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Il tessuto connettivo (lat. textus conexivus) è uno dei quattro tipi fondamentali di tessuto che compongono il corpo degli animali. Quest’insieme di tessuti è sempre stato definito “connettivo” impropriamente in quanto è preferibile utilizzare la definizione “tessuti trofo-meccanici”: ogni sottospecie della categoria svolge funzione trofica e/o funzione meccanica.
Prato allo Stelvio (Prad am Stilfserjoch in tedesco) è un comune italiano di 3 695 abitanti della Val Venosta nella provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. È inoltre un comune mercato.
Prato è un comune italiano di 193 809 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. È la seconda città della Toscana per popolazione. Fino al 1992, anno della costituzione dell'omonima provincia, è stato il comune non capoluogo di provincia più popolato d'Italia. La piana pratese fu abitata fin dall'epoca etrusca, ma la nascita della città vera e propria si fa risalire, generalmente, al X secolo, quando si hanno notizie di due centri abitati contigui ma distinti, Borgo al Cornio e Castrum Prati, che si fusero durante il secolo successivo. Nell'economia pratese la produzione tessile ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano fin dall'epoca medievale, come testimoniano i documenti del mercante Francesco Datini, ma è nell'Ottocento che Prato vide un impetuoso sviluppo industriale, che ne fa ancora oggi uno dei distretti più importanti a livello europeo. La città vanta attrattive storico-artistiche di grande rilievo, con un itinerario culturale che inizia dagli Etruschi per poi ampliarsi nel Medioevo e raggiungere l'apice con il Rinascimento, quando hanno lasciato le loro testimonianze in città artisti come Donatello, Filippo Lippi e Botticelli.
La lana rigenerata, chiamata anche meccanica, presenta questa denominazione proprio perché è ottenuta dal completo riciclaggio degli indumenti, o dagli scarti di varie lavorazioni, composti in diverse percentuali, di lana. Il ciclo di lavorazioni del rigenerato, detto ciclo rigenerato, comprende quindi tutte quelle lavorazioni che permettono partendo da un capo finito detto straccio di ottenere un tessuto nuovo come colore e come composizione fibrosa. Il ciclo rigenerato ed il ciclo cardato, entrambi tradizioni della città di Prato, sono in stretta sintonia tra loro perché tutte le lane rigenerate attraversano poi esclusivamente il ciclo cardato. Questo avviene perché normalmente un filato deve presentare fibre ben coese tra loro, che non permettano lo scorrimento tra di esse con la conseguente perdita di torsioni e sfilacciamento. A questo problema si può ovviare, come avviene nel ciclo pettinato, utilizzando esclusivamente delle fibre lunghe che presentino nel filato la coesione necessaria per affrontare le lavorazioni successive e per conferire al prodotto finito una buona resistenza alle sollecitazioni. Nel ciclo cardato invece vengono utilizzate prevalentemente fibre corte e per ovviare al problema descritto viene aggiunta una piccola parte di fibre lunghe, chiamata rinforzo. Al momento della filatura la lana rigenerata si presenta sempre con fibre molto corte, dovute alle lavorazioni precedenti e quindi necessita di una lavorazione come la cardatura. Oltre alla lana possono essere rigenerate anche altre fibre, come ad esempio il cashmere.
La lana è una fibra tessile naturale che si ottiene dal vello di ovini (pecore e di alcuni tipi di capre), conigli, camelidi (cammelli, lama, vigogna, alpaca,...) e produzioni minori da cani (chiengora), yak e antilope tibetana (Shahtoosh). La lana che si viene ad ottenere viene definita lana vergine. Un altro metodo per ricavare la lana è quello di recuperarla dopo la macellazione della pecora stessa. La lana che si ricava si chiama lana di concia. L'industria inoltre riutilizza la lana ricavata dagli scarti di produzione; si parla in questo caso di lana rigenerata, e il procedimento è detto ciclo rigenerato.
Il feltro è una stoffa realizzata in pelo animale. Non è un tessuto, ma viene prodotto con l'infeltrimento delle fibre. Il materiale che lo compone comunemente è la lana cardata di pecora, ma si può utilizzare qualsiasi altro tipo di pelo come quello di lepre, coniglio, castoro, lontra, capra e cammello. Si caratterizza anche per essere caldo, leggero, ed impermeabile. Le fibre vengono bagnate con acqua calda, intrise di sapone e manipolate (battute, sfregate, pressate) fino a ottenerne, con processi meccanici e chimici, l'infeltrimento. La loro legatura è data dalla compenetrazione delle microscopiche squame corticali che rivestono la superficie dei peli. Il processo è progressivo e irreversibile. Il feltro tradizionale è del colore dei peli usati, ma si può produrne di colorato utilizzando lana tinta in fiocco.
Raccoglie i termini inerenti alla tessitura, all'industria tessile e ai tessuti.
L'industria tessile è un'attività manifatturiera che produce e lavora le fibre tessili. La sua origine è antichissima e deriva dall'esigenza dell'uomo di ripararsi dal freddo e dalle intemperie, usando materiali diversi dalle pelli conciate.
L'Arte della Lana era una delle sette Arti Maggiori delle corporazioni di arti e mestieri di Firenze.