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Questa è la lista dei personaggi di My Hero Academia, manga scritto e disegnato da Kōhei Horikoshi. Gli stessi compaiono anche nella serie televisiva maga e nei media derivati.
Silvestro II, nato Gerberto di Aurillac (Aurillac, 940-950 circa – Roma, 12 maggio 1003), è stato il 139º papa della Chiesa cattolica, dal 999 alla morte, il primo di nazionalità francese. Prolifico studioso del X secolo, entrato in contatto con la cultura araba, ne introdusse le conoscenze di aritmetica e astronomia in Europa, dimostrando grande versatilità sia nelle scienze applicate, sia in quelle teorico-filosofiche. Si fece conoscere da papi e imperatori per la sua cultura, insegnando a Reims e raggiungendo i più alti vertici ecclesiastici a Reims (il cui arcivescovado fu però contestato canonicamente), a Ravenna, e poi a Roma quale sommo pontefice. Guida ed educatore del giovane imperatore Ottone III, cercò insieme a lui di restaurare l'ordine politico e religioso nell'Europa del Saeculum obscurum, idealizzando una renovatio imperii. Il suo pontificato, per quanto breve, fu estremamente attivo dal punto di vista missionario, nelle disposizioni canoniche relative alla morale religiosa, e nella difesa della cristianità in generale. Fu riabilitato da Cesare Baronio nei suoi Annales Ecclesiastici, permettendo agli studiosi e al clero di scoprire l'alto valore intellettuale e politico di cui si fece portavoce papa Silvestro II.
L'introversione è un orientamento tipologico della personalità caratterizzato da un ricco corredo emozionale che, comportando un rapporto con la realtà prevalentemente intuitivo ed empatico, obbliga il soggetto a interrogarsi, in maniera più o meno organizzata intellettivamente, sulla complessità che si cela dietro le apparenze, e quindi interferisce, in misura diversa, sull'adattamento al mondo così com'è.
Ettore Majorana (Catania, 5 agosto 1906 – Italia, 27 marzo 1938 (morte presunta) o in località ignota dopo il 1959) è stato un fisico e accademico italiano. Operò principalmente come teorico della fisica all'interno del gruppo di fisici noto come i "ragazzi di via Panisperna": le sue opere più importanti hanno riguardato la fisica nucleare e la meccanica quantistica relativistica, con particolari applicazioni nella teoria dei neutrini. La sua improvvisa e misteriosa scomparsa, avvenuta nella primavera del 1938, suscitò numerose speculazioni riguardo al possibile suicidio o allontanamento volontario, e le sue reali motivazioni, a causa anche della sua personalità e fama di geniale fisico teorico.
La cultura hacker è una sottocultura formata da individui che amano la sfida intellettuale cercando di superare creativamente i limiti imposti dai sistemi software così da ottenere risultati nuovi e intelligenti.Il fenomeno deriva dalla vivacità culturale di alcuni studiosi operanti al MIT fatti dagli studenti per dimostrare la loro attitudine tecnica e la loro spiccata intelligenza. Pertanto, la cultura hacker è emersa originariamente nel mondo accademico negli anni '60 attorno al Tech Model Railroad Club (TMRC) del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e al MIT Artificial Intelligence Laboratory.
L'intelligenza collettiva è un concetto diffuso dallo studioso francese Pierre Lévy. Ad esso ha dedicato il libro L'intelligenza collettiva. Per un'antropologia del cyberspazio (1994). Nel saggio, Levy ripercorre le riflessioni e le indagini che ha condotto a partire dai primi anni novanta presso il centro di ricerca sull'intelligenza collettiva dell'Università di Ottawa. Sebbene il termine sia stato definito per la prima volta da Douglas C. Engelbart nel 1962, in un articolo dal titolo Augmenting Human Intellect. A Conceptual Framework, Pierre Levy è colui che maggiormente ha approfondito e studiato le potenzialità di questa capacità umana, contribuendo alla sua divulgazione in ambito sociologico.
Benché i ricercatori nel campo non ne abbiano ancora dato una definizione ufficiale (considerabile come universalmente condivisa dalla comunità scientifica), alcuni identificano l'intelligenza (in questo caso l'intelligenza pratica) come la capacità di un agente di affrontare e risolvere con successo situazioni e problemi nuovi o sconosciuti; nel caso dell'uomo e degli animali, l'intelligenza pare inoltre identificabile anche come il complesso di tutte quelle facoltà di tipo cognitivo o emotivo che concorrono o concorrerebbero a tale capacità. Per alcune scuole di pensiero, soprattutto antiche, la sede dell'intelligenza non è il cervello e la si identifica come la qualità, esclusivamente umana, di capire un fenomeno e le sue relazioni con tutti gli aspetti non apparenti che interagiscono con tale fenomeno, la capacità quindi di leggervi dentro. Tradizionalmente attribuita alle sole specie animali, oggi l'intelligenza viene da alcuni attribuita, in misura minore, anche alle piante, mentre il campo di ricerca dell'intelligenza artificiale tenta di creare delle macchine che siano in grado di riprodurre o di simulare l'intelligenza umana.
