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Lo sviluppo sostenibile è una forma di sviluppo economico compatibile con la salvaguardia dell'ambiente e dei beni liberi per le generazioni future, che ha dato vita all'economia sostenibile, appoggiandosi almeno in parte alla cosiddetta economia verde. Tante sono le organizzazioni pubbliche e private che adottano i bilanci sociali o report di sostenibilità e misurano gli impatti sociali generati dalle proprie attività economiche per essere in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’economia non è orientata solo al profitto, ma al benessere e a migliorare la qualità della vita, infatti alcune organizzazioni internazionali sono arrivate ad adottare il cosiddetto ‘bilancio integrato’ che unisce la rendicontazione delle attività finanziare con quella delle attività non finanziarie (bilanci sociali). Il concetto di sostenibilità è parte centrale e fondamentale dello sviluppo sociale, economico e ambientale di tutte le Nazioni. I Paesi sotto-sviluppati sono quelli che più necessitano di sviluppo, di aiuti umanitari e di tutela dei diritti poiché l’ordinamento giuridico è a supporto di tutti gli interventi e le politiche strategiche ed attuative, operative caratterizzate da una forte trasparenza dei processi.
La storia dell'urbanistica è la disciplina che studia l'evoluzione degli insediamenti umani, a partire dall'antichità fino agli sviluppi contemporanei e contemporaneamente l'evoluzione dell'urbanistica come attività e disciplina che ha come fine la pianificazione, il riordinamento, il risanamento, l'adattamento funzionale di aggregati urbani già esistenti e la progettazione di nuovi aggregati.
La seconda rivoluzione industriale è il processo industriale che rappresentò la seconda fase di sviluppo industriale (dopo la prima rivoluzione industriale) e che viene cronologicamente riportato dagli storici al periodo compreso tra il Congresso di Parigi (1856) e quello di Berlino (1878), giungendo a pieno sviluppo nell'ultimo decennio del XIX secolo, sia pure in concomitanza con la grande depressione di fine Ottocento: in Europa, nel periodo tra il 1850 ed il 1914, si assistette ad una serie di cambiamenti importanti, che mutarono la vita del continente; le innovazioni non furono della stessa portata in tutti i paesi: più significative in alcuni, meno evidenti in altri; tuttavia, gli Europei avevano l'impressione di essere giunti ad una svolta. Nella seconda metà dell'Ottocento l'Europa occidentale infatti estese e consolidò la propria presenza nel mondo. Il suo prestigio si fondava sulla superiorità nel campo scientifico e tecnologico e sulla potenza industriale e capitalistica, rafforzato in seguito alla scoperta di nuove fonti di energia, come il petrolio e l'elettricità, all'utilizzo di nuovi sistemi di comunicazione e di trasporto, al dominio incontrastato del commercio mondiale. Intanto, le grandi potenze europee portavano a termine le conquiste coloniali, soprattutto in Africa, spinte dal desiderio di procurarsi nuovi mercati di vendita per i prodotti nazionali e di accaparrarsi materie prime e risorse energetiche a basso costo. A questo prodigioso sviluppo industriale, che si protrasse fino agli inizi nel Novecento e che interessò anche altri Paesi del mondo, come gli Stati Uniti d'America ed il Giappone, è stato dato il nome di seconda rivoluzione industriale.
La Ricostruzione fu il periodo della storia d'Italia, che va dalla fine della seconda guerra mondiale e la costituzione della Repubblica Italiana fino alla fine degli anni 50, precedendo il miracolo economico italiano degli anni 60-70, appartenente dunque al secondo dopoguerra italiano ovvero ai primi anni della prima repubblica. Il periodo si caratterizzò per le opere civili e industriali di ricostruzione dei manufatti andati persi durante il conflitto mondiale ed ebbe da una parte l'appoggio finanziario da parte degli Stati Uniti con il cosiddetto Piano Marshall, dall'altra fu promossa dall'attività in Italia dell'IRI in materia di politica industriale. Maggiore uomo-simbolo politico della Ricostruzione è Alcide De Gasperi, più volte presidente del Consiglio in quel periodo.
