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Il diritto di accesso a Internet è una nuova situazione giuridica discussa dalla dottrina mondiale in seguito alla diffusione di massa della connessione a Internet. L'accesso a Internet (right to Internet access, anche conosciuto come right to broadband, letteralmente diritto alla banda larga) è diretto a garantire la possibilità di ogni persona di accedere ad Internet al fine di esercitare nella realtà online i propri diritti, dalla libertà di espressione all'iniziativa economica privata e così via, e le proprie libertà fondamentali, attribuendo la responsabilità di tale garanzia agli Stati. Gli Stati devono quindi garantire la più ampia disponibilità di connessione e non limitare irragionevolmente l'accesso ad Internet. L'accesso ad Internet è considerato un diritto dalle leggi di diversi Stati, sempre più proclamato da dichiarazioni di principi (la più famosa è contenuta nella legge brasiliana No 12.965 nota come Marco Civil Da Internet), report e documenti di enti sovrannazionali come l'Unione Europea, e riconosciuto, in diversi modi, dalle Corti Costituzionali di sempre più Stati. L'ONU nel 2011 dichiara internet un diritto civile.
I diritti umani (o diritti dell'uomo) sono una concezione filosofico-politica che, accolta come fondamento giuridico dalle Costituzioni moderne, descrive i diritti inalienabili che ogni essere umano possiede. Tra i diritti fondamentali dell'essere umano si possono ricordare: il diritto alla vita, il diritto alla libertà individuale, il diritto all'autodeterminazione, il diritto a un giusto processo, il diritto ad un'esistenza dignitosa, il diritto alla libertà religiosa con il conseguente diritto a cambiare la propria religione, oltre che, di recente tipizzazione normativa, il diritto alla protezione dei propri dati personali (privacy) e il diritto di voto.