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Vittorio Fossombroni (Arezzo, 15 settembre 1754 – Firenze, 13 aprile 1844) è stato un matematico, ingegnere, economista, politico e intellettuale italiano.
Leopoldo II Giovanni Giuseppe Francesco Ferdinando Carlo d'Asburgo-Lorena (Firenze, 3 ottobre 1797 – Roma, 29 gennaio 1870) è stato il penultimo granduca di Toscana e l'ultimo granduca regnante de facto.
Palazzo Fossombroni è situato a Firenze, in via Borgognissanti 2 ma è accessibile anche da Via dei Fossi 7/r tramite una corte interna. La parte tergale dell'edificio che da sulla corte si affaccia anche sul Giardino del palazzo, il giardino Fossombroni.
Enrico Falciai Fossombroni (Arezzo, 1º marzo 1825 – Firenze, 26 aprile 1893) è stato un politico italiano. Fu senatore del Regno d'Italia nella XVI legislatura.
Vittorio Fossombroni (Fiume, 3 settembre 1892 – 6 agosto 1963) è stato un politico e avvocato italiano.
Questa è una lista di persone presenti nell'enciclopedia che hanno il prenome Vittorio, suddivise per attività principale.
Ludovico Ariosto (ludoˈviːko aˈrjɔsto, - ariˈɔsto; Reggio Emilia, 8 settembre 1474 – Ferrara, 6 luglio 1533) è stato un poeta, commediografo, funzionario e diplomatico italiano. È considerato nella storia della letteratura italiana ed europea uno degli autori più celebri ed influenti del Rinascimento ed è ritenuto, nel quadro della rifondazione dei generi teatrali, l'iniziatore della commedia "regolare" con Cassaria e I suppositi.Il suo Orlando furioso è tra i poemi più importanti della letteratura cavalleresca quindi è considerato il codificatore della favola romanzesca e tra i massimi esponenti e cantori di Ferrara legati al rinascimento estense con Matteo Maria Boiardo e Torquato Tasso e un seguace dei precetti sulla fondazione di una lingua nazionale italiana dell'amico Pietro Bembo.La sua ottava rima, definita "ottava d'oro", rappresenta una delle massime espressioni raggiunte dalla metrica poetica prima dell'illuminismo e rappresentò l'apice raggiunto dall'umanesimo ferrarese anche con il suo recupero del teatro classico.
La Val di Chiana o Valdichiana, anticamente Valle del Clanis, è una valle di origine tettonica, i cui laghi (Lago di Chiusi e Lago di Montepulciano) sono residui del Pliocene e il cui fondovalle consta di importanti residui alluvionali dal secolo XI, collocata nell'Italia centrale, ricompresa tra le province di Arezzo e Siena, in Toscana, e tra quelle di Perugia e Terni, in Umbria.
Foiano della Chiana è un comune italiano di 9 329 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana.
Regno di Napoli (in latino: Regnum Neapolitanum, in catalano Regne de Nàpols, in spagnolo Reino de Nápoles) è il nome con cui è conosciuto nella storiografia moderna l'antico Stato esistito dal XIV al XIX secolo ed esteso a tutto il meridione continentale italiano. Il suo nome ufficiale era Regnum Siciliae citra Pharum, vale a dire “Regno di Sicilia al di qua del Faro”, in riferimento al Faro di Messina, e si contrapponeva al contemporaneo Regnum Siciliae ultra Pharum, cioè “Regno di Sicilia al di là del Faro”, che si estendeva sull'intera isola di Sicilia. In epoca normanna, il Regno di Sicilia era organizzato in due macro-aree: la prima, che includeva i territori siciliani e calabresi, costituiva il Regno di Sicilia propriamente detto; la seconda, che includeva i restanti territori peninsulari, costituiva il Regno di Puglia, allorquando il territorio era parte integrante del Regno normanno di Sicilia. Quest'ultimo Stato fu istituito nel 1130, con il conferimento a Ruggero II d'Altavilla del titolo di Rex Siciliae dall'antipapa Anacleto II, titolo confermato nel 1139 da papa Innocenzo II. Il nuovo Stato insisteva così su tutti i territori del Mezzogiorno, attestandosi come il più ampio degli antichi Stati italiani. Alla stipula della Pace di Caltabellotta (1302) seguì la formale divisione del regno in due: Regnum Siciliae citra Pharum (noto nella storiografia come Regno di Napoli) e Regnum Siciliae ultra Pharum (anche noto per un breve periodo come Regno di Trinacria e noto nella storiografia come Regno di Sicilia). Pertanto questo trattato può essere considerato l'atto di fondazione convenzionale dell'entità politica oggi nota come Regno di Napoli. Il regno, come Stato sovrano, vide una grande fioritura intellettuale, economica e civile sia sotto le varie dinastie angioine (1282-1442), sia con la riconquista aragonese di Alfonso I (1442-1458), sia sotto il governo di un ramo cadetto della casa d'Aragona (1458-1501); allora la capitale Napoli era celebre per lo splendore della sua corte e il mecenatismo dei sovrani. Nel 1504 la Spagna unita sconfisse la Francia, e il regno di Napoli fu da allora unito dinasticamente alla monarchia spagnola, insieme a quello di Sicilia, fino al 1707: entrambi furono governati come due vicereami distinti ma con la dicitura ultra et citra Pharum e con la conseguente distinzione storiografica e territoriale tra Regno di Napoli e Regno di Sicilia. Benché i due regni, nuovamente riuniti, ottennero l'indipendenza con Carlo di Borbone già nel 1734, l'unificazione giuridica definitiva di entrambi i regni si ebbe solo nel dicembre 1816, con la fondazione dello Stato sovrano del Regno delle Due Sicilie. Il territorio del Regno di Napoli inizialmente corrispondeva alla somma di quelli delle attuali regioni italiane di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e comprendeva anche alcune aree dell'odierno Lazio meridionale ed orientale appartenenti fino al 1927 alla Campania, ovvero all'antica provincia di Terra di Lavoro (circondario di Gaeta e circondario di Sora), ed all'Abruzzo (circondario di Cittaducale).