Lev Trockij (AFI: [ˈlʲef ˈtrot͡skʲɪj]; pronuncia in italiano: [ˈtrɔʦki]; in russo: Лев Троцкий), Lev Trotsky o Leon Trotsky nella traslitterazione anglosassone, pseudonimo di Lev Davidovič Bronštejn (in russo: Лев Давидович Бронштейн? ; Janovka, 7 novembre 1879, [ 26 ottobre del calendario giuliano] – Delegazione Coyoacán, 21 agosto 1940) è stato un politico, rivoluzionario, politologo e militare russo, poi sovietico, nativo dell'odierna Ucraina. Bolscevico e protagonista di primo piano della rivoluzione russa nonché presidente del soviet di Pietrogrado durante le rivoluzioni del 1905 e del 1917, fu tra le personalità più influenti della Russia post-rivoluzionaria e della neonata Unione Sovietica, dapprima come commissario del popolo agli affari esteri e in seguito come organizzatore e comandante dell'Armata Rossa (alla guida della quale sconfisse l'Armata Bianca degli zaristi e trattò la pace di Brest-Litovsk con gli Imperi centrali), commissario del popolo alla guerra e membro del Politburo. Fu anche scrittore di notevoli capacità, soprannominato «Penna» dai compagni di partito.Dopo la morte di Lenin fu espulso dal Partito Comunista Sovietico ed esiliato a seguito della sua lotta politica e del duro contrasto con Iosif Stalin negli anni venti, mentre l'opposizione di sinistra veniva smantellata dal gruppo stalinista, favorevole alla burocratizzazione totalitaria dell'Unione Sovietica e al concetto di socialismo in un solo Paese. Dopo molte peregrinazioni si stabilì nel 1937 in Messico sotto la protezione del governo di Lázaro Cárdenas del Río, dove fu accolto da una cerchia di sostenitori locali, tra cui gli artisti Diego Rivera e Frida Kahlo. Ricevette anche numerose visite di ammiratori come André Breton. Nel 1938 fondò la Quarta Internazionale. Fu assassinato nel 1940 nella sua casa di Città del Messico da un agente sovietico di origine spagnola, Ramón Mercader. Le idee di Trockij, improntate all'internazionalismo proletario e alla rivoluzione permanente, formano la base del trotskismo.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
L'impronta ecologica è un indicatore complesso utilizzato per valutare il consumo umano di risorse naturali rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle.
La COVID-19, acronimo dell'inglese COronaVIrus Disease 19, conosciuta anche come malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2 o malattia da coronavirus 2019, è una malattia infettiva respiratoria causata dal virus denominato SARS-CoV-2 appartenente alla famiglia dei coronavirus. I primi casi sono stati riscontrati in Italia durante la pandemia di COVID-19. Al 13 dicembre 2020 il suo tasso apparente di letalità è del 2,23%. Il periodo di incubazione mediamente è di 5,1 giorni (IC 96% 4,1 - 7,0 giorni) con il 95° percentile di 12,5 giorni. Per questo motivo è stato indicato un periodo di isolamento di 14 giorni dalla possibile esposizione a un caso sospetto o accertato. Durante il periodo di incubazione si è contagiosi, successivamente possono comparire i sintomi. Il virus si trasmette per via aerea, molto spesso tramite le goccioline respiratorie. Per limitarne la trasmissione devono essere prese precauzioni, come mantenere la distanza interpersonale di almeno 1,5 metri e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene personale (lavare e disinfettare periodicamente le mani, starnutire o tossire in un fazzoletto o nell'incavo del gomito, indossare mascherine e guanti) e ambientale (rinnovare spesso l'aria negli ambienti chiusi aprendo le finestre e mantenere gli ambienti molto puliti). Il governo e gli enti competenti consigliano a coloro che ritengono di essere infetti di rimanere in isolamento fiduciario, indossare una mascherina chirurgica, osservare le regole di igiene e contattare quanto prima un medico al fine di ricevere ulteriori indicazioni.Il virus colpisce principalmente il tratto respiratorio superiore e inferiore ma può provocare sintomi che riguardano tutti gli organi e apparati. In oltre la metà dei casi l'infezione decorre in maniera del tutto asintomatica e in circa un terzo dei casi presenta sintomi simil-influenzali (forma pauci-sintomatica). In una minoranza di casi (circa 5-6% dei casi) invece la malattia può manifestarsi in forma moderata o grave con rischio di complicanze soprattutto respiratorie (insufficienza respiratoria, ARDS).I sintomi simil-influenzali, più frequenti sono: febbre, tosse, cefalea (mal di testa), dispnea (respiro corto), artralgie e mialgie (dolore ad articolazioni e ai muscoli), astenia (stanchezza) e disturbi gastrointestinali quali la diarrea; sintomi caratteristici della patologia COVID-19 sono l'anosmia (perdita dell'olfatto) e l'aguesia (perdita del gusto), transitorie. Nei casi più gravi può verificarsi una polmonite, una sindrome da distress respiratorio acuto, sepsi e uno shock settico fino ad arrivare al decesso del paziente. Sono in fase di sperimentazione oltre 76 vaccini specifici per questa malattia, di cui: 40 in fase 1 (studio delle caratteristiche del farmaco) 17 in fase 2 (studio sulla sicurezza del farmaco) 13 in fase 3 (studio sull'efficacia del farmaco) 6 (approvati per uso limitato) in fase 4 (studio di farmaco-sorveglianza).Il trattamento consiste nell'isolare il paziente per prevenire la diffusione del contagio e nel curare i sintomi clinici.