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Stefano Borgia (Velletri, 3 dicembre 1731 – Lione, 23 novembre 1804) è stato un cardinale, storico, numismatico, dignitario pontificio, bibliofilo ed erudito italiano.
Simone Martini, indicato talvolta anche come Simone Senese (Siena, 1284 circa – Avignone, 1344), è stato un pittore e miniatore italiano, considerato indiscutibilmente uno dei maestri della scuola senese e sicuramente uno dei maggiori e più influenti artisti del Trecento italiano, l'unico in grado di contendere lo scettro a Giotto. La sua formazione avvenne, probabilmente, nella bottega di Duccio di Buoninsegna. Ancora giovane e sconosciuto ricevette il prestigioso incarico di dipingere la Maestà per il Palazzo Pubblico di Siena e da allora la sua fama crebbe senza soste. Lavorò ad Assisi, Roma, Napoli, oltre che, naturalmente, nella sua città natale. Nel 1340 si trasferì ad Avignone, all'epoca sede del papato, dove mori nel 1344, lasciando una forte influenza anche nel mondo dell'arte gotica francese.
Francesco di Giorgio Martini (Siena, settembre 1439 – Siena, 29 novembre 1501) è stato un architetto, teorico dell'architettura, pittore, ingegnere, scultore, medaglista italiano.
Francesco Zanetti, o Zannetti (Volterra, 28 marzo 1737 – Perugia, 31 gennaio 1788), è stato un compositore e direttore d'orchestra italiano.
Il Codice Squarcialupi (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Med. Pal. 87) è un codice musicale manoscritto realizzato a Firenze agli inizi del XV secolo. Esso è la principale fonte di musiche italiane del XIV secolo che riguardano compositori dell'Ars nova.
La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (BNCR) è, insieme alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (BNCF) una delle due biblioteche nazionali italiane che hanno il compito principale di raccogliere e conservare tutte le pubblicazioni italiane. Si trova in viale Castro Pretorio, nei pressi della Stazione Termini, a Roma. La biblioteca è anche conosciuta col nome di "Vittorio Emanuele II", dal nome della personalità a cui è stata intitolata al momento della sua istituzione (1875). L'archivio librario ospita sette milioni di volumi e 25.000 cinquecentine, a cui si aggiungono incunaboli, manoscritti, carte geografiche, 50.000 testate di periodici e un consistente patrimonio audiovisivo e multimediale. La Biblioteca romana raccoglie e conserva, alla pari di quella fiorentina, tutta la produzione editoriale italiana, in base alla legge 15 aprile 2004, n. 106 e al successivo regolamento attuativo (D.P.R. 3 maggio 2006, n. 252) inerente il deposito legale.
Firenze, una delle capitali mondiali dell'arte e della cultura, può vantare numerose ed importanti biblioteche; alcune anche di importanza internazionale, come la più grande biblioteca italiana: la Biblioteca Nazionale Centrale, una delle più importanti d'Europa.
L'abbazia di San Colombano è uno dei più importanti centri monastici d'Europa, l'ultimo fondato in Italia da san Colombano nel 614 a Bobbio, in provincia di Piacenza. Sottoposto alla sua regola monastica e all'ordine di San Colombano, divenne benedettino verso il IX secolo.
L'Anonimo Gaddiano o Magliabechiano è un manoscritto della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Cod. Magliab. XVII, 17). Già appartenuto alla famiglia Gaddi, il testo è poi entrato nella collezione di Antonio Magliabechi, che rappresenta il nucleo centrale della biblioteca fiorentina (da cui i nomi). Mentre la sezione iniziale è dedicata agli artisti delle Grecia antica, riprendendo sostanzialmente il racconto di Plinio il Vecchio, la parte più consistente è dedicata agli artisti fiorentini e alle loro opere. Il manoscritto è databile al 1540 circa ed è una fonte particolarmente preziosa per lo studio della storia dell'arte italiana, rappresentando la trattazione più completa sull'argomento prima dell'edizione del 1550 delle Le Vite di Vasari: lo stesso Vasari vi dovette attingere numerose informazioni. L'ipotesi della dottoranda olandese Bouk Wierda che l'autore possa essere stato Bernardo Vecchietti, influente uomo politico della corte di Cosimo I, non ha convinto gli studiosi.
La Biblioteca Medicea Laurenziana, anticamente chiamata Libreria Laurenziana, è una delle principali raccolte di manoscritti al mondo, nonché un importante complesso architettonico di Firenze, disegnato da Michelangelo Buonarroti tra il 1519 e il 1534. Essa custodisce 68.405 volumi a stampa, 406 incunaboli, 4.058 cinquecentine e, soprattutto, 11.044 pregiatissimi manoscritti, nonché la maggiore collezione italiana di papiri egizi. Vi si accede dai chiostri della basilica di San Lorenzo a Firenze, da cui il nome Laurenziana. Medicea deriva invece dal fatto di essere nata dalle collezioni librarie di membri della famiglia Medici. Tra le più importanti opere ricordiamo: la Littera Florentina del VI sec dC, Codice Squarcialupi, Codice Fiorentino, Bibbia Amiatina, i Dialoghi platonici in carta bona di Lorenzo il Magnifico, e il Virgilio Laurenziano.