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Mario Praz (Roma, 6 settembre 1896 – Roma, 23 marzo 1982) è stato un saggista, critico letterario e scrittore italiano, è stato anche critico d'arte, traduttore e giornalista. I suoi studi sono incentrati in particolare sull'Inghilterra fra il Seicento e l'epoca vittoriana, ma si è occupato anche di letteratura italiana, francese, spagnola, tedesca, russa.
Le leggi razziali fasciste furono un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi (leggi, ordinanze, circolari) applicati in Italia fra il 1938 e il primo quinquennio degli anni quaranta, inizialmente dal regime fascista e poi dalla Repubblica Sociale Italiana. Esse furono rivolte prevalentemente contro le persone ebree. Il loro contenuto fu annunciato per la prima volta il 18 settembre 1938 a Trieste da Benito Mussolini, da un palco posto davanti al Municipio in Piazza Unità d'Italia, in occasione di una sua visita alla città. Furono abrogate con i regi decreti-legge n. 25 e 26 del 20 gennaio 1944, emanati durante il Regno del Sud.
Indro Montanelli, nome completo Indro Alessandro Raffaello Schizògene Montanelli (Fucecchio, 22 aprile 1909 – Milano, 22 luglio 2001), è stato un giornalista e scrittore italiano. Tra i più popolari giornalisti italiani del Novecento, si distinse per la concisione e limpidezza della sua scrittura, iniziando la sua carriera durante il ventennio fascista. Successivamente fu per circa quattro decenni l'uomo-simbolo del principale quotidiano d'Italia, il Corriere della Sera. In seguito, lasciato il Corriere per contrasti sulla nuova linea politica della testata, diresse per vent'anni un altro quotidiano fondato da lui stesso, il Giornale, distinguendosi come opinionista di stampo conservatore. Fu gravemente ferito nel 1977 in un attentato dai terroristi delle Brigate Rosse. Con l'entrata in politica di Silvio Berlusconi, da lui apertamente disapprovata, lasciò Il Giornale e, nel marzo 1994, fondò la Voce, un quotidiano che chiuse tuttavia l'anno seguente. Fu anche l'autore di una collana di libri di storia a carattere divulgativo, Storia d'Italia, i quali narrano la storia d'Italia dall'antichità alla fine del XX secolo. In ciascuna di queste attività Montanelli seppe conquistare un largo seguito di lettori.
Antonio Fogazzaro (Vicenza, 25 marzo 1842 – Vicenza, 7 marzo 1911) è stato uno scrittore e poeta italiano. Fu nominato senatore del Regno d'Italia nel 1896. Dal 1901 al 1911 fu più volte tra i candidati al Premio Nobel per la letteratura, che tuttavia non vinse. Aderì al Modernismo teologico.
Gli Annali toledani (Anales toledanos) sono una serie di annali scritti da vari autori in castigliano antico, riguardanti il regno di Toledo dalla nascita di Gesù Cristo al 1303. Gli annali sono divisi in tre parti che non sono collegate fra loro se non per la provenienza da Toledo e per l'enfasi su eventi relativi al centro della penisola, iberica. la prima dopo una cronologia che risale alla nascita di Gesù, narra il periodo che inizia con la creazione della Contea di Castiglia sino al 1219. Il testo è basato sugli anales castellanos segundos di cui costituiscono una traduzione e prosecuzione la seconda termina col 1250 e sembra essere stata scritta da un mudéjar. Infatti dà un particolare rilievo agli eventi dei musulmani andalusi, usa un vocabolario inusuale e non cita le principali vittorie cristiane. Le date sono calcolate in base all'anno dell'Egira a differenza della prima e della terza parte. la terza arriva sino al 1303 (o 1391)
Annali d'Italia è una delle opere principali di Lodovico Antonio Muratori. In essa Muratori fece confluire tutte le notizie di sua conoscenza, a lui disponibili, sulla storia d'Italia, dai suoi inizi fino al 1750. Gli Annali contengono continui riferimenti alle moltissime storie anteriori che il Muratori aveva potuto consultare, sia a quelle pubblicate sia a quelle tramandate in forma manoscritta. Il nome dato all'opera ("annali") riflette l'impostazione e la struttura dell'esposizione: la storia, infatti, è raccontata anno per anno. All'inizio di ogni anno vi è la collocazione della narrazione nella sequenza degli anni dopo Cristo; segue, ogni volta, l'anno dell'indizione, il nome del papa regnante, con indicazione dell'anno di regno di quest'ultimo, il nome dell'imperatore seguito anch'esso dall'anno di regno.
Gli annali sono documenti d'archivio che narrano succintamente i maggiori eventi storici e le catastrofi naturali più rilevanti che coinvolgono un popolo. Si dicono così perché originariamente erano ordinati di anno in anno, ma in età moderna il termine si applica indipendentemente dal modo di ordinamento. Erano spesso redatti e conservati da autorità religiose. Quelli di Roma antica erano gli annales pontificum: ciascun anno era indicato con i nomi dei due alti magistrati eponimi in carica. Da essi deriva l'annalistica medioevale. Gli annali romani rappresentano, in qualche modo, gli albori di un'attitudine storiografica. Esistono vari esemplari di tali narrazioni.
Gli Annales Cambriae, più comunemente conosciuti come Annali del Galles, sono una cronaca degli eventi più significativi del periodo che va dal 447 al 954. La datazione è incerta: si pensa al 970. È, però, ampiamente accettato il fatto che il primo anno oggetto di trattazione (indicato come "anno 1") sia il 447. Tuttavia, certe fonti sostengono che molti passi siano stati interpolati in seguito, con l'aggiunta di particolari, nomi e così via. La cronaca registra eventi accaduti nel Galles, ma accenna anche a quelli verificatisi in Irlanda, in Cornovaglia e in Inghilterra e, a volte, anche quelli d'oltremanica.
Annales è un'opera storica scritta da Tacito che copre i regni dei quattro imperatori romani succeduti ad Augusto. Le parti dell'opera giunte fino ai nostri giorni riguardano gran parte dei regni di Tiberio e Nerone. Il titolo Annales ("Annali") non fu dato da Tacito. Il probabile titolo originale era Ab excessu divi Augusti, "Dalla morte del Divino Augusto".