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Il Sultanato di Aussa (o anche: Awsa o Assaw) (r. 1734-Oggi), conosciuto anche come il Sultanato degli Afar, fu un regno esistito nell'Etiopia orientale nell'area confinante con il Gibuti. Fu considerato la monarchia dominante il popolo Afar, al quale gli altri governanti Afar nominalmente riconosciuto primato. La società Afar è tradizionalmente suddivisa in regni indipendenti, ognuno governato dal suo sultano. Il sultanato di aussa succede al precedente Imamato di Aussa (questo sistema nacque nel 1577 quando Muhammed Jasa spostò la capitale da Harar ad Aussa con la divisione del sulatanato di adal nelle città stato di Harari e Aussa. Durante la seconda guerra italo-abissina, il sultano Mahammad Yayyo, dopo essere stato inizialmente messo in fuga con un colpo di mano di una spedizione di militari e avventurieri italiani, sauditi e yemeniti, cooperò con gli invasori italiani e di conseguenza nel 1943 con il reinsendiamento del governo etiope il sultano fu catturato con una spedizione militare. Fino alla sua morte nell'aprile 2011, il più recente sultano degli Afar fu Alimirah Hanfere. Fu esiliato in Arabia Saudita nel 1975, ma ritornò dopo la caduta del regime di Derg nel 1991.
Lo Scioà o Scioa (Ge'ez ሽዋ šawā, moderno šewā) è una regione storica dell'Etiopia. Precedentemente era un regno autonomo compreso nell'Impero d'Etiopia. L'attuale capitale etiope Addis Abeba è situata al centro di questa regione.
L'Impero d'Etiopia (in amarico መንግሥተ፡ኢትዮጵያ, Mängəstä Ityop'p'ya), noto anche come Abissinia, è stato un impero africano fondato nel 1137, quando Mara Takla Haymanot, proclamando la continuità con l'antico regno di Axum, spodestò l'ultimo discendente della regina Gudit e fondò la dinastia Zaguè.Governato quasi ininterrottamente dall'etnia Habesha (da cui il nome "Abissinia"), composta dai popoli del Tigrè e Amhara, l'Impero Etiope riuscì a respingere gli eserciti arabi e turchi e ad avviare amichevoli relazioni con diversi paesi europei. L'Etiopia e la Liberia furono le uniche nazioni africane a evitare la colonizzazione iniziata nel 1882 con l'occupazione britannica dell'Egitto, a eccezione del breve periodo compreso tra il 1936 e il 1941, in cui l'Etiopia fu annessa all'Africa Orientale Italiana.Dopo il crollo degli imperi coloniali intorno alla metà del XX secolo, l'Etiopia rimase fino al 1974 uno dei tre soli Paesi al mondo governati da un imperatore.
La dinastia salomonide è la casa reale tradizionale dell'Etiopia ed è considerata da alcuni la più antica del mondo. Secondo la Gloria dei Re discenderebbe da Menelik I, tradizionalmente considerato il figlio primogenito della Regina di Saba Makeda e del re d'Israele Salomone (nato nel 1011 a.C. circa). La seconda casa reale più antica è quella giapponese (711 a.C. nascita del primo imperatore giapponese).
Il confine tra l'Etiopia e il Sudan ha una lunghezza di 744 km e va dal triplice confine con l'Eritrea a nord e termina al triplice confine con il Sudan del Sud, a sud. Fino all'indipendenza dell'Eritrea nel 1993, il confine correva fino al Mar Rosso a nord ed era lungo circa 2.200 chilometri. Nel 2011, il confine si è ridotto notevolmente con l'indipendenza del Sudan del Sud.
Nota introduttiva In queste pagine il computo degli anni è riportato secondo l'Anno Domini (estesa agli anni avanti Cristo) e quindi utilizzando il calendario solare gregoriano. La suddivisione di queste pagine di cronologia storica in cronologia della protostoria, cronologia della storia antica e cronologia del Medioevo ha solo significato metodologico per evitare la costruzione di un'unica pagina di "Cronologia della storia del mondo", troppo complicata, pesante ed ambiziosa da gestire; si è scelto pertanto di dividere i periodi in base ad alcuni riferimenti storici importanti: la scoperta della scrittura in Mesopotamia ed Egitto (passaggio dalla protostoria alla storia antica) e la scoperta delle Americhe da parte degli europei (fine del Medioevo). La cronologia della storia antica è composta da questa pagina principale, suddivisa in 8 paragrafi di 500 anni, ciascuno contenente una tabella riassuntiva geografica ed una cronologia sintetica ed essenziale; ad ogni paragrafo è collegata una pagina specifica con la cronologia estesa ed approfondita di quei cinque secoli, e non solo perché ci sono altri reperti storici che sono molto importanti come per esempio l'affresco dell'isola di creta o gli anni cinquanta del novecento La cronologia adottata per la Mesopotamia e l'Egitto è la cronologia media.
Con Nuovo Regno si intende il periodo della storia egizia che comprende le dinastie XVIII, XIX e XX, secondo la cronologia di Manetone. Il Nuovo Regno è il momento di massima espansione dell'influenza egizia, al punto che talvolta si tende a parlare di impero. Se nei confronti della Nubia il termine è corretto in quanto l'Egitto estese il suo controllo diretto inglobando tutte le terre fino alla quarta cateratta e ponendole sotto il controllo di un figlio del re di Cush, carica spesso ricoperta da un principe reale; per quanto riguarda l'area del Medio Oriente il controllo fu di tipo politico, attraverso accordi di vassallaggio con le più importanti dinastie della regione e con la collocazione di guarnigioni in alcune fortezze poste nei punti di transito. Proprio il tentativo di controllare l'area siro-palestinese, onde prevenire nuove infiltrazioni di genti semite, come era accaduto durante il Secondo periodo intermedio, portò l'Egitto a scontrarsi prima con il regno di Mitanni e poi con l'impero ittita. Punto di debolezza per l'Egitto fu il contrasto tra il potere del sovrano, che da re-dio (tipico dell'Antico Regno) diventò il re-generale, ed il potere del clero di Tebe, il cui capo, il Primo Profeta di Amon, tese spesso ad assumere, de facto, il controllo dello Stato. Dopo il fallito tentativo di riforma religiosa imposto da Amenhotep IV / Akhenaton, l'Egitto riuscì a mantenere la sua unitarietà grazie a sovrani quali Seti I, Ramses II e Ramses III, i quali ripresero i loro interventi in Asia e si opposero alle ripetute invasioni dei Popoli del Mare. Durante la dinastia successiva vennero a mancare figure di questa rilevanza e lo Stato si spezzò nuovamente quando, verso la fine del II millennio a.C., il clero di Tebe prese apertamente il potere nell'Alto Egitto provocando una nuova scissione (terzo periodo intermedio) delle regioni del Delta, scissione che sarebbe durata più di quattro secoli.
I Persiani (in persiano: فارسی زبانان, Fārsī zabānān) sono i membri di un gruppo etnico indoiranico (quindi della famiglia indoeuropea) che vive principalmente in Iran. Secondo il CIA World Factbook 2004, il 51% dell'attuale popolazione iraniana è di etnia persiana mentre la Biblioteca del Congresso porta la cifra al 65%. Diversi altri gruppi etnici sono rappresentati in Iran, tra cui il gruppo ariano non-persiano dei gilaki (che vivono nella provincia iraniana di Gilan); gli azeri e i turkmeni di discendenza turca, arabi, armeni, baluchi e altre minoranze.
La storia dell'Africa, secondo il modello paleoantropologico dominante, inizia con la Storia dell'umanità stessa: è infatti in questo continente che avviene la comparsa dell'Homo sapiens. Dall'Africa si sono altresì originate e da lì sono poi migrate, in epoche preistoriche e protostoriche, le prime culture umane, come la cultura litica olduvaiana, aree di pertinenza di paleontologia e archeologia. La storiografia basata sui ritrovamenti archeologici con documentazione scritta di varie culture, ci è nota a partire dalla nascita e lo sviluppo della civiltà egizia, del regno nubiano, di altri regni e società e della loro interazione. Dal VII secolo d.C., l'Africa ha ricevuto una forte influenza islamica, sia sulle coste orientali, sia in Egitto, nelle regioni del Maghreb e del Sahel. La tratta degli schiavi, avviata dagli Arabi sin dal X secolo e proseguita con maggiore intensità verso la tratta atlantica gestita dagli Europei dal XVI secolo in poi, ha interessato tutto il continente fino al XIX secolo e preceduto il colonialismo. Occorre però dire che nella zona di influenza islamica la schiavitù è rimasta una realtà viva sino ad oggi. La stagione delle indipendenze è iniziata nel 1951, quando la Libia è formalmente diventata una nazione libera. La storiografia che interessa l'Africa è stata a lungo appannaggio del pensiero culturale europeo. Dopo la pubblicazione, nell'ultimo quarto del XX secolo, della Cambridge History of Africa e della UNESCO General history of Africa (quest'ultima con la partecipazione di tutti i più importanti storici africani), si è giunti ad un nuovo approccio che tiene conto di documentazione prima non presa in considerazione.
Il termine "storia antica" ( o Antichità o Età Antica o Evo Antico) indica la prima età della storia ed è una delle quattro grandi epoche storiche definite dalla periodizzazione più in uso in Occidente (antica, medievale, moderna e contemporanea). Dell'antichità si è soliti distinguere una storia "preclassica" (precedente l'apparizione di fonti greco-romane) e una classica (Grecia e Roma antiche). Il termine "Storia antica" indica anche la disciplina che studia questo periodo (della durata approssimativa di 4000 anni).