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Zucchero, pseudonimo di Adelmo Fornaciari (Reggio Emilia, 25 settembre 1955), è un cantautore e musicista italiano. Annoverato fra i principali esponenti del blues in Italia, nell'arco di oltre trent'anni di carriera ha riscosso un ragguardevole successo commerciale, vendendo più di 60 milioni di dischi tra album e singoli; le sue tournée mondiali e le frequenti collaborazioni con artisti affermati a livello internazionale – quali Andrea Bocelli, Eric Clapton, Joe Cocker, Miles Davis, B.B. King, Luciano Pavarotti, Sting e Paul Young – hanno contribuito in misura considerevole a estendere la sua popolarità oltre i confini italiani.Sotto il profilo stilistico, la produzione musicale del cantautore emiliano è caratterizzata da una sintesi originale della tradizione melodica mediterranea con elementi derivati dal blues, dal gospel e dal soul, generi tipici del sud degli Stati Uniti d'America.Il suo lavoro gli ha fruttato numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Tenco alla carriera, due World Music Awards, sei IFPI Platinum Europe Awards, una candidatura ai Grammy e l'onorificenza di commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Mia Martini, pseudonimo di Domenica Rita Adriana Bertè, detta Mimì (Bagnara Calabra, 20 settembre 1947 – Cardano al Campo, 12 maggio 1995), è stata una cantante, cantautrice e musicista italiana. È considerata una delle voci più belle ed espressive della musica leggera italiana di sempre, dotata di ampia estensione (tre ottave e tre toni da A2 a Eb6), di grande duttilità per i vari registri di voce e di una vocalità capace di coniugare note passionali a note più dolorose con grande facilità, nonché caratterizzata dal suo essere sofisticata e con una forte intensità interpretativa.Il suo album di debutto, Oltre la collina e il singolo Padre davvero sono giudicati tra i migliori lavori italiani mai realizzati. Successi come Piccolo uomo, Donna sola, Minuetto, Il guerriero, Inno, E stelle stan piovendo, Al mondo, Donna con te, Che vuoi che sia se t'ho aspettato tanto, Per amarti e La costruzione di un amore la consacrano tra le protagoniste della musica italiana negli anni settanta, decennio nel quale raggiunge una grandissima popolarità sia nazionale che internazionale. È l'unica interprete femminile ad aver vinto due Festivalbar consecutivamente, rispettivamente nel 1972 (con Piccolo Uomo) e nel 1973 (con Minuetto).Nel 1977 avvengono due incontri molto importanti: il primo è con Charles Aznavour, sodalizio che culminerà il 10 gennaio 1978 con un recital all'Olympia di Parigi; il secondo incontro è quello col cantautore genovese Ivano Fossati, col quale si instaura un sodalizio artistico e sentimentale che culminerà con l'album Danza nel 1978. Ritorna sulle scene nel 1981, dopo due interventi alle corde vocali che ne modificarono la timbrica vocale e l'estensione. L'anno successivo si presenta al Festival di Sanremo con E non finisce mica il cielo, scritta sempre da Fossati, dove riceve il Premio della Critica, che viene istituito proprio per la sua intensa interpretazione e che dal 1996 anno successivo alla sua prematura scomparsa, prende il nome di Premio della Critica "Mia Martini". Nel 1983 decide di ritirarsi dalle scene a causa di una maldicenza che la terrà fuori dai riflettori fino al 1989, quando si ripresenta sul palco di Sanremo con Almeno tu nell'universo, che la riporta al grande successo. Questi sono anni di grandi collaborazioni costellati da canzoni come Gli uomini non cambiano, La nevicata del '56 e Cu'mme, in coppia con Roberto Murolo ed Enzo Gragnaniello. Ha rappresentato l'Italia all'Eurovision Song Contest per due volte, nel 1977 con Libera e nel 1992 con Rapsodia. Muore il 12 maggio del 1995 a Cardano al Campo all'età di 47 anni, in circostanze mai del tutto chiarite.
Giusy Ferreri, all'anagrafe Giuseppa Gaetana Ferreri (Palermo, 18 aprile 1979), è una cantante italiana. Dopo diverse esperienze musicali con svariate band e come solista, ha raggiunto la notorietà nel 2008 partecipando e classificandosi seconda alla prima edizione italiana del talent show X Factor. Nella sua carriera ha ottenuto vari riconoscimenti, tra i quali un Premio Videoclip Italiano, un Premio Lunezia, un Sanremo Hit Award, due Venice Music Awards, cinque Wind Music Awards e il premio internazionale European Border Breakers Awards. La cantante ha partecipato a tre edizioni del Festival di Sanremo, nel 2011, 2014 e 2017 rispettivamente con Il mare immenso, Ti porto a cena con me e Fa talmente male, e ha vinto insieme con Takagi & Ketra il Wind Summer Festival nel 2018 con Amore e capoeira. Attualmente detiene ben tre record: è la cantante lanciata da un talent show italiano ad avere venduto più copie nel mondo con circa 2,5 milioni di album e singoli, è l’artista che è rimasta più a lungo alla numero 1 della classifica dei singoli italiana (47 settimane, con i brani Non ti scordar mai di me, Novembre, Roma-Bangkok, Amore e capoeira e Jambo) record precedentemente detenuto dalla cantante Madonna con 38 settimane e inoltre è l'unica artista italiana, insieme a Baby K, ad avere ottenuto un disco di diamante per un singolo digitale, grazie a Roma-Bangkok.
La storia della canzone italiana viene comunemente fatta iniziare dagli storici intorno alla metà del XIX secolo, con la pubblicazione di Santa Lucia di Teodoro Cottrau ed Enrico Cossovich: pur trattandosi di una traduzione di una barcarola originariamente scritta in napoletano, questo brano appare come il primo tentativo in assoluto di armonizzare (sia dal punto di vista della melodia, sia dal punto di vista del testo) la tradizione musicale colta con quella di matrice popolare.A differenza di altri paesi, come la Francia (dove le radici del vaudeville derivarono dalla chanson del Cinquecento) o la Germania (con il suo particolare connubio fra musica e poesia, il lied), in Italia per molti anni si è mantenuta una netta separazione fra le composizioni derivanti dalla cosiddetta musica colta (come le romanze da salotto o le operette) e le canzoni popolari in dialetto. In particolare, le tradizioni musicali locali hanno avuto molta difficoltà a superare il proprio confine territoriale, con le significative eccezioni della canzone napoletana e, in forma molto minore, di quella romana e milanese. La separazione fra i due stili iniziò ad attenuarsi solo a cavallo fra XIX e XX secolo (anche con l'influenza del café-concert francese) e poté dirsi superata solo con la fine della Prima guerra mondiale.
Bella ciao è un canto popolare italiano, nato dopo la Liberazione, diventato celeberrimo perché fu idealmente associato al movimento partigiano italiano. Nonostante sia un canto popolare italiano, legato a vicende nazionali, è tuttora noto in molte parti del mondo come canto di resistenza e di libertà.