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Tommaso Puccini (Pistoia, 5 aprile 1749 – Firenze, 14 marzo 1811) è stato un gallerista italiano. Fu direttore delle Gallerie fiorentine, Sovrintendente alle Belle Arti, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Firenze. Fu un profondo conoscitore della storia dell'arte, scrittore e teorico delle arti in genere.
La Villa Puccini di Scornio è una villa appartenuta alla famiglia di Niccolò Puccini presso Pistoia, situata in località Scornio in Via Dalmazia 356. Tommaso Puccini, medico alla corte granducale di Firenze XVIII secolo, commissionò il progetto della villa e del giardino all'italiana destinato alla coltivazione degli agrumi a Francesco Maria Gatteschi, ma la costruzione restò incompiuta alla sua morte. Il salone nobile e le sale adiacenti si ornano degli affreschi dei migliori artisti fiorentini del tempo, fra i quali Giovanni Domenico Ferretti. Giuseppe Puccini ne affidò la ristrutturazione neoclassica all'ingegnere pistoiese Bonsignore. Tra il 1825 e il 1845, Niccolò Puccini, figlio di Giuseppe, fece costruire il parco attorno alla villa, portando avanti i lavori intrapresi dal fratello Domenico per arricchire le attrattive naturali con l'elemento artificiale di due laghetti. Inoltre, attraverso l'inserimento di statue rappresentanti personaggi di spicco nel mondo intellettuale, si voleva esaltare il progresso culturale e scientifico in Italia, in modo da provocare nello spettatore sia un piacere estetico che etico. A tal fine vennero collocate nel parco statue di Dante, Francesco Ferrucci, della Sapienza, di Michelangelo Buonarroti, nonché l'emiciclo di Galileo e, su progetto di Giuseppe Martelli, il tempio pitagorico. A Capostrada fece erigere una statua in cotto raffigurante Carl Linneo. Secondo il gusto romantico del XIX secolo, furono costruiti due esempi di "revival Gotico", una chiesa ed un castello medievale miniaturizzato. Altri edifici rappresentavano le diverse fasi della civiltà; inoltre Alessandro Gherardesca vi innalzò il "Pantheon degli uomini illustri", una costruzione di matrice neoclassica schermata da colonne ioniche. Il parco, che raggiunse l'estensione di 123 ettari, si apriva al popolo durante le giornate estive della Festa delle Spighe, contaminazione di antichi riti pagani propiziatori della fertilità dei campi, processioni cristiane verso il colle del Romitorio e del Calvario, gare e giochi volti a educare il popolo. Alla morte di Niccolò Puccini nel 1852 per sua volontà i suoi beni furono messi all'asta e la proprietà fu frazionata. La villa nel 1928 passò all'"Asilo di Mendicità Vittorio Emanuele II" e fu sede fino al 1999 di una Casa di Riposo per Anziani. Dal 1984 è proprietà comunale. La collezione di opere d'arte situata nella villa è oggi ospitata nel Museo Civico di Pistoia. Allo stato attuale molti manufatti, per mancanza di manutenzione, si trovano in uno stato di decadenza. Il castello medievale, una delle poche cose ben conservate, è un'abitazione privata; la chiesa in stile gotico inglese è una falegnameria, le altre costruzioni, come l'emiciclo di Galileo, sono diventate ricoveri d'attrezzi agricoli. L'insieme delle piante è in gran parte composta da querce (Quercus ilex, Quercus robur, Quercus pubescens, Quercus petrae), platani del viale d'ingresso, cipressi argentati americani, cedri del Libano, pini, tigli, siepi in bosso e alloro, ma quelle che hanno caratterizzato il parco sono le camelie, essenze esotiche in uso secondo la moda del tempo. Attualmente all'interno della villa si trovano la Scuola di musica e la scuola di Danza "T. Mabellini".
Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1858 – Bruxelles, 29 novembre 1924) è stato un compositore italiano, considerato uno dei maggiori e più significativi operisti della storia musicale. Le sue prime composizioni erano radicate nella tradizione dell'opera italiana del tardo XIX secolo. Tuttavia, successivamente, Puccini sviluppò con successo il suo lavoro in una direzione personale, includendo alcuni temi propri del Verismo musicale, un certo gusto per l'esotismo e studiando l'opera di Richard Wagner sia sotto il profilo armonico che orchestrale e per l'uso della tecnica del leitmotiv. Ricevette la formazione musicale presso il conservatorio di Milano, sotto la guida di maestri come Antonio Bazzini e Amilcare Ponchielli, dove fece amicizia con Pietro Mascagni. Le opere più famose di Puccini, considerate di repertorio per i maggiori teatri del mondo, sono La bohème (1896), Tosca (1900), Madama Butterfly (1903) e Turandot (1926). Quest'ultima non fu completata perché il compositore si spense stroncato da un tumore alla gola poco prima di terminare le ultime pagine (il Maestro era un forte fumatore); l'opera fu poi completata con finali diversi: quello di Franco Alfano (il primo, coevo alla prima assoluta ed ancor oggi più eseguito); successivamente nel XXI secolo per opera di Luciano Berio, abbastanza rappresentato. Non mancano altre proposte e studi di nuovi completamenti.
Filippo Pacini (Pistoia, 25 maggio 1812 – Firenze, 9 luglio 1883) è stato un anatomista e patologo italiano.
L'Archivio Storico Ricordi raccoglie i documenti dell'editore musicale Ricordi dalla fondazione nel 1808 fino al 1994 e costituisce una delle più importanti raccolte musicali private del mondo. Nel 1994 l'Archivio è acquisito dal gruppo dei media Bertelsmann che da allora ne garantisce la conservazione e lo sviluppo culturale. Dal 2003 è ospitato all'interno della Biblioteca Nazionale Braidense nel Palazzo di Brera a Milano. L'Archivio conserva le partiture autografe di 23 delle 28 opere di Giuseppe Verdi, di tutte le opere di Giacomo Puccini (con la sola eccezione de La rondine), nonché di opere di Vincenzo Bellini, Gioachino Rossini e Gaetano Donizetti, fino ai contemporanei come Luigi Nono, Salvatore Sciarrino e Sylvano Bussotti. L'Archivio custodisce inoltre un ricco patrimonio iconografico legato alle prime rappresentazioni operistiche, composto da bozzetti scenici, figurini dei costumi, schizzi e piante sceniche, il fondo fotografico e quello epistolare oltre a una documentazione aziendale che permette di ricostruire la genesi dei grandi capolavori operistici.La sezione iconografica dell'Archivio dà la possibilità di conoscere un patrimonio che non è solo legato all'attività strettamente musicale, ma si estende a quello pittorico, scenografico, e delle arti minori (come ad esempio la storia del costume, i gioielli, i diversi manufatti), aziendale (ricostruendo i rapporti che intercorrevano fra editore e artista, fosse musicista, poeta o grafico), e al mondo del teatro (dall'impresario ai cantanti ai direttori d'orchestra). La collezione permette di ripercorrere la vita umana e professionale dei compositori, partendo dalle loro primissime opere, ad esempio Oberto, Conte di San Bonifacio di Giuseppe Verdi e Le Villi di Giacomo Puccini, fino ad arrivare ai loro ultimi capolavori, come il verdiano Falstaff e l'incompiuta Turandot di Puccini.