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Il Marocco (AFI: /maˈrɔkko/), ufficialmente Regno del Marocco (in arabo: المملكة المغربية, al-Mamlaka al-Maghribiyya, ovvero "Regno maghrebino"; in berbero: ⵜⴰⴳⴻⵍⴷⵉⵜ ⵏ ⵍⵎⴻⵖⵔⵉⴱ, Tageldit n Lmeɣrib), è uno Stato dell'Africa settentrionale, situato all'estremità più occidentale della regione del mondo arabo denominata Maghreb (traducibile in "Occidente"). Il toponimo Marocco deriva dal nome della città di Marrakech, traslitterazione francofona dell'arabo Marrākeš, derivato a sua volta dal termine berbero Mur-Akush (ossia Terra di Dio), che nel Medioevo era conosciuta in Europa come "Città di Marocco" (Cité de Maroc, Ciutat de Marroc, ecc.); il nome di Marrakech (o anche Marrakesh) venne assegnato alla città dal suo fondatore Yūsuf ibn Tāshfīn. Le coste sono bagnate dal Mar Mediterraneo e dallo Stretto di Gibilterra nella parte settentrionale, dall'Oceano Atlantico in tutto il tratto a ovest, mentre i confini terrestri sono con la sola Algeria a est e sud-est, e con la Mauritania a sud (poiché il Marocco rivendica la propria sovranità sul Sahara Occidentale), oltre che con le exclave spagnole di Ceuta, Melilla e la penisola di Peñón de Vélez de la Gomera a nord. Si tratta di una monarchia costituzionale: il sovrano è Mohammed VI, e il capo del governo è Saâdeddine El Othmani (PJD). Le lingue ufficiali del Paese sono l'arabo e il berbero (divenuta ufficiale insieme con l'arabo nella nuova costituzione). L'arabo è la lingua più parlata in Marocco, poiché anche i madrelingua berberi conoscono la lingua araba per il culto proprio dell'Islam. Il francese è la seconda lingua del paese ampiamente diffusa e parlata da una parte rilevante della popolazione, è anche la lingua prevalente nell'amministrazione, nell'economia e nella didattica.
Il Marocco spagnolo o, ufficialmente, Protettorato spagnolo del Marocco (in spagnolo: Marruecos español o Protectorado español de Marruecos; in arabo: حِمَاية إسبَانِيَا بالمَغْربْ, Himāyat Isbāniyā bi-l-Maghrib) è stata la porzione del Marocco amministrata dalla Spagna in regime di protettorato dal 1912 al 1956.
Maghreb (in berbero: ⵜⴰⵎⴰⵣⵖⴰ, Tamazɣa; in arabo: المغرب, al-Maghrib, "luogo del tramonto") indica l'area geografica più a ovest del Nordafrica che si affaccia sul mar Mediterraneo e sull'oceano Atlantico; originariamente riguardava la fascia di terra tra la catena montuosa dell'Atlante e il mar Mediterraneo (nord della Tunisia, l'Algeria e Marocco); in certe fonti sono incluse anche al-Andalus e la Sicilia islamica.
L'Africa è uno dei continenti nei quali vengono suddivise le terre emerse del pianeta Terra, il terzo per estensione dopo l'Asia e le due Americhe. Il suo territorio costituisce un'appendice sudoccidentale della grande massa continentale eurasiatica; si estende su circa 30 milioni di chilometri quadrati a cavallo dell'Equatore, che lo taglia in due nella parte centrale determinando l'esistenza di due metà quasi speculari. Dal punto di vista fisico, il territorio africano appare caratterizzato da estesissimi spazi tabulari, privi di significativi rilievi tranne che in alcune zone marginali; esiste un netto dualismo fra la parte centro-settentrionale, caratterizzata prevalentemente da bassopiani occasionalmente movimentati da rilievi, e la parte meridionale e orientale, dove invece si estende un vastissimo altopiano tabulare che digrada verso le coste con ripide scarpate. Nell'Africa orientale si allunga per oltre 6.000 chilometri la Great Rift Valley, una successione di profonde fosse tettoniche originatesi dal processo geologico, tuttora in atto, della separazione della placca africana da quella araba. I maggiori fiumi africani hanno dimensioni che li collocano ai primi posti nella graduatoria mondiale all'oceano Atlantico il Congo, che drena un vastissimo bacino nell'Africa centrale, e il Niger, il maggior fiume dell'Africa nordoccidentale. Il versante mediterraneo è dominato dal corso del fiume Nilo, lungo più di 6.000 chilometri, che attinge le sue acque addirittura dalle regioni equatoriali dell'Africa orientale e attraversa per tutta la sua estensione latitudinale il Sahara orientale, prima di sfociare in territorio egiziano con un vasto delta; il maggiore fiume del versante indiano è invece lo Zambesi, che attraversa l'Africa meridionale. Estese aree nelle