L'intelligenza emotiva è un aspetto dell'intelligenza legato alla capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed altrui emozioni. L'intelligenza emotiva è stata trattata la prima volta nel 1990 dai professori Peter Salovey e John D. Mayer nel loro articolo “Emotional Intelligence”. Definiscono l'intelligenza emotiva come “La capacità di controllare i sentimenti ed emozioni proprie ed altrui, distinguere tra di esse e di utilizzare queste informazioni per guidare i propri pensieri e le proprie azioni”. Nell'articolo alla figura 1, viene presentato un diagramma che concettualizza l'intelligenza emotiva, dimostrando che è composta da tre rami principali: Valutazione ed espressione delle emozioni Regolazione delle emozioni Utilizzo delle emozioniTale definizione iniziale è stata poi successivamente aggiornata in quanto appariva imprecisa e priva di un ragionamento sui sentimenti, trattando solo la percezione e la regolazione delle emozioni. È quindi stata definita come segue: "L'intelligenza emotiva coinvolge l'abilità di percepire, valutare ed esprimere un'emozione; l'abilità di accedere ai sentimenti e/o crearli quando facilitano i pensieri; l'abilità di capire l'emozione e la conoscenza emotiva; l'abilità di regolare le emozioni per promuovere la crescita emotiva e intellettuale”. Il tema dell'intelligenza emotiva è stato successivamente trattato nel 1995 da Daniel Goleman nel libro "Emotional Intelligence" tradotto in italiano nel 1997 "Intelligenza emotiva: che cos'è e perché può renderci felici". Grazie a questo libro quindi anche in Italia il tema dell'intelligenza emotiva ha iniziato ad essere utilizzato e studiato sia in ambito psicologico, sia in ambito organizzativo/aziendale.
Il quoziente d'intelligenza o quoziente intellettivo (QI), è un punteggio, ottenuto tramite uno dei molti test standardizzati, che si prefigge lo scopo di misurare o valutare l'intelligenza, ovvero lo sviluppo cognitivo dell'individuo. Persone con QI basso sono a volte inserite in speciali progetti di istruzione.
La teologia cristiana è la disciplina che studia il Dio del Cristianesimo e il suo relazionarsi con l'uomo nell'arco dell'intera storia della salvezza, culminata con la missione e il sacrificio redentore di Gesù Cristo.
Silvio Graziadio Cusin (Trieste, 4 agosto 1922 – Trieste, 23 ottobre 2013) è stato uno psicoanalista italiano formatosi in ambito junghiano. È stato docente universitario a Milano e Trieste. Ha diretto per 13 anni come psicologo ospedaliero il Servizio di Psicologia degli Ospedali Riuniti di Trieste. È stato uno dei pionieri della psicologia del lavoro sviluppando i test di personalità nel contesto italiano.
La neurosociologia è la disciplina che studia le interazioni sociali e la socializzazione in rapporto alle strutture e alle funzioni del sistema nervoso. Da questo studio nascono e si perfezionano metodi e strategie di intervento negli ambiti dell’educazione, del disagio sociale, della devianza, della criminalità, della salutogenesi, dell’integrazione e della cooperazione (Blanco, 2016). Secondo Jonathan Turner, la neurosociologia indaga come il cervello umano influisce sulla complessa serie di forze che guidano l'interazione umana e l'organizzazione sociale e, viceversa, come i processi sociali influenzano le funzioni neurali. Questo studio richiede la comprensione dell'evoluzione e del funzionamento del cervello umano. La neurosociologia si pone in stretta relazione con le neurobiologia (e le sue branche) e la psicologia sociale.
Definizioni specifiche possono essere date focalizzandosi o sui processi interni di ragionamento o sul comportamento esterno del sistema intelligente e utilizzando come misura di efficacia o la somiglianza con il comportamento umano o con un comportamento ideale, detto razionale: Agire umanamente: il risultato dell’operazione compiuta dal sistema intelligente non è distinguibile da quella svolta da un umano. Pensare umanamente: il processo che porta il sistema intelligente a risolvere un problema ricalca quello umano. Questo approccio è associato alle scienze cognitive. Pensare razionalmente: il processo che porta il sistema intelligente a risolvere un problema è un procedimento formale che si rifà alla logica. Agire razionalmente: il processo che porta il sistema intelligente a risolvere il problema è quello che gli permette di ottenere il miglior risultato atteso date le informazioni a disposizione.L'intelligenza artificiale è una disciplina dibattuta tra scienziati e filosofi poiché manifesta aspetti etici oltre che teorici e pratici. Stephen Hawking nel 2014 ha messo in guardia riguardo ai pericoli dell'intelligenza artificiale, considerandola una minaccia per la sopravvivenza dell'umanità. Il 2 agosto dello stesso anno anche Elon Musk ha twittato: «Dobbiamo essere super attenti all'intelligenza artificiale. Potenzialmente più pericolosa del nucleare.»
Alberto Magno di Bollstädt, O.P., detto Doctor Universalis, conosciuto anche come Alberto il Grande o Alberto di Colonia (Lauingen, 1206 – Colonia, 15 novembre 1280), è stato un vescovo cattolico, scrittore e filosofo tedesco appartenente all'ordine domenicano. È considerato il più grande filosofo e teologo tedesco del medioevo sia per la sua grande erudizione che per il suo impegno nel tenere distinto l'ambito filosofico da quello teologico. Tra le discipline di cui è stato grande studioso ci sono la logica, la fisica, l'astronomia, la biologia, la mineralogia, la chimica, oltre che le discipline filosofiche. Egli ha consentito all'Occidente, come fecero anche Severino Boezio e Giacomo da Venezia, di penetrare nei testi di Aristotele. Fu, inoltre, il maestro di Tommaso d'Aquino. La Chiesa cattolica lo venera come santo protettore degli scienziati e dottore della Chiesa.