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La storia di Legnano nel XIX secolo è stata caratterizzata dagli eventi che hanno portato alla trasformazione dell'antico borgo agricolo legnanese in moderna città industriale. La nascita dell'industria a Legnano, comune italiano della città metropolitana di Milano, in Lombardia, ha trovato un decisivo aiuto, per il suo sviluppo, nell'antica tradizione artigianale domestica della zona, nella presenza di antiche e rilevanti vie di comunicazione, nella successiva costruzione di nuove strade e ferrovie, nella presenza di personalità che possedevano cospicui capitali da investire e nella presenza dell'acqua dell'Olona, fondamentale per alcuni processi industriali, nonché di mulini lungo il fiume, la cui forza motrice passò dall'essere utilizzata per fini agricoli a venire impiegata nella movimentazione dei macchinari industriali. La prima fase di industrializzazione di Legnano, che è avvenuta nella parte iniziale del XIX secolo e che è stata caratterizzata da un sistema produttivo pre-capitalistico, è stata poi seguita da una modernizzazione dei processi di produzione. Negli anni cinquanta e sessanta del XIX secolo si ebbe infatti la transizione tra un sistema produttivo protoindustriale a uno industriale. Ciò ha dato inizio a Legnano, dalla seconda metà del secolo, alla seconda fase della rivoluzione industriale, che ha portato alla nascita di vere e proprie fabbriche tessili e meccaniche nel senso moderno del termine. Le prime attività capitalistiche che gradualmente si sono costituite sono state le filature, che hanno tratto origine dalle attività protoindustriali nate nei primi decenni del XIX secolo; alcune di esse sono cresciute notevolmente fino a essere annoverate tra i principali cotonifici lombardi. Al termine del processo di trasformazione dell'antico borgo agricolo in moderna città industriale, Legnano ha assunto il soprannome di "piccola Manchester" d'Italia, titolo conteso in zona con la confinante e altrettanto industrializzata Busto Arsizio. Il ritmo e la portata di questa trasformazione hanno avuto pochi altri esempi paragonabili nel continente europeo.
Un'organizzazione non a scopo di lucro è un'organizzazione che, non avendo scopi di lucro e non essendo destinata alla realizzazione di profitti, reinveste gli utili interamente per gli scopi organizzativi.
Con il termine orientamento sessuale si indica l'attrazione emozionale, romantica e/o sessuale di una persona verso individui di sesso opposto, dello stesso sesso o entrambi. Il termine può inoltre fare riferimento ad un senso d'identità sociale che la persona si crea sulla base di queste attrazioni, dei comportamenti che ne derivano e dell'appartenenza ad una comunità di persone che condividono il suo stesso orientamento sessuale. È importante notare che l'orientamento sessuale è cosa distinta dal sesso biologico, dall'identità di genere e dal ruolo di genere; essi infatti definiscono, rispettivamente, il sesso genetico di una persona determinato dai cromosomi sessuali, il genere a cui sente di appartenere (ovvero se la persona identifica sé stessa come maschio, femmina o altro genere) e le norme sociali sul comportamento di uomini e donne relative ad una determinata cultura ed epoca.Il concetto di orientamento sessuale è applicabile anche a numerose specie del mondo animale, dove sono riscontrati gli stessi tipi di orientamento che sono presenti anche nell'uomo; tuttavia la sessualità animale è differente da specie a specie e da quella umana, e creare parallelismi precisi tra di esse è difficile.
L'impresa sociale, nell'ordinamento giuridico italiano, è una delle fattispecie rientranti nel più ampio contesto degli Enti del Terzo settore (ETS) (D. Lgs 117/17). Ai sensi del D. Lgs 112/17 (che ha sostituito il precedente D. Lgs 155/06), articolo 1, possono acquisire la qualifica di impresa sociale "tutti gli enti privati, inclusi quelli costituiti nelle forme di cui al libro V del Codice Civile, che esercitano in via stabile e principale un'attività d'impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, adottando modalità di gestione responsabili e trasparenti e favorendo il più ampio coinvolgimento dei lavoratori, degli utenti e di altri soggetti interessati alle loro attività".
Federico Gelli (Castelnuovo di Val di Cecina, 25 novembre 1962) è un politico e medico italiano. È medico specializzato in sanità pubblica ed è deputato della XVII legislatura, eletto nella Circoscrizione Toscana nella lista del Partito Democratico.
Per economia – dal greco οἶκος (oikos), "casa" inteso anche come "beni di famiglia", e νόμος (nomos) "norma" o "legge" – si intende sia l'organizzazione dell'utilizzo di risorse scarse (limitate o finite) quando attuata al fine di soddisfare al meglio bisogni individuali o collettivi, sia un sistema di interazioni che garantisce un tale tipo di organizzazione, sistema detto anche sistema economico. I soggetti che creano tali sistemi di organizzazione possono essere persone, organizzazioni o istituzioni. Normalmente si considerano i soggetti (detti anche "agenti" o "attori" o "operatori" economici) come attivi nell'ambito di un dato territorio; peraltro si tiene conto anche delle interazioni con altri soggetti attivi fuori dal territorio.
L'AICS – Associazione Italiana Cultura e Sport è un'associazione senza scopo di lucro costituita nel 1962 a Roma. È classificata tra gli Enti nazionali di Promozione Sportiva (EPS). Nel corso degli anni ha esteso i suoi campi d'interesse agli ambiti di solidarietà, cultura, politiche sociali, Terzo Settore, turismo sociale, ambiente, attenzione verso gli emarginati ed i diversamente abili, protezione civile e formazione.
In Italia, con la formula comunicazione sociale si è inteso, negli ultimi anni, un insieme di fenomeni e realtà molto diverse. Nel passato molti autori che si sono occupati dei processi comunicativi hanno inteso il termine sociale nel senso di diffuso o comune, utilizzando comunicazione sociale come sinonimo di comunicazione, cioè con questa formula si indicava la comunicazione diffusa nella società. Anche la Chiesa Cattolica la utilizza in questo senso, in sostanza indicando con comunicazione sociale tutte quelle realtà e quegli studi che normalmente, nella letteratura scientifica e nelle università pubbliche vengono etichettati semplicemente come scienze della comunicazione o come media studies. Più recente e più specifico un utilizzo della formula ricavata essenzialmente dalla pubblicità sociale e dalle campagne di pubblica utilità. Una comunicazione, realizzata principalmente attraverso spot radiotelevisivi o messaggi mirati al grande pubblico finalizzati a promuovere alcuni argomenti, atteggiamenti o comportamenti. Sostanzialmente, quindi, un tipo di comunicazione che ha come obiettivo delle finalità collettive ed è quindi da inserire nell'ambito della comunicazione pubblica e quindi realizzata principalmente dalle pubbliche amministrazione ma anche da organizzazioni non profit e imprese private. Lo spostamento dal riferimento alle campagne sociali al parlare di comunicazione sociale, formule intese ancora oggi come sostanzialmente sinonime, coincide con l'allargamento dello spettro di strumenti, linguaggi e contenuti utilizzati che vedono aggiungersi alle campagne radio-televisive e a numerosi altri canali e modalità di trasmissione. Nel tempo la definizione e le pratiche di comunicazione sociale tendono a mettere in maggiore evidenza la socialità e relazionalità tipiche dei nuovi approcci alla comunicazione.