zone più interne del continente sono endoreiche e tributano a bacini interni la cui superficie dipende linearmente dalla portata dei fiumi che li alimentano. Vastissime aree, infine, soprattutto in corrispondenza del Sahara, sono talmente aride da non avere uno scorrimento superficiale di acqua (zone areiche): in queste regioni i letti fluviali sono relitti di epoche passate in cui le precipitazioni erano maggiori. L'Africa è caratterizzata dall'assoluta prevalenza dei climi caldi, data la collocazione prevalentemente tropicale del suo territorio. Una vastissima fascia, all'incirca dai 15°N ai 25°S, ha un clima tropicale caratterizzato dall'alternanza di stagioni piovose e secche secondo le oscillazioni annuali della zona di convergenza intertropicale, con precipitazioni che generalmente decrescono allontanandosi dall'Equatore; nella vastissima fascia settentrionale, estesa longitudinalmente su quasi 9.000 chilometri, la diminuzione delle precipitazioni porta a condizioni di estrema aridità che hanno originato il deserto del Sahara, il maggiore della Terra. Condizioni climatiche mediterranee caratterizzano le estreme fasce costiere nordoccidentale (la regione del Maghreb) e sudoccidentale, in territorio sudafricano. Dal punto di vista degli ecosistemi, in Africa si ha il passaggio dalle foreste pluviali della zona equatoriali, pressoché sempre umida, a vaste aree di savana più o meno ricca e arborata man mano che ci si allontana dall'Equatore. Steppe più o meno aride caratterizzano le zone a minori precipitazioni; nelle regioni più asciutte si ha invece una totale assenza di vegetazione, tranne dove le piante (eccezionalmente adattate all'aridità) riescono a raggiungere falde sotterranee. Le aree marginali a clima mediterraneo sono caratterizzate dalla tipica vegetazione a macchia, che su vaste estensioni è stata acquisita all'agricoltura con colture specializzate (vite e olivo).
Il Marocco è un Paese dell'Africa settentrionale che confina con l'Algeria a E e a SE, con il Sahara Occidentale a SO e si affaccia a NE al Mar Mediterraneo, a NO e a O all'Oceano Atlantico. Si estende su una superficie di 458.745km².
Siracusa (AFI: [siraˈkuːza], ; Sarausa in siciliano) è un comune italiano di 118 332 abitanti, capoluogo del libero consorzio comunale omonimo, in Sicilia. Posta sulla costa sud-orientale dell'isola, Siracusa possiede una storia millenaria: annoverata tra le più vaste metropoli dell'età classica, primeggiò per potenza e ricchezza con Atene, la quale tentò invano di assoggettarla. Fu la patria del matematico Archimede, che si pose a capo della sua difesa durante l'assedio dei Romani nel 212 a.C. Siracusa fu per secoli la città capitale della Sicilia, fino alla conquista da parte degli Arabi, avvenuta nell'878. Trasformatasi in epoca spagnola in una fortezza, il suo centro storico, Ortigia, assunse l'odierno aspetto barocco con la ricostruzione intrapresa a seguito del violento terremoto del 1693. Durante la Seconda guerra mondiale, nell'anno 1943, venne firmato a sud-ovest di Siracusa, in contrada Santa Teresa Longarini, l'armistizio che sanciva la cessazione delle ostilità tra il Regno d'Italia e le forze alleate degli anglo-americani; passato alla storia come l'armistizio di Cassibile.Caratterizzata da ingenti ricchezze storiche, architettoniche e paesaggistiche, la città di Siracusa è stata dichiarata dall'UNESCO nel 2005, congiuntamente alle Necropoli Rupestri di Pantalica, patrimonio dell'umanità.
Benevento (AFI: [beneˈvɛnto], ; Beneviénte in dialetto beneventano) è un comune italiano di 57 962 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Campania. Chiamata inizialmente Maloenton dalle native popolazioni osco-sannitiche, per poi essere rinominata dagli antichi romani prima Maleventum e infine Beneventum, la città vanta un cospicuo patrimonio storico-artistico e archeologico, frutto delle varie dominazioni ed affiliazioni susseguitesi nel corso della sua storia. Dal giugno del 2011 la chiesa di Santa Sofia, edificata nel 760 dal duca longobardo Arechi II, è entrata a far parte del patrimonio dell'umanità UNESCO all'interno del sito seriale Longobardi in Italia: i luoghi del potere. Simbolo della città è l'arco di Traiano che risulta essere uno degli archi trionfali romani con rilievi meglio conservati. È sede dell'arcidiocesi di Benevento.
Pordenone (IPA: [pordeˈnone], , Pordenon in friulano e in veneto, Portenau in tedesco) è un comune italiano di 51 794 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Principale città del Friuli occidentale (o destra Tagliamento), posta lungo le sponde del fiume Noncello (il cui breve decorso confluisce poco oltre nel fiume Meduna, principale affluente del Livenza), al centro di un'area urbana di circa 86 000 abitanti costituita con il comune di Cordenons, a est, e quello di Porcia, a ovest, la sua passata vocazione portuale si evidenzia nel nome Portus Naonis (in latino "porto del [fiume] Naone" [o "Noncello"]). Già capoluogo dell'omonima provincia, è sede dell'omonimo ente di decentramento regionale (EDR), istituito con Legge regionale 29 novembre 2019, n. 21 ("Esercizio coordinato di funzioni e servizi tra gli enti locali del Friuli Venezia Giulia e istituzione degli Enti di decentramento regionale"), ed operativo dal 1º luglio 2020. Anche a seguito della soppressione della provincia, il comune di Pordenone (come quelli di Trieste, Gorizia e Udine) mantiene comunque le prerogative connesse alla qualificazione di "capoluogo di provincia".
Il Sahara Occidentale è una regione del Nordafrica, ex colonia spagnola, il cui territorio è conteso tra il Marocco e il Fronte Polisario; quest'ultimo ne ha dichiarato l'indipendenza proclamando la Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi.
Ancona (AFI: /anˈkona/, ; Ancona in anconitano) è un comune italiano di 98 866 abitanti, capoluogo della provincia omonima e delle Marche. Affacciata sul mar Adriatico, possiede uno dei maggiori porti italiani. Città d'arte ricca di monumenti e con 2400 anni di storia, è uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione. Protesa verso il mare, la città sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge il più ampio porto naturale dell'Adriatico centrale. I Greci di Siracusa, che fondarono la città nel 387 a.C., notarono la forma di questo promontorio e per questo motivo chiamarono la nuova città Ἀγκών, Ankón, che in greco significa "gomito". L'origine greca di Ancona è ricordata dall'appellativo con la quale è conosciuta: la "città dorica".
Fatema Mernissi, nota anche con il nome Fatima (in arabo: فاطمة مرنيسي; Fès, 27 settembre 1940 – Rabat, 30 novembre 2015), è stata una scrittrice e sociologa marocchina.
I Berberi o, nella loro stessa lingua, Imaziɣen o Imazighen (al singolare Amaziɣ), che significherebbe in origine "uomini liberi", sono, propriamente, le popolazioni autoctone di quei territori nord-africani conosciuti con la denominazione di Tamazɣa, corrispondente agli stati di Marocco, Algeria, Tunisia, Libia e Mauritania. Per una serie di motivi storico-ideologici, nei sopraccitati paesi, si è soliti designare con tale nome solamente coloro che siano di lingua madre berbera (tamaziɣt). Il nome berbero deriva dal termine francese berbère, a sua volta derivato dal vocabolo arabo barbar, il quale, probabilmente, non fa che riprodurre la parola greco-romana barbaro (che designava chi non parlava il latino o il greco). Si veda per esempio Sallustio, nel suo Bellum Iugurthinum in cui la lingua dei Libi è definita "barbara lingua" (cap. 18).
Elisabetta Bartuli (Il Cairo, 1955) è una traduttrice italiana.
La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari diffusi in alcuni Paesi del bacino mediterraneo, ispirato alle abitudini alimentari di Spagna, Italia e Grecia negli anni '60. La dieta venne riconosciuta dall'UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell'umanità nel 2010. Il regime alimentare si fonda su alimenti il cui consumo è abituale in Paesi del bacino mediterraneo, in una proporzione che privilegia cereali, frutta, verdura, semi, olio di oliva, rispetto ad un più raro uso di carni rosse e grassi animali (grassi saturi), mentre presenta un consumo moderato di pesce, carne bianca (pollame), legumi, uova, latticini, vino rosso, dolci. Già alcuni dietologi medici - come il francese Paul Carton o lo svizzero Maximilian Bircher-Benner - avevano avanzato alcune ipotesi sugli effetti di un regime alimentare con limitato consumo di alimenti di origine animale come latticini, carne, uova. Il concetto di dieta mediterranea è stato introdotto e studiato inizialmente dal fisiologo statunitense Ancel Keys. La dieta mediterranea è associata a una riduzione della mortalità per tutte le cause negli studi osservazionali. La dieta mediterranea può aiutare con la perdita di peso nelle persone obese.[1]