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Pietro Nardini (Livorno, 12 aprile 1722 – Firenze, 7 maggio 1793) è stato un compositore e violinista italiano.
Alessandro Felici (Firenze, 21 novembre 1742 – Firenze, 21 agosto 1772) è stato un compositore e violinista italiano da non confondersi con il coevo compositore romano Felice Alessandri.
Mario Luzi (Sesto Fiorentino, 20 ottobre 1914 – Firenze, 28 febbraio 2005) è stato un poeta, drammaturgo, critico letterario, traduttore, critico cinematografico e accademico italiano. In occasione del suo novantesimo compleanno fu nominato senatore a vita della Repubblica Italiana.
Il Fondo Musicale Venturi è una raccolta di manoscritti musicali e musiche a stampa musicali settecenteschi, ospitata dalla Biblioteca Comunale di Montecatini Terme. Conserva molte copie manoscritte di compositori attivi nella seconda metà del Settecento, ed esemplari autografi, unici al mondo, di compositori dell'area pistoiese e fiorentina.
Christian Joseph Lidarti (Vienna, 23 febbraio 1730 – Pisa, 1795) è stato un musicista austriaco di origine italiana.
La cattedrale di San Lorenzo è il principale edificio religioso di Perugia, in Umbria. È la cattedrale metropolitana dell'Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve.
Antonio Brunetti (forse 1767 – dopo il 1845) è stato un compositore italiano. Era figlio del compositore Giuseppe Brunetti e nipote del compositore Giovan Gualberto Brunetti.
L'Anonimo Gaddiano o Magliabechiano è un manoscritto della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Cod. Magliab. XVII, 17). Già appartenuto alla famiglia Gaddi, il testo è poi entrato nella collezione di Antonio Magliabechi, che rappresenta il nucleo centrale della biblioteca fiorentina (da cui i nomi). Mentre la sezione iniziale è dedicata agli artisti delle Grecia antica, riprendendo sostanzialmente il racconto di Plinio il Vecchio, la parte più consistente è dedicata agli artisti fiorentini e alle loro opere. Il manoscritto è databile al 1540 circa ed è una fonte particolarmente preziosa per lo studio della storia dell'arte italiana, rappresentando la trattazione più completa sull'argomento prima dell'edizione del 1550 delle Le Vite di Vasari: lo stesso Vasari vi dovette attingere numerose informazioni. L'ipotesi della dottoranda olandese Bouk Wierda che l'autore possa essere stato Bernardo Vecchietti, influente uomo politico della corte di Cosimo I, non ha convinto gli studiosi.