine dei Ministri degli Infermi (detti anche "camillani"), e dall'attività del cardinal protettore Anton Maria Salviati, che riedificò a struttura e la dotò di un fondo patrimoniale esplicitamente per la sua autonomia economica: questi donò infine la struttura stessa alla città con il vincolo perpetuo di destinazione all'ospedalità. L'edificio dell'Ospedale è situato tra via del Corso (ex via Flaminia e, in seguito, via Lata) e via di Ripetta (ex via Leonina). A sud l'edificio costeggia via Canova (ex via di San Giacomo, poi via delle Tre Colonne), lungo la quale era situato lo studio del celebre scultore Antonio Canova. Dopo un'attività ospedaliera ininterrotta di ben 670 anni, l'ospedale è stato chiuso definitivamente nel 2008 tra aspre critiche, appena dopo un lungo periodo di ristrutturazione. La chiusura, da allora, è stata contestata da diversi comitati e associazioni cittadine.
Livorno (pronuncia: [liˈvorno], ) è un comune italiano di 156 299 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce inoltre un vertice di un "triangolo industriale", la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 260 000 abitanti. È situata lungo la costa del Mar Ligure ed è uno dei più importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico, centro industriale di rilevanza nazionale, da tempo in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2015 come "area di crisi industriale complessa". Tra tutte le città toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione. La città, notevolmente sviluppatasi dalla seconda metà del XVI secolo per volontà dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilità indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunità straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda metà dell'Ottocento. Questa vocazione internazionale portò a identificare la città come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle più importanti capitali di stato dell'epoca. Tra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla città l'appellativo di Montecatini al mare. Livorno è sede dell'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito Italiano, del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre è sede di Direzione Marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.
Il convento di San Francesco Vecchio era un edificio religioso situato a Castiglione della Pescaia. L'edificio religioso fu fatto costruire in epoca medievale, in posizione rialzata nei pressi delle Mura di Castiglione della Pescaia, rispetto al cui tracciato si trovava all'esterno. Presso il convento sorgeva anche uno dei molini a vento che caratterizzavano anticamente il territorio castiglionese. La struttura religiosa tra il periodo tardomedievale e il periodo rinascimentale fu sostituita nelle sue funzioni dal convento di San Francesco Nuovo, che si presentava di dimensioni molto più ampie ed era situato in posizione pianeggiante nei pressi del canale e della primitiva cerchia delle Mura Pisane. A metà Settecento il complesso religioso risultava oramai già in rovina. Del convento di San Francesco Vecchio sono state perse completamente le tracce. La sua esistenza e la sua storia sono documentate in alcuni manoscritti d'epoca, grazie ai quali è stato possibile identificare con approssimazione il luogo della sua ubicazione nei pressi delle mura del borgo alto, ma all'esterno del circuito stesso, lungo l'antica via del Comune. Quasi sicuramente il complesso religioso si trovava non lontano della porta e della chiesa di Santa Maria del Giglio.
Bosa (IPA: [ˈbɔːza], Bosa in sardo o, contratto, 'Osa, pronuncia [ˈɔːza]) è un comune italiano di 7 798 abitanti della provincia di Oristano, nella costa occidentale del centro-nord della Sardegna. Fa parte dell'Unione di comuni della Planargia e del Montiferru Occidentale. È il principale centro abitato della subregione della Planargia e si inserisce, storicamente, nel più vasto territorio del Logudoro, condividendo con quest'ultimo l'utilizzo della variante linguistica del sardo logudorese. Durante il dominio aragonese, ottenne il rango di città regia del quale attualmente permane, con l'abolizione dei privilegi feudali, il titolo onorifico di città. Insieme ad Alghero è sede vescovile della diocesi di Alghero-Bosa.
Bologna (, AFI: /boˈloɲ:a/; Bulåggna, AFI: /buˈlʌɲ:ɐ/, in dialetto bolognese;) è un comune italiano di 394 843 abitanti, capoluogo dell'omonima città metropolitana, a sua volta capoluogo dell'Emilia-Romagna, posta al centro di un'area metropolitana di circa un milione di abitanti. Sede della più antica università del mondo occidentale, ospita numerosi studenti che ne animano la vita culturale e sociale. Nota per le sue torri, i suoi lunghi portici, e un ben conservato centro storico, fra i più estesi d'Italia. La città, i cui primi insediamenti risalirebbero almeno al I millennio a.C., fu un importante centro urbano dapprima sotto gli Etruschi e i Celti, poi sotto i Romani e, nel Medioevo, come libero comune. Capitale settentrionale dello Stato Pontificio a partire dal Cinquecento, ebbe un ruolo molto importante durante il Risorgimento e, durante la seconda guerra mondiale, fu un importante centro della Resistenza. Nel secondo dopoguerra, come buona parte dell'Emilia, è stata governata quasi ininterrottamente da amministrazioni di sinistra. Bologna è un importante nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie del nord Italia, in un'area in cui risiedono importanti industrie meccaniche, elettroniche e alimentari. È sede di prestigiose istituzioni culturali, economiche e politiche, e di uno dei più avanzati quartieri fieristici d'Europa. Nel 2000 è stata "capitale europea della cultura", mentre dal 2006 è "città della musica" UNESCO.