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Il Regno di Svezia e Norvegia (anche Svezia-Norvegia, Regno Unito di Svezia e Norvegia o semplicemente Regni Uniti) è un termine talvolta usato, seppur erroneamente, per indicare i regni di Svezia e di Norvegia tra il 1814 e il 1905, quando vennero riuniti sotto il casato dei Bernadotte, in un'unione personale. Svezia e Norvegia erano state unite sotto la stessa corona in due occasioni, dal 1319 al 1343, e brevemente dal 1449 al 1450 in opposizione a Cristiano del Casato degli Oldenburg che era stato eletto dai danesi come re dell'Unione di Kalmar.
La Danimarca-Norvegia fu uno Stato dell'Europa del nord, esistito dal 1536 al 1814 ed univa i regni di Danimarca e Norvegia. Comprendeva anche le colonie norvegesi dell'Islanda, Groenlandia e isole Fær Øer. A seguito della rottura dell'unione di Kalmar che raggruppava i regni di Norvegia, Danimarca e Svezia, i primi due si unirono di nuovo nel 1536. Quest'unione durò fino al 1814, anno in cui la Francia di Napoleone fu sconfitta e si tenne il congresso di Vienna, che obbligò la Danimarca-Norvegia, sconfitta, a cedere la Norvegia alla Svezia (Trattato di Kiel), pur assegnando alla Danimarca le Indie occidentali danesi e tutti i possedimenti ex-norvegesi (Islanda, Groenlandia, Isole Fær Øer, Jan Mayen).
Lo scioglimento dell'unione (in bokmål: Unionsoppløsningen; in nynorsk: Unionsoppløysinga; in høgnorsk: Unionsoppløysingi; in svedese: Unionsupplösningen) tra i regni di Norvegia e Svezia sotto la Casa di Bernadotte, venne avviata da una risoluzione del Parlamento norvegese (Storting) il 7 giugno 1905. Dopo alcuni mesi di tensione e timori per lo scoppio di un conflitto tra i regni vicini (allora in unione personale) e un plebiscito tenutosi il 13 agosto che sostenne in modo schiacciante lo scioglimento, i negoziati tra i due governi portarono al riconoscimento della Norvegia come monarchia costituzionale indipendente da parte della Svezia il 26 ottobre 1905. In quella data, il re Oscar II di Svezia rinunciò alla sua pretesa al trono norvegese, dissolvendo efficacemente il Regno Unito di Svezia-Norvegia. A questo evento seguì rapidamente, il 18 novembre, l'ascesa al trono norvegese del principe Carlo di Danimarca, che prese il nome di Haakon VII.
Il 1814 fu un anno fondamentale per la storia del Regno di Norvegia. Il tutto iniziò con la Norvegia ancora in unione con la Danimarca, soggetta ad un blocco navale da parte dell'Impero britannico che venne ceduta ai re di Svezia. A maggio di quello stesso anno, una convenzione dichiarò la Norvegia indipendente con una propria costituzione. Alla fine dell'anno il parlamento norvegese aveva deciso di aderire all'unione personale con la Svezia. Anche se le aspirazioni nazionaliste vennero poi risolte solo dagli eventi del 1905, il 1814 fu il punto di origine per una Norvegia pienamente indipendente. La creazione del regno di Norvegia interessò il governo di un solo monarca norvegese e di due ambiziosi e futuri re in Scandinavia, i quali speravano di unire Svezia, Danimarca e Norvegia sotto un unico trono. Il popolo norvegese ed i suoi capi vennero trascinati in questa contesa, tentando di sfruttare la crisi per la loro autodeterminazione come stato indipendente.
I Paesi nordici sono un gruppo di paesi dell'Europa settentrionale composto da: Danimarca Norvegia Svezia Finlandia IslandaI cinque stati, a cui si aggiungono tre regioni autonome (Groenlandia, Isole Åland e Isole Fær Øer), condividono parte della loro storia e tratti tipici della loro società, come per esempio il sistema politico. La popolazione totale dei Paesi nordici è di circa 26 milioni.
Oscar I di Svezia, nome completo Joseph François Oscar Bernadotte (Parigi, 4 luglio 1799 – Stoccolma, 8 luglio 1859), fu re di Svezia e di Norvegia dall'8 marzo 1844 alla morte. Fu l'unico figlio di Jean-Baptiste Jules Bernadotte, re di Svezia e Norvegia con il nome di Carlo XIV, e della sua consorte Désirée Clary.
La Norvegia, ufficialmente Regno di Norvegia (Kongeriket Norge in bokmål; Kongeriket Noreg in nynorsk), è uno Stato monarchico di tipo costituzionale dell'Europa settentrionale che non fa parte dell'Unione europea. Il territorio è compreso in maggioranza nella penisola scandinava, fino a estendersi alle isole Svalbard (in prossimità del polo nord), all'isola di Jan Mayen (al largo delle coste groenlandesi) e all'isola Bouvet, vicina all'Antartide, che non è rientrante nel trattato Antartico. Sono rivendicati anche i territori antartici della Terra della Regina Maud e dell'isola Pietro I. La Norvegia confina a est con la Svezia e a nord-est con la Finlandia e con la Russia, mentre a sud lo Skagerrak la separa dalla Danimarca. L'estesa costa norvegese, che si affaccia sull'oceano Atlantico e sul mare di Barents, è incisa da fiordi famosi in tutto il mondo. Le isole Svalbard e quella di Jan Mayen sono classificate al penultimo posto nella lista degli stati per densità di popolazione in ordine decrescente. La storia della Norvegia ha inizio con i grandi mutamenti geologici e le ere glaciali che diedero vita ai celebri fiordi norvegesi. Fu proprio in questo ambiente proibitivo che giunsero dalla Siberia i primi abitanti del Paese, ovvero gli antenati degli odierni sami. Tuttavia, la storia norvegese è profondamente segnata dalla dominazione vichinga, che si estese ben presto in tutta l'area settentrionale dell'oceano Atlantico, gettando ombre e terrore anche sul mar Mediterraneo. Di grande importanza è la storia della Norvegia, che per secoli subì la dominazione della Danimarca e della Svezia. Prima la costituzione ottenuta nel 1814 − quando il Paese passò dalla dominazione danese a quella svedese − e poi l'indipendenza dalla Svezia nel 1905 hanno contribuito a creare un forte orgoglio nazionale tuttora esistente. La nuova Norvegia indipendente (con Oslo come capitale) presentava condizioni di vita estremamente misere che costrinsero molti norvegesi all'emigrazione e a ciò si aggiunse anche la difficilissima esperienza della seconda guerra mondiale segnata dall'occupazione tedesca. Nei decenni successivi la Norvegia è passata dall'essere una società rurale a una società industriale urbanizzata: la svolta è arrivata alla fine degli anni sessanta con la scoperta del petrolio e del gas naturale, che in breve tempo ha reso la Norvegia uno degli Stati più ricchi del mondo. Infatti la Norvegia raggiunge le vette negli indici di vita, classificandosi prima per indice di sviluppo umano e per indice di progresso sociale.
L'indice di sviluppo umano (ISU, in inglese: Human Development Index, HDI) è un indicatore di sviluppo macroeconomico realizzato nel 1990 dall'economista pakistano Mahbub ul Haq, seguito inizialmente anche dall'economista indiano Amartya Sen. È stato utilizzato, accanto al PIL (prodotto interno lordo), dall'Organizzazione delle Nazioni Unite a partire dal 1993 per valutare la qualità della vita dei membri di un Paese. In precedenza, veniva utilizzato soltanto il PIL, indicatore di sviluppo macroeconomico che rappresenta il valore monetario dei beni e dei servizi prodotti in un anno su un determinato territorio nazionale e che si basa quindi esclusivamente sulla crescita e non tiene conto del capitale (soprattutto naturale) che viene perso nei processi di crescita. Questi parametri misurano esclusivamente il valore economico totale o una distribuzione media del reddito. In pratica, un cittadino molto ricco ridistribuisce la sua ricchezza su molti poveri falsando in tal modo il livello di vita di questi ultimi. Si cercò quindi, attraverso l'indice di sviluppo umano, di tener conto di differenti fattori, oltre al PIL procapite, che non potevano essere detenuti in modo massiccio da un singolo individuo, come l'alfabetizzazione e la speranza di vita, ottenendo in questo modo un indice multidimensionale. La scala dell'indice è in millesimi decrescente da 1 a 0 e si suddivide, in base ai quartili (dal 2010), in quattro gruppi: Paesi a sviluppo umano molto alto, Paesi ad alto sviluppo umano, Paesi a medio sviluppo e Paesi a basso sviluppo